Gazzetta n. 54 del 6 marzo 2001 (vai al sommario)
COMITATO INTERMINISTERIALE PER LA PROGRAMMAZIONE ECONOMICA
DELIBERAZIONE 1 febbraio 2001
Piano generale dei trasporti e della logistica. (Delibera n. 1/2001).

IL COMITATO INTERMINISTERIALE
PER LA PROGRAMMAZIONE ECONOMICA

Vista la legge 15 giugno 1984, n. 245, concernente l'elaborazione del piano generale dei trasporti;
Visti il piano generale dei trasporti, approvato con decreto del Presidente del Consiglio dei Ministri 10 aprile 1986, ed il primo aggiornamento a detto piano, approvato con decreto del Presidente della Repubblica 29 agosto 1991;
Vista la legge 4 giugno 1991, n. 186, istitutiva del Comitato interministeriale per la programmazione economica nel trasporto (CIPET), che tra l'altro demanda a detto Comitato di provvedere con cadenza triennale all'aggiornamento del citato piano;
Visto il decreto del Presidente della Repubblica 20 aprile 1994, n. 373, che disciplina la devoluzione delle funzioni dei Comitati interministeriali soppressi ai sensi dell'art. 1, comma 21, della legge 24 dicembre 1993, n. 537, e tra i quali e' ricompreso il CIPET;
Vista la legge 23 dicembre 1996, n. 662, e visto in particolare l'art. 2, comma 203, che individua l'"intesa istituzionale di programma" e l'"accordo di programma-quadro" quali strumenti di attuazione delle politiche infrastrutturali in quanto definiscono il programma degli interventi di interesse comune ai soggetti stipulanti o a detti interventi funzionalmente collegati;
Vista la legge 15 marzo 1997, n. 59, recante delega al Governo per il conferimento di funzioni e compiti alle regioni ed enti locali, ed i decreti legislativi 19 novembre 1997, n. 422, e 20 settembre 1999, n. 400, che disciplinano, ai sensi del capo I della richiamata legge, il conferimento di funzioni e compiti amministrativi nel comparto dei trasporti pubblici locali;
Visto il decreto legislativo 5 dicembre 1997, n. 430, che, nel ridisegnare le attribuzioni di questo comitato, conferma ad esso la funzione di definire le linee della politica economica da perseguire in ambito nazionale, comunitario ed internazionale e demanda al medesimo l'approvazione, tra l'altro, di piani e programmi di intervento settoriali;
Vista la legge 27 febbraio 1998, n. 30, che, nel disporre uno specifico stanziamento per le relative attivita' di predisposizione, fa riferimento al piano generale dei trasporti, configurandolo quale un nuovo piano e non un mero aggiornamento del precedente;
Visto il decreto legislativo 5 giugno 1998, n. 204, recante disposizioni per il coordinamento, la programmazione e la valutazione della politica nazionale relativa alla ricerca scientifica e tecnologica;
Vista la legge 17 maggio 1999, n. 144, e visti in particolare di detta legge:
l'art. 1, che istituisce presso questo comitato il "sistema di monitoraggio degli investimenti pubblici" (MIP) e la connessa banca dati;
l'art. 7, che istituisce nell'ambito di questo comitato l'Unita' tecnica - Finanza di progetto, con il compito di diffondere all'interno delle pubbliche amministrazioni l'utilizzo di tecniche di finanziamento di infrastrutture con ricorso a capitale privato e di fornire supporto alle commissioni costituite nell'ambito di questo comitato stesso su materie inerenti al finanziamento di infrastrutture;
l'art. 30, che istituisce presso il Ministero dei trasporti e della navigazione un fondo per le attivita' di studio, consulenza e ricerca alimentato con una quota pari all'1% degli stanziamenti relativi agli investimenti nel settore dei trasporti, ad eccezione degli stanziamenti finalizzati al rimborso di rate di mutuo o altre operazioni finanziarie;
l'art. 32, che prevede la predisposizione di un piano nazionale della sicurezza stradale;
Vista la legge 14 ottobre 1999, n. 403, concernente ratifica ed esecuzione della convenzione per la protezione delle Alpi, che, per quanto attiene alle problematiche del trasporto, ha trovato attuazione nell'apposito protocollo adottato a Lucerna il 31 ottobre 2000;
Visti la decisione congiunta del parlamento e del Consiglio U.E. n. 1692/96, recante gli orientamenti comunitari per lo sviluppo della rete transeuropea dei trasporti (TEN), attualmente in corso di revisione; la proposta di decisione della Commissione europea del 17 dicembre 1997, in corso di definizione presso il Consiglio ed il parlamento dell'Unione europea, finalizzata ad integrare i porti nelle reti transeuropee di trasporto al fine di sviluppare l'intermodalita' e la logistica, ed il regolamento del Consiglio n. 1655/1999, che ha stabilito il finanziamento per la rete stessa nel periodo 2000-2006;
