L'AUTORITA' PER LE GARANZIE NELLE COMUNICAZIONI
Nella riunione della commissione infrastrutture e reti del 22 febbraio 2001; Vista la legge 31 luglio 1997, n. 249, recante: "Istituzione dell'Autorita' per le garanzie nelle comunicazioni e norme sui sistemi delle telecomunicazioni e radiotelevisivo"; Vista la direttiva 97/13/CE del Parlamento europeo e del Consiglio del 10 aprile 1997, relativa ad una disciplina comune in materia di autorizzazioni generali e di licenze individuali nel settore dei servizi di telecomunicazione; Vista la direttiva 97/33/CE del Parlamento europeo e del Consiglio del 30 giugno 1997, sull'interconnessione nel settore delle telecomunicazioni e finalizzata a garantire il servizio universale e l'interoperabilita' attraverso l'applicazione dei principi di fornitura di una rete aperta (ONP); Vista la direttiva 98/10/CE del Parlamento europeo e del Consiglio del 26 febbraio 1998, sull'applicazione del regime di fornitura di una rete aperta (ONP) alla telefonia vocale e sul servizio universale delle telecomunicazioni in un ambiente concorrenziale; Visto il decreto del Presidente della Repubblica 19 settembre 1997, n. 318, recante: "Regolamento di attuazione di direttive comunitarie nel settore delle telecomunicazioni"; Vista la comunicazione della Commissione europea sull'applicazione delle regole di concorrenza agli accordi in materia di accesso nel settore delle telecomunicazioni. Quadro normativo, mercati rilevanti e principi (98/C 265/02), pubblicata nella G.U.C.E. del 22 agosto 1998, C 265; Visto il decreto del Ministro delle comunicazioni del 25 novembre 1997, recante: "Disposizioni per il rilascio delle licenze individuali nel settore delle telecomunicazioni", pubblicato nella Gazzetta Ufficiale del 4 dicembre 1997, n. 283, cosi' come modificato dalle proprie delibere n. 217/99 del 22 settembre 1999, pubblicata nella Gazzetta Ufficiale del 20 ottobre 1999, n. 247 e n. 657/00/CONS del 4 ottobre 2000, pubblicata nella Gazzetta Ufficiale del 24 ottobre 2000, n. 249; Visto il decreto del Ministro delle comunicazioni del 23 aprile 1998, recante: "Disposizioni in materia di interconnessione nel settore delle telecomunicazioni", pubblicato nella Gazzetta Ufficiale del 10 giugno 1998, n. 133; Vista la propria delibera n. 197/99 del 7 settembre 1999, recante: "Identificazione di organismi di telecomunicazioni aventi notevole forza di mercato"; Vista la propria delibera n. 2/00/CIR recante: "Linee guida per l'implementazione dei servizi di accesso disaggregato a livello di rete locale e disposizioni per la promozione della diffusione dei servizi innovativi", pubblicata nella Gazzetta Ufficiale del 28 marzo 2000, n. 73; Vista la raccomandazione della Commissione europea relativa all'accesso disaggregato all'anello locale del 25 maggio 2000, pubblicata nella G.U.C.E. del 29 giugno 2000, L 156/44; Visto il regolamento 2000/0185 (COD) adottato dal Parlamento e dal Consiglio europeo in tema di unbundling del local loop il 5 dicembre 2000; Vista l'ordinanza della corte d'appello di Roma del 16 agosto 2000, adottata ai sensi degli articoli 3 e 33 della legge n. 287/1990, e 700 del codice di procedura civile; Vista la propria delibera n. 217/00/CONS del 7 aprile 2000, recante: "Condizioni economiche e modalita' di fornitura del servizio di accesso ad alta velocita' basato sull'applicazione delle tecnologie ADSL di Telecom Italia di cui alla delibera n. 407/99"; Vista la propria delibera n. 467/00/CONS del 19 luglio 2000, recante "Disposizioni in materia di autorizzazioni generali", pubblicata nella Gazzetta Ufficiale dell'8 agosto 2000, n. 184; Vista la propria delibera n. 15/00/CIR del 21 dicembre 2000 "Condizioni economiche e modalita' di fornitura del servizio di canale virtuale permanente di cui all'art. 5 della delibera 2/00/CIR: principi