Gazzetta n. 55 del 7 marzo 2001 (vai al sommario) |
ENTE NAZIONALE PER LE STRADE |
COMUNICATO |
Pronuncia di compatibilita' ambientale DEC/VIA/5723 del 29 dicembre 2000, concernente il progetto relativo ai lavori di ammodernamento ed adeguamento al tipo IA delle norme CNR relativamente al solo tratto compreso tra il km 60+500 ed il km 76+000 dell'autostrada Salerno-Reggio Calabria da realizzarsi nei comuni di Sicignano degli Alburni, Petina, Auletta e Polla, in provincia di Salerno. |
|
|
L'ANAS Ente nazionale per le strade - Ufficio speciale infrastrutture - Roma, ai sensi dell'art. 11 comma 10, della legge n. 340 del 24 novembre 2000, introdotto con l'art. 14-quater comma 2, della legge n. 241 del 7 agosto 1990 e con l'art. 17, comma 7, della legge n. 127 del 15 maggio 1997, comunica che il Ministro dell'ambiente il 29 dicembre 2000, ai sensi e per gli effetti dell'art. 6, comma 2 e seguenti, della legge 8 luglio 1986, n. 349, ha espresso giudizio positivo circa la compatibilita' ambientale del progetto relativo ai lavori di ammodernamento e di adeguamento al tipo IA delle norme C.N.R./1980, relativamente al solo tratto compreso tra il km 64+500 ed il km 76+000 dell'autostrada Salerno - Reggio Calabria da realizzarsi nei comuni di Sicignano degli Alburni, Petina, Auletta e Polla (Salerno), presentato dall'ANAS ufficio per l'autostrada Salerno - Reggio Calabria, a condizione che si ottemperi alle seguenti prescrizioni: a) l'esubero di circa 160.000 m3 di materiale idoneo per il riutilizzo dovra' essere accantonato e reso disponibile per l'utilizzo su altri lotti dell'autostrada; b) il progetto esecutivo deve recepire integralmente le indicazioni contenute nello studio di impatto ambientale e successive integrazioni relativamente alla realizzazione degli interventi di mitigazione ambientale, inserendo le relative voci nel capitolato speciale d'appalto. I progetti di sistemazione a verde e inserimento ambientale devono far riferimento al documento del Ministero dell'ambiente "linee guida per capitolati speciali per interventi di ingegneria naturalistica e lavori di opere a verde" del settembre 1997; c) durante la demolizione dei viadotti S. Onofrio, Lontrano e Tanagro che comportera' la diretta interferenza dei lavori con il reticolo idrografico, nonche' il rischio di sversamento di materiali di risulta in alveo, dovra' essere prevista la raccolta e l'invio a trattamento appropriato delle acque di lavorazione e dei liquami di cantiere. Una volta terminati i lavori di demolizione si dovra' provvedere alla sistemazione morfologica dell'alveo e dei versanti ed al ripristino della continuita' vegetazionale, in modo da riavviare le relazioni di valenza territoriale e riportare l'assetto ecosistemico verso lo stato iniziale; d) considerato che la movimentazione delle terre e dei materiali di risulta, sia nell'area dei cantieri sia lungo il tracciato stradale, puo' provocare la caduta di detriti nel letto del Tanagro e degli altri torrenti, provocando l'intorbidimento delle acque o l'ostruzione della sezione, e che anche il terreno smosso puo' essere facilmente eroso dalle acque meteoriche e trasportato in alveo, provocando effetti simili, dovranno essere prevenuti o minimizzati tali impatti attraverso l'installazione di idonee barriere temporanee posizionate a ridosso delle aree di cantiere; e) per quanto riguarda l'inquinamento acustico in fase di esercizio si dovra' prevedere una specifica campagna di monitoraggio del rumore in corrispondenza dei recettori individuati nello studio di impatto ambientale, finalizzata ad individuare eventuali ulteriori interventi di mitigazione. Il livello di abbattimento garantito dagli interventi dovra' essere coerente con i limiti derivanti dalla classificazione in zone ex art. 3 del decreto del Presidente del Consiglio dei Ministri del 14 novembre 1997, che i comuni dovranno adottare, e comunque tale da garantire quantomeno il rispetto dei valori limite di immissione previsti