Vista la propria delibera 19 novembre 1998, n. 137 (Gazzetta Ufficiale n. 33/1999 - errata corrige in Gazzetta Ufficiale n. 53/1999), concernente linee guida per le politiche e misure nazionali di riduzione dell'emissione dei gas serra ed alla quale questo Comitato nelle delibere 4 agosto 2000, n. 84 (Gazzetta Ufficiale n. 268/2000), e 21 dicembre 2000, n. 138 (Gazzetta Ufficiale n. 34/2001), ha gia' dato pratica attuazione allorche' ha fatto riferimento alla "mobilita' sostenibile" individuata quale uno degli assi prioritari cui destinare, nell'ambito delle intese istituzionali di programma, le risorse riservate alle infrastrutture a valere sugli stanziamenti per le aree depresse di cui, rispettivamente, alla legge 23 dicembre 1999, n. 488, ed al disegno di legge della finanziaria 2001 nel testo definitivamente approvato il 23 dicembre 2000 (legge n. 388/2000);
Visto il regolamento concernente il riordino delle competenze di questo Comitato, adottato con delibera 6 agosto 1999, n. 141 (Gazzetta Ufficiale n. 257/1999), che demanda al Ministero dei trasporti e della navigazione gli adempimenti tecnici relativi allo svolgimento delle funzioni di cui all'art. 3, comma 1, del citato decreto del Presidente della Repubblica n. 373/1994;
Vista la propria delibera 15 febbraio 2000, n. 12 (Gazzetta Ufficiale n. 91/2000), recante direttive in vista dell'avvio della "banca dati investimenti pubblici" di cui al citato art. 1 della legge n. 144/1999;
Vista la propria delibera 25 maggio 2000, n. 51 (Gazzetta Ufficiale n. 172/2000), relativa all'approvazione delle linee guida per il programma nazionale ricerca 2001-2003;
Vista la propria delibera 2 novembre 2000, n. 112 (Gazzetta Ufficiale n. 296/2000), con la quale questo Comitato, nel prendere atto della proposta italiana di aggiornamento delle reti TEN-T, ha dettato indicazioni volte ad assicurare la coerenza delle azioni e degli interventi proposti in sede comunitaria con le linee della politica nazionale trasportistica;
Vista la propria delibera 2 novembre 2000, n. 113 (Gazzetta Ufficiale n. 281/2000 - errata corrige in Gazzetta Ufficiale n. 16/2001), con la quale questo Comitato ha espresso parere favorevole in merito allo schema di "Piano generale dei trasporti e della logistica", formulando prime indicazioni e raccomandazioni attuative, anche in recepimento delle proposte avanzate dal NARS per gli aspetti di competenza, e riservandosi una valutazione definitiva dopo l'acquisizione dei prescritti pareri delle commissioni parlamentari e delle eventuali osservazioni della conferenza permanente per i rapporti tra lo Stato, le regioni e le province autonome di Trento e Bolzano;
Vista la propria delibera 21 dicembre 2000, n. 150, con la quale questo Comitato ha approvato il programma nazionale ricerca 2001-2003, nel cui ambito, tra gli interventi di breve-medio periodo, sono stati ricondotti i programmi di ricerca relativi al settore dei trasporti proposti nel Piano generale dei trasporti;
Visto il documento di programmazione economica e finanziaria 2001-2004 che, nel ribadire l'importanza delle tecniche di project financing per la realizzazione e gestione di attivita' e servizi di pubblica utilita', gia' evidenziata nell'analogo documento relativo al periodo 2000-2003, quantifica gli importi di spesa pubblica per investimenti che dovranno essere sostituiti da capitale privato in 2.000 miliardi di lire per il 2002, 6.000 miliardi per il 2003 e 10.000 miliardi per il 2004;
Viste le osservazioni formulate dalla conferenza Stato-regioni nella seduta del 6 dicembre 2000 in ordine allo schema di piano generale dei trasporti;
Vista la raccomandazione n. 9 del dicembre 2000, con la quale la commissione tecnica per la spesa pubblica, istituita presso il Ministero del tesoro, del bilancio e della programmazione economica, indica i criteri per un'efficiente allocazione delle risorse destinate ad investimenti nel settore dei trasporti;
Visti i pareri espressi dalle commissioni parlamentari e trasmessi dal Ministero dei trasporti e della navigazione con nota del 29 gennaio 2001; pareri in cui si sollecita, tra l'altro, l'inserzione, nel Piano, delle integrazioni concordate dal Ministero dei trasporti con le regioni nel confronto auspicato nel citato parere della Conferenza Stato-regioni;