generali e applicazioni specifiche in relazione ai servizi commerciali x-DSL di Telecom Italia denominati "Ring e "Full Business Company ", pubblicata nella Gazzetta Ufficiale del 22 gennaio 2001, n. 17; Vista la proposta di Telecom Italia del 30 gennaio 2001, pervenuta in Autorita' il 31 gennaio 2001 (prot. n. 616/01/RM) e le successive comunicazioni del 21 e 22 febbraio 2001 che modificano ed integrano la proposta stessa; Vista la nota dell'Autorita' del 16 febbraio 2001 (prot. n. 1020/01/RM) in merito alla menzionata proposta di Telecom Italia del 30 gennaio 2001; Visto il documento presentato congiuntamente dalle societa' Colt, Infostrada, RSL Com Italia, GlobalOne, KPNQWest, Edisontel e Nodalis in data 9 febbraio 2001; Visti i documenti inviati dalla societa' Infostrada S.p.a. in data 19 febbraio 2001; Visto il documento inviato dalla societa' Albacom in data 19 febbraio 2001; Visto il documento inviato dalla societa' KPNQWest in data 19 febbraio 2001; Visto il documento inviato dalla societa' ePlanet in data 19 febbraio 2001; Visto il documento inviato dalla societa' Edisontel in data 20 febbraio 2001; Visto il documento inviato congiuntamente dalle societa' Adriacom, Cable & Wireless Italia, KPNQwest, Lombardiacom, McLink, Netscalibur, Noicom, Peppercom, Teti, Tibercom in data 21 febbraio 2001; Vista la propria delibera n. 3/01/CIR "Integrazione dell'art. 5, comma 1, della delibera n. 2/00/CIR al fine di estendere ai soggetti titolari di autorizzazioni generale l'accesso all'offerta wholesale del servizio di canale virtuale permanente", in corso di pubblicazione nella Gazzetta Ufficiale; Considerato quanto segue:
1. Premessa. La delibera 15/00/CIR (d'ora in avanti, la delibera) ha stabilito i criteri ed i principi a cui Telecom Italia e' tenuta ad attenersi nella definizione di un'offerta per il servizio di canale virtuale permanente (di seguito offerta CVP). La delibera, all'art. 5, comma 4, prevede che l'Autorita' valuti la rispondenza dell'offerta wholesale proposta da Telecom Italia ai fini dell'approvazione. Telecom Italia, a seguito dell'approvazione della menzionata offerta wholesale, viene autorizzata alla commercializzazione dell'offerta dei servizi in tecnologia xDSL denominati "Ring" e "Full Business Company", cosi' come ad oggi presentata. In data 30 gennaio 2001, Telecom Italia ha inviato all'Autorita' una proposta di adempimento alla delibera (di seguito, la proposta). In data 16 febbraio 2001, l'Autorita' ha inviato una nota a Telecom Italia che riporta le tematiche per le quali l'Autorita' stessa ha riscontrato un non completo allineamento alle disposizioni della delibera. Telecom Italia, sulla base delle osservazioni dell'Autorita', ha provveduto a modificare ed integrare la proposta, con note del 21 e 22 febbraio 2001. 2. La proposta di Telecom Italia del 30 gennaio 2001. La formulazione dell'offerta contenuta nella proposta si articolava come segue: Telecom Italia ha provveduto a modificare la propria offerta retail, (denominata RING), rispetto a quella presentata nel novembre dell'anno precedente, passando da un'offerta di tipo indifferenziato su tutto il territorio nazionale ad un'offerta che distingue tra aree urbane servite da un solo nodo ATM (cosiddette aree mononodo) ed aree urbane con presenza di piu' nodi ATM (cosiddette aree plurinodo, allo stato Roma e Milano).
Tabella 1
OFFERTA RING (15 novembre 2000; relativa ad una capacita' di 2 Mbit/s)
===================================================================== | | | Prezzo per Mbyte Tipo rete|Contributo attivazione|Canone annuo| trasmesso/ ricevuto ===================================================================== | 500.000 | 2.350.000 | 12 (Importi espressi in lire)
Le condizioni di offerta di cui alla tabella 1 sono comprensive di modem e connettivita' urbana.