per le zone di tipo IV; f) per il controllo e mitigazione dell'inquinamento atmosferico, dovra' essere redatto ed attuato un programma di monitoraggio della qualita' dell'aria ed in particolare di NO, NO2, CO, PTS, PM10, benzo(a)pirene, benzene, nei tratti in prossimita' dei recettori sensibili, le cui modalita' dovranno essere concordate con le competenti autorita' locali per la tutela della salute pubblica; g) al fine di consentire il riporto di terra vegetale e la miglior rivegetazione della scarpata stessa, dove le condizioni dei luoghi lo consentano e in assenza di fabbricati posti in adiacenza al corpo stradale, la pendenza delle scarpate in trincea va riportata ad una inclinazione di 35o. In tutti gli altri casi ove sussistano impedimenti di natura tecnica e si debba adottare una pendenza maggiore, si dovra' ricorrere all'impiego di terre rinforzate verdi al piede della scarpata di inclinazione non superiore ai 60o con soprastante angolo di raccordo al ciglio della trincea di pendenza inferiore. Nel caso la morfologia non consenta l'uso di terre rinforzate e sulle scarpate in roccia non superiore ai 45o dovra' essere adottata la tecnica del rivestimento vegetativo con impiego di stuoie organiche, reti metalliche con idrosemina e messa a dimora di arbusti previa creazione di piccole buche e ricoprimento di un modesto strato di terra vegetale (secondo le linee guida per capitolati speciali per interventi di ingegneria naturalistica e lavori di opere a verde del Ministero dell'ambiente, settembre 1997). Sia le scarpate in trincea che le superfici in terra rinforzata e in rivestimento vegetativo dovranno essere inerbite e arbustate con impiego esclusivo di specie autoctone. I tratti dismessi e le scarpate in rilevato e quelle in trincea vanno ricoperti con spessori variabili di terreno vegetale che consentano la crescita della vegetazione. Nel caso di difficolta' di reperimento delle ingenti cubature, si potra' ricorrere a inerti di recupero a matrice terrosa e a frazione fine, opportunamente migliorati con l'uso di ammendanti, per migliorare le caratteristiche fisiche idrologiche ed organiche del terreno stesso; h) in funzione di un efficace attecchimento delle previste piantagioni di specie sciafile all'ombra dei viadotti, dovra' essere realizzato un impianto di sub-irrigazione con tubi diffusori, eventualmente sfruttando le acque di piattaforma; i) nei consolidamenti di rilevati in terra armata verde dovra' essere previsto, oltre all'idrosemina, l'impianto di arbusti per talea o radicati, da inserirsi al meglio durante la costruzione e non a posteriori. l) dovranno essere ottemperate altresi', ove non ricomprese nelle precedenti, tutte le prescrizioni individuate dal Ministero per i beni e le attivita' culturali: nei punti in cui e' prevista variazione della sede stradale e dismissione della sede esistente siano messi a punto progetti esecutivi di recupero e restauro ambientale da sottoporre alla competente soprintendenza per i beni ambientali, architettonici, artistici e storici di Salerno e Avellino; la cantieristica di progetto va organizzata con il concerto della soprintendenza archeologica di Salerno, Avellino e Benevento, di cui si richiamano le osservazioni e prescrizioni indicate in premessa; Vengano recepite le singole prescrizioni puntuali delle soprintendenze competenti per territorio: La soprintendenza archeologica di Salerno, Avellino e Benevento ha comunicato che i lavori previsti, pur non interessando aree sottoposte a vincolo archeologico ai sensi della legge n. 1089/39, interferiscono con un territorio ricco di preesistenze antiche di grande interesse quali la via consolare antica che collegava Capua a Reggio Calabria e sul cui asse portante si svilupparono insediamenti quali fora, pagi o ville rustiche. La medesima soprintendenza ha pertanto richiesto, in via cautelativa e preventiva, che si effettuino le indagini preliminari lungo il tracciato e lo scavo archeologico nelle aree