Udita la relazione del Sottosegretario ai trasporti ed alla navigazione che, nel riferire sull'argomento, sottolinea come molte delle osservazioni e delle proposte di integrazione formulate dalle commissioni parlamentari siano state gia' recepite nella stesura rielaborata del suddetto Piano che viene sottoposta a questo Comitato nella seduta odierna e che illustra, motivandole, le ulteriori modifiche apportate rispetto alla versione licenziata da questo Comitato nella seduta del 2 novembre 2000, in particolare richiamandosi alla previsione di un'unitaria categoria d'interventi ferroviari, alla piu' chiara esposizione della rete di interesse nazionale, all'esplicita menzione, nella stessa, di tratte ferroviarie per analoghi fini di chiarezza espositiva, all'introduzione, tra le priorita' stradali, di un ulteriore collegamento concordato con la regione interessata ed all'aggiornamento delle stime del costo delle tratte ad "alta capacita'";
Considerato che il documento tecnico allegato al Piano descrive con maggior dettaglio le analisi condotte e delinea con maggiore approfondimento le possibili linee di sviluppo delle azioni del Piano, ponendosi quindi quale documento a sostegno del Piano stesso;
Considerato che il processo di liberalizzazione del comparto autostradale, auspicato dalle Commissioni parlamentari, e' stato gia' avviato con la direttiva emanata il 20 ottobre 1998 dal Ministro dei lavori pubblici, di concerto con il Ministro del tesoro, del bilancio e della programmazione economica, dato che la possibilita' di proroghe della durata delle convenzioni autostradali, in sede di rinnovo delle medesime ai sensi dell'art. 11 della legge 23 dicembre 1992, n. 498, viene circoscritta all'ipotesi di soluzione transattiva del contenzioso formalmente insorto sino al 30 giugno 1998 e tenuto conto che le nuove concessioni debbono essere poste a gara sulla base della procedura nella direttiva stessa delineata;
Considerato che, su mandato di questo comitato, il NARS, confermato quale proprio organo consultivo in materia tariffaria con delibera 9 luglio 1998, n. 63 (Gazzetta Ufficiale n. 199/1998), ha in corso uno studio per definire un sistema di tariffazione nel settore autostradale inteso al decongestionamento del traffico e considerato che le relative sperimentazioni possono essere effettuate sulle tratte a piu' elevata densita' di traffico indicate dalle suddette commissioni;
Ritenuto di prevedere, quale primo degli approfondimenti da effettuare in sede di attuazione del Piano, l'elaborazione di un documento unitario che rappresenti un'implementazione dello "strumento operativo" posto a supporto del quadro comunitario di sostegno 2000-2006 e nel quale vengano organicamente sviluppate le tematiche attinenti al Mezzogiorno in modo conseguenziale agli indirizzi del Piano;
Ritenuto di recepire nella presente deliberazione, con la quale viene formalizzato il parere definitivo sul Piano, le considerazioni delle Commissioni parlamentari che non si sono tradotte in modifiche del Piano stesso e ritenuto di reiterare le raccomandazioni contenute nella precedente delibera al fine di delineare con chiarezza le fasi di attuazione del Piano generale dei trasporti;
Ritenuto, in particolare, di stabilire obiettivi intermedi di riduzione delle emissioni dei gas ad effetto serra rispetto a quelli definiti nella delibera n. 137/1998 in attuazione del protocollo di Kyoto sui cambiamenti climatici e di procedere a stime dei costi esterni negativi generati dal sistema dei trasporti in modo da individuare strategie intese a diminuire le esternalita' ed orientare, per quanto possibile, la domanda di mobilita';
Prende atto delle finalita' e dei contenuti dello schema di Piano nella versione come sopra integrata e prende atto in particolare:
-- che il Piano si pone l'obiettivo di ridurre nel lungo periodo la quota della modalita' stradale, sottolineando l'esigenza di incidere sulla stessa domanda di mobilita', e si incentra sullo sviluppo dell'intermodalita' nella piu' ampia logica della promozione della logistica e nel contesto dell'applicazione dei principi dello sviluppo sostenibile e della tutela della sicurezza, affrontando altresi' le tematiche delle liberalizzazioni e della tariffazione, concepita anche quale strumento per ovviare alla congestione soprattutto nel comparto stradale;