Tabella 2 OFFERTA RING (30 gennaio 2001; relativa ad una capacita' di 2 Mbit/s)
===================================================================== | Contributo | | Prezzo per Mbyte Tipo rete | attivazione |Canone annuo|trasmesso/ ricevuto ===================================================================== Mononodo .... | 500.000 | 1.510.000 | 12 --------------------------------------------------------------------- Plurinodo .... | 500.000 | 2.215.000 | 12 (Importi espressi in lire)
Le condizioni di offerta di cui alla tabella 2 non comprendono il modem. Con riferimento al trasporto interurbano tra nodi ATM, l'offerta retail prevede due opzioni: in modalita' dedicata con l'utilizzo di circuiti diretti numerici in base alle vigenti condizioni tecniche ed economiche; su base consumo, corrispondendo un importo pari a 68 lire per Mbyte trasmesso/ricevuto. Inoltre, riguardo all'offerta denominata Full Business Company (FBC), la proposta di Telecom Italia del 30 gennaio prevede una riformulazione del servizio, in quanto la parte di connettivita' dell'offerta FBC coincide con l'offerta RING. I contratti alla clientela indicano separatamente la componente di trasporto (metropolitano ed interurbano) dalle altre componenti di offerta. L'offerta FBC viene quindi rimodulata, senza la quota mensile "prepagata" e si avvale dell'utilizzo delle componenti dell'offerta RING e della connettivita' interurbana per la componente di trasporto; a questi elementi si aggiunge il prezzo relativo alle componenti informatiche ed applicative. Tutti gli elementi possono desumersi in maniera distinta nell'offerta commerciale di Telecom Italia. L'offerta wholesale di Telecom Italia del 30 gennaio 2001, relativa al servizio CVP, riproduce l'articolazione dell'equivalente offerta retail:
Tabella 3
OFFERTA CVP (30 gennaio 2001; relativa ad una capacita' di 2 Mbit/s)
===================================================================== | Contributo | | Prezzo per Mbyte Tipo rete | attivazione |Canone annuo|trasmesso/ ricevuto ===================================================================== Mononodo .... | 350.000 | 1.057.000 | 8,4 --------------------------------------------------------------------- Plurinodo .... | 350.000 | 1.551.000 | 8,4 (Importi espressi in lire)
Le condizioni economiche relative alle velocita' superiori a 2 Mbit/s, ove tecnicamente disponibili, si desumono dai prezzi riportati nelle precedenti tabelle 2 e 3, moltiplicando per i fattori definiti dalla seguente tabella 4:
Tabella 4
FATTORI MOLTIPLICATIVI DA APPLICARE ALLE TABELLE 2 E 3
===================================================================== | Contributo | | Prezzo per Mbyte Velocità Mbit/s| attivazione |Canone annuo|trasmesso/ ricevuto ===================================================================== 8| 4| 3,83 | 1 --------------------------------------------------------------------- 34| 6| 10,21 | 0,42 --------------------------------------------------------------------- 155| 10| 12,76 | 0,42 (Importi espressi in lire)
L'offerta wholesale prevede, inoltre, le condizioni economiche di componenti aggiuntive quali la porta ATM (tabella 5) e il trasporto interurbano tra nodi ATM.
Tabella 5
PORTA ATM
===================================================================== Velocità Mbit/s | Contributo attivazione | Canone annuo ===================================================================== 2| 4.000.000| 9.600.000 34| 7.000.000| 36.000.000 155| 10.000.000| 54.000.000 (Importi espressi in lire)
Con riferimento al trasporto interurbano tra nodi ATM, l'offerta wholesale prevede le seguenti opzioni: per i circuiti diretti, le condizioni economiche sono quelle contenute nella delibera 711/00/CONS; in alternativa, gli operatori possono richiedere un trasporto tra nodi ATM appartenenti ad aree metropolitane differenti corrispondendo 61 lire a Mbyte trasmesso/ricevuto, per una fase transitoria di sei mesi; porta ATM, ove necessaria per la consegna del traffico su rete degli operatori. I prezzi applicati sono quelli esposti nella tabella 5. 3. Modifiche ed integrazioni di Telecom Italia alla proposta, formulate con note del 21 e del 22 febbraio 2001. Le modifiche ed integrazioni alla proposta di Telecom Italia, prevedono di separare l'offerta del servizio CVP nelle sue parti componenti: modem; accesso; trasporto metropolitano. Tale formulazione e' presente tanto nell'offerta wholesale, quanto in quella retail, cosi' che sia l'operatore sia il cliente finale possono scegliere quali componenti acquistare. La presenza di distinte componenti del servizio consente di superare il problema dell'offerta differenziata per aree geografiche, legando invece il prezzo alle risorse di rete effettivamente richieste. La componente di trasporto metropolitano e', ovviamente, ordinabile unicamente ove presente (ad oggi Roma e Milano) e puo' essere evitata qualora l'operatore realizzi una propria rete metropolitana. L'offerta e' riarticolata come segue:
Tabella 6
OFFERTA RING (21 febbraio 2001; relativa ad una capacita' di 2 Mbit/s)
===================================================================== | | | Prezzo per Mbyte Componenti del | Contributo | | trasmesso/ servizio | attivazione |Canone annuo| ricevuto ===================================================================== Accesso (ATM/FR) | | | .... | 500.000 | 1.510.000| 12 --------------------------------------------------------------------- Trasporto | | | metropolitano | - | 705.000| - (Importi espressi in lire)
Le condizioni di offerta di cui alla tabella 6 non comprendono il modem, che il cliente finale puo' acquistare separatamente ad un prezzo di L. 690.000, da ripartirsi in 30 mesi, per un valore annuo di L. 276.000.
Tabella 7
OFFERTA CVP (21 febbraio 2001; relativa ad una capacita' di 2 Mbit/s)
===================================================================== | | | Prezzo per Mbyte Componenti del | Contributo | | trasmesso/ servizio | attivazione |Canone annuo| ricevuto ===================================================================== Accesso (ATM/FR) | | | .... | 350.000 | 1.057.000| 8,4 --------------------------------------------------------------------- Trasporto | | | metropolitano | - | 494.000| - (Importi espressi in lire)
Le condizioni di offerta di cui alla tabella 7 non comprendono il modem, che l'operatore puo' acquistare separatamente ad un prezzo di L. 600.000, da ripartirsi in 30 mesi, per un valore annuo di L. 240.000. I fattori moltiplicativi per le capacita' superiori a 2 Mbit/s sono analoghi a quelli contenuti nella proposta del 30 gennaio u.s. (di cui alla tabella 4). Con riferimento all'offerta di tipo forfettario, Telecom Italia ha proposto un'articolazione in lotti da 10 accessi ciascuno, attestati su uno stesso nodo ATM. Tale offerta assicura un consumo medio per accesso pari a 500 Gbyte/anno. Le condizioni economiche proposte corrispondono ad un servizio caratterizzato da una banda MCR (minimum cell rate) di 256 kbit/s in upstream e 512 kbit/s in downstream. Il PCR (peak cell rate) e' pari a 2 Mbit/s in downstream e 512 kbit/s in upstream.
Tabella 8
CONDIZIONI ECONOMICHE DELL'OFFERTA WHOLESALE FORFETTARIA (relativa ad una capacita' di 2Mbit/s)
===================================================================== |Contributo attivazione|Canone annuo per lotto Lire | per singolo accesso | da 10 accessi ===================================================================== Accesso (da sede | | cliente a nodo ATM) | 350.000 | 40.000.000 (Importi espressi in lire)
La fatturazione del canone per il singolo lotto da 10 accessi, pari a L. 3.333.000/mese decorre dalla comunicazione di disponibilita' del lotto richiesto, mentre il contributo di attivazione viene fatturato all'atto dell'effettiva attivazione del singolo accesso. Con riferimento alle condizioni economiche della porta ATM, viene prevista la possibilita' di uno sconto del 10% sul prezzo annuale, nel caso di contratti di durata triennale. Inoltre, Telecom Italia propone, per un periodo transitorio di sei mesi dalla data di autorizzazione, e solo per operatori che non accedano gia' alle condizioni agevolate di cui alla delibera n. 711/00/CONS e che acquistino contestualmente il servizio CVP e la porta ATM, una riduzione del 10% sul relativo circuito diretto numerico (CDN), rispetto ai prezzi dell'offerta in vigore. Tale riduzione si applica per i primi sei mesi di vigenza contrattuale. Con riferimento al trasporto interurbano, viene confermato quanto contenuto nella proposta del 30 gennaio u.s., ovvero un prezzo di 61 lire a Mbyte trasmesso/ricevuto. Nell'ambito dell'offerta wholesale, in caso di specifica richiesta degli operatori interessati, viene prevista la possibilita' di negoziare le condizioni di co-locazione di apparati DSLAM dell'operatore presso le centrali Telecom Italia. L'Azienda si rende, inoltre, disponibile a negoziare le condizioni di fornitura e manutenzione dell'apparato DSLAM, sulla base dei costi effettivamente sostenuti ed in relazione alle disponibilita' dei fornitori degli apparati e delle necessita' rappresentate dagli operatori. I tempi e le modalita' di realizzazione verranno definiti all'atto della contrattualizzazione con l'operatore ed anche sulla base dei risultati dell'analisi di fattibilita' tecnica. 4. Le valutazioni dell'Autorita' in merito alla proposta di Telecom Italia. La proposta di Telecom Italia, cosi' come modificata ed integrata con note del 21 e 22 febbraio 2001, evidenzia coerenza con le disposizioni della delibera, anche se permangono taluni aspetti sui quali, valutati ulteriori elementi tecnici ed economici, nonche' gli effetti sul mercato della prima applicazione della delibera, l'Autorita' si riserva un successivo intervento. In particolare, l'Autorita' avviera' un'indagine finalizzata a valutare la possibilita' di prevedere un'offerta wholesale di tipo forfettario anche per il servizio in tecnologia HDSL. In tal senso, entro sessanta giorni, verranno esaminate sia le problematiche relative agli aspetti infrastrutturali e tecnologici, sia il contesto economico e concorrenziale, in particolare al fine di valutare i possibili effetti dell'introduzione di un'offerta forfettaria wholesale HDSL sullo sviluppo della concorrenza nel mercato dei servizi a larga banda e sui mercati contigui (in particolare, le linee affittate). Inoltre, l'Autorita', preso atto della modalita' di formulazione del prezzo wholesale che Telecom Italia propone per alcune componenti opzionali del servizio CVP, si riserva di prevedere un successivo intervento; cio', in particolare, relativamente alle condizioni economiche dell'offerta wholesale per il servizio di trasporto geografico tra nodi ATM e per il servizio di collegamento tra il nodo dell'operatore e quello di Telecom Italia effettuato tramite CDN. In questo secondo caso, l'analisi confluira' nell'ambito del procedimento istruttorio recentemente avviato e finalizzato a valutare l'opportunita' di disporre di un'offerta wholesale di linee affittate. Sulla base delle considerazioni esposte, l'Autorita' ritiene che la proposta di Telecom Italia, cosi' come modificata ed integrata, consenta, disaggregando le diverse componenti del servizio CVP, una maggiore concorrenza sia nel mercato del servizio finale, sia nei segmenti di mercato relativi all'accesso ed alla connettivita' urbana. Inoltre, considerata l'importanza per lo sviluppo economico del Paese rappresentata dai servizi caratterizzati da un elevato tasso d'innovazione tecnologica e da ritmi di crescita particolarmente sostenuti, l'Autorita' ritiene fondamentale garantire il tempestivo sviluppo in condizioni concorrenziali del mercato dei servizi in tecnologia xDSL. In tale ottica, e riservandosi comunque la possibilita' di successivi interventi che favoriscano ulteriormente la competizione, l'Autorita' ritiene opportuno, in sede di prima applicazione, promuovere tempestivamente l'offerta del servizio CVP da parte di Telecom Italia, al fine di permettere l'avvio immediato delle attivita' di negoziazione tra le parti. Udita la relazione del commissario ing. Vincenzo Monaci, relatore ai sensi dell'art. 32 del regolamento concernente l'organizzazione e il funzionamento dell'Autorita';
Delibera:
Articolo unico
1. E' approvata l'offerta del servizio di canale virtuale permanente, presentata da Telecom Italia in data 30 gennaio 2001, cosi' come modificata ed integrata in data 21 e 22 febbraio 2001. 2. Telecom Italia e' tenuta a pubblicare tale offerta, comprensiva anche del Service Level Agreement e delle condizioni di provisioning ed assurance, il giorno successivo alla data di notifica del presente provvedimento. 3. A seguito della valutazione effettuata sulla prima fase di effettiva operativita' del servizio, l'Autorita' si riserva di apportare eventuali modifiche al Service Level Agreement ed alle condizioni di provisioning ed assurance. 4. Tenuto conto dell'effettivo andamento del mercato ed, in particolare, dell'affermazione di un contesto pienamente concorrenziale, l'Autorita' si riserva, inoltre, di rivedere le condizioni di offerta del servizio di canale virtuale permanente. 5. Telecom Italia e' tenuta a fornire all'Autorita' ed agli operatori che accedono all'offerta wholesale, entro cinque giorni dalla richiesta, un elenco dettagliato dei nodi ATM presenti nelle aree ove viene reso disponibile il servizio, ivi incluse la copertura geografica delle aree servite da ciascun nodo ATM. Telecom Italia e' tenuta a fornire, altresi', gli eventuali aggiornamenti di tale elenco prodotto con un preavviso di due mesi rispetto all'effettiva attivazione del servizio nelle nuove aree. 6. La societa' Telecom Italia puo' avviare la commercializzazione dei servizi RING e Full Business Company, secondo le previsioni di cui all'art. 5, comma 4, della delibera 15/00/CIR. 7. Il mancato rispetto delle disposizioni contenute nella presente delibera comporta l'applicazione delle sanzioni previste dalla normativa vigente. Il presente provvedimento e' notificato alla societa' Telecom Italia S.p.a. e pubblicato nella Gazzetta Ufficiale della Repubblica italiana e nel Bollettino ufficiale dell'Autorita'. Roma, 22 febbraio 2001
Il presidente Cheli
Il commissario relatore Monaci
Il segretario degli organi collegiali Belati |