che tali indagini evidenzieranno come indiziate da presenze archeologiche. Le indagini preliminari e gli scavi archeologici dovranno essere eseguiti prima dell'inizio dei lavori di adeguamento dell'autostrada. La soprintendenza per i beni ambientali, architettonici, artistici e storici di Salerno e Avellino ha espresso, in linea di massima parere favorevole, alle seguenti condizioni: svincolo di Sicignano degli Alburni: puo' essere consentita la modifica dello svincolo a condizione che per lo stesso venga realizzato un progetto di sistemazione a verde mediante interventi di architettura del paesaggio; costruzione del viadotto S. Onofrio e successiva demolizione dell'esistente: considerato che gia' esiste un viadotto, la realizzazione del nuovo viadotto puo' essere accettata cercando di abbassare la corda del viadotto riducendo la freccia esistente fra il piano del viadotto ed il piano di campagna; allargamento fuori asse dalla progressiva km 1+500 (circa) alla progressiva km 2+200 (circa) e costruzione del nuovo viadotto S. Onofrio: l'allargamento fuori asse puo' essere accettato sempre che ai margini del nastro stradale si provveda a realizzare idonea schermatura a verde ai due lati della carreggiata (scarpate inerbite e piantumazione di essenze arbustive proprie dei luoghi); gli eventuali muri di controscarpa dovranno essere realizzati in pietrame a vista senza sigillatura dei giunti in modo da costituire l'effetto "macera"; costruzione del viadotto Baldassarre e successiva demolizione dell'esistente: si puo' assentire alle stesse condizioni del viadotto S. Onofrio; costruzione del viadotto Lontrano e successiva demolizione dell'esistente: si richiede che l'ente proponente fornisca chiarimenti sulla motivazione che ha spinto a modificare il tracciato, considerato che poco piu' a valle il tracciato in curva risulta avere, in linea di massima, lo stesso raggio di curvatura. Pertanto, a parere della soprintendenza, si dovrebbe cercare di mantenere il precedente tracciato sul quale e' possibile prevedere un miglioramento del raggio di curvatura per adeguare il tracciato alle norme vigenti; realizzazione di una galleria artificiale tra il viadotto Lontrano e il viadotto Murusella: la soprintendenza e' del parere che tale galleria debba essere eseguita in modo da ridurre al minimo l'impatto ambientale e paesaggistico; costruzione del viadotto Murusella e successiva demolizione dell'esistente: si puo' assentire alle stesse condizioni del viadotto S. Onofrio; parziale demolizione del viadotto Salini ed allargamento del viadotto Salini ed allargamento del viadotto Carusi Costagrande e Monaco: e' consentito a condizione che le parti demolite vengano sistemate a verde con piantumazione di essenze arboree ed arbustive proprie dei luoghi. parziale demolizione del viadotto Maltempo ed adeguamento della galleria Intagliata: sono consentite alle stesse condizioni del punto precedente; costruzione del viadotto Tanagro e successiva demolizione dell'esistente: si puo' assentire alle stesse condizioni del viadotto S. Onofrio; costruzione del sovrappasso della SS.n. 19 e demolizione dell'esistente: e' consentito a condizione che si operi il piu' possibile l'integrazione del nuovo sovrappasso con il paesaggio predisponendo il rivestimento in pietrame locale a vista di alcune partite di muratura dei piloni della nuova opera; adeguamento dello svincolo di Polla: e' consentito alle stesse condizioni dello svincolo di Sicignano degli Alburni. L'analisi e le verifiche condotte dai richiedenti con lo studio V.I.A. evidenziano, tra l'altro, che la riqualificazione infrastrutturale del tratto in esame e' indispensabile sia sotto il profilo della programmazione comunitaria del settore, sia sotto il profilo della sicurezza dell'esercizio e prevede l'adeguamento delle caratteristiche planovolumetriche e di sezione trasversale alle vigenti normative finalizzate a dotare l'infrastruttura di tutti i sistemi di sicurezza. Questi obiettivi sono perseguibili attraverso una ridefinizione planovolumetrica del tracciato alla luce delle vigenti normative e adottando la sezione tipo 1A delle norme CNR 1980. L'ambito paesaggistico interessato dalle opere relative al tracciato in oggetto presenta elementi paesaggistici di elevato pregio ed e' fortemente connotato dall'attraversamento del fiume Tanagro, affluente sinistro del fiume Sele, che oltre a caratterizzare col suo andamento meandriforme la morfologia dei luoghi, ne definisce anche la situazione vincolistica. Nel corso dell'esame istruttorio, in sede di riunione di commissione V.I.A., e a seguito dei sopralluoghi effettuati sono stati richiesti elaborati di approfondimento progettuale, nel merito la soprintendenza per i beni ambientali, architettonici, artistici e storici di Salerno e Avellino, comunica di "... ritenere il progetto compatibile con le esigenze di tutela paesistico - ambientale..." a condizione che vengano rispettate le seguenti prescrizioni: svincolo di Sicignano: rimodellamento morfologico del terreno in corrispondenza dei tratti stradali dismessi con ripristino delle originarie pendenze e con la messa a dimora delle essenze arbustive tipiche del luogo; tratto a sedi sfalsate: i muri di sostegno in c.c.a. della carreggiata nord dovranno essere rivestiti in pietrame calcareo locale; dovra' essere ripristinato lo stato dei luoghi relativamente ai siti di cantiere ed alle aree destinate allo stoccaggio di materiale di scavo. L'ANAS Ente nazionale per le strade - Ufficio speciale infrastrutture - Roma, comunica altresi' che il Ministro dell'ambiente ha espresso giudizio interlocutorio negativo circa la compatibilita' ambientale del progetto presentato dall'ANAS Ufficio per l'autostrada Salerno - Reggio Calabria, in quanto non esistono al momento elementi sufficienti per valutare la compatibilita' delle opere relative all'ammodernamento ed all'adeguamento al tipo Ia delle norme C.N.R./80 del tratto tra il km 53+800 ed il km 60+500 (lotto 5o), compreso tra lo svincolo di Sicignano a Nord e la fine del viadotto Tempe a Sud e pertanto, dovra' essere presentato uno studio che contenga un raffronto comparativo, dal punto di vista tecnico, ambientale ed economico, delle soluzioni proposte; Ha disposto che la procedura di approvazione del progetto relativo al 5o lotto ed i conseguenti atti da emanarsi da parte delle amministrazioni competenti restino subordinati alla presentazione della nuova domanda ed alla successiva pronuncia da parte del Ministero dell'ambiente di concerto con il Ministro per i beni culturali ed ambientali; che la eventuale nuova domanda di pronuncia sia corredata da: la documentazione integrata degli elaborati di progetto e dello studio di impatto gia' inoltrata; la documentazione attestante l'avvenuta pubblicazione ai sensi dell' art. 5 comma 1, del decreto del Presidente del Consiglio dei Ministri n. 377/1988, secondo le modalita' previste dalla circolare del Ministero dell'ambiente dell'11 agosto 1989; la dichiarazione giurata ai sensi dell'art. 2 comma 3, del decreto del Presidente del Consiglio dei Ministri 27 dicembre 1989, relativa alle allegazioni prodotte; la sintesi non tecnica complessiva rielaborata tenendo conto delle modifiche ed integrazioni intervenute; che gli atti siano presentati nel numero di copie indicato nel primo comma del citato art. 2 del decreto del Presidente del Consiglio dei Ministri 27 dicembre 1988 e siano altresi' depositati per la consultazione del pubblico negli appositi uffici regionali della regione Campania. Il responsabile del procedimento e' il dott. ing. Nicola Marzi. L'integrale testo del suddetto decreto e' a disposizione presso la sezione di Salerno dell'ufficio per l'autostrada Salerno - Reggio Calabria via Matierno localita' Fratte (Salerno), presso la direzione generale ANAS - Ufficio speciale infrastrutture - Via Monzambano n. 10 Roma e presso il Ministero dell'ambiente - Via Cristoforo Colombo n. 44 - Roma. |
|
|
|