-- che, in coerenza con le indicazioni della TEN trasporti, il Piano individua la rete SNIT (Sistema nazionale integrato trasporti) e ne configura in via prospettica l'evoluzione sulla base di interventi infrastrutturali specificatamente indicati soprattutto per i settori ferroviario e stradale, mentre l'enucleazione degli interventi essenziali per gli altri settori e' demandata ai successivi approfondimenti;
-- che le integrazioni apportate rispetto alla precedente versione fanno lievitare il costo degli interventi previsti per i citati comparti ferroviario e stradale, il che di massima trasferisce l'individuazione dell'ordine delle priorita' ai documenti attuativi del Piano;
-- che comunque, in linea con gli orientamenti comunitari intesi al rilancio della mobilita' su ferro, resta inalterato il rapporto di 2 a 1 tra gli investimenti indicati, rispettivamente, per il settore ferroviario e per il settore stradale;
-- che gli importi indicati nel Piano rappresentano stime di costo, che come tali formeranno oggetto di approfondimento in sede di predisposizione dei piani di settore e/o degli altri documenti attuativi, e che in tale sede sara' necessario sottoporre a valutazione gli interventi integrativi non ancora sottoposti a tale procedura e considerare attentamente tutte le possibilita' di ricorso alle tecniche del project financing, nell'ottica di concorrere al conseguimento degli obiettivi di risparmio nella spesa pubblica per investimenti indicati nel documento di programmazione 2001-2004, ponendosi funzionale a tal fine l'attivita' della citata Unita' tecnica - Finanza di progetto;
-- che il Piano formula linee guida per la redazione dei piani regionali dei trasporti e prevede inoltre l'istituzione di un fondo unico per gli investimenti nelle infrastrutture di interesse regionale che le regioni utilizzino in piena autonomia e nel quale confluiscano, nel periodo transitorio, le risorse da trasferire alle medesime nella successiva fase di applicazione dei citati decreti attuativi della legge n. 59/1997; istituzione che impone pero' la ricostruzione di un quadro contabile delle risorse complessivamente allocate ai trasporti;
-- che il problema della mobilita' in ambito urbano forma oggetto di specifico approfondimento e che viene in particolare ipotizzato un percorso di pianificazione integrata tra l'assetto del territorio ed il sistema dei trasporti tramite un nuovo strumento (i piani urbani della mobilita'), che nel frattempo e' stato disciplinato dall'art. 22 della legge 24 novembre 2000, n. 340, e del quale il regolamento attuativo di detta norma specifichera' ulteriormente anche i modi di interazione con gli altri strumenti di pianificazione;
-- che il Piano, nel rispetto delle osservazioni formulate dalle Commissioni parlamentari, conferisce specifico rilievo al problema della "contiguita' territoriale" con le isole maggiori e particolarmente con la Sardegna, esalta il ruolo delle "autostrade del mare" e mira in modo piu' incisivo a promuovere il ricorso a forme di mobilita' piu' rispettose dei valori ambientali (tra cui il trasporto collettivo e la mobilita' ciclistica);
-- che, in relazione alle indicazioni delle Commissioni parlamentari, viene prevista l'istituzione di apposita autorita' indipendente per i trasporti, fermo restando che tale istituzione, al pari dell'istituzione degli altri nuovi organismi ipotizzati dal Piano, deve essere inquadrata nel contesto del piu' generale processo di riforma della pubblica amministrazione;
-- che il Piano rappresenta l'opportunita' di definire il contratto collettivo nazionale di lavoro per le attivita' ferroviarie, promuovendo al riguardo incontri tra le parti sociali, al fine di determinare le condizioni contrattuali di riferimento valide per le imprese e per i lavoratori del comparto all'atto di avvio delle attivita' di trasporto da parte delle imprese licenziatarie;
-- che il Piano e' configurato quale piano-processo la cui attuazione viene sottoposta ad un sistematico monitoraggio anche tramite il "Sistema informativo per la pianificazione ed il monitoraggio dei trasporti" (SIMPT) e che il Piano stesso postula che tale monitoraggio, in un'ottica di necessaria razionalizzazione, venga raccordato con il sistema degli investimenti pubblici (MIP), previsto dal citato art. 1 della legge n. 144/1999;
Esprime parere favorevole in relazione a quanto sopra rilevato, sullo schema di "Piano generale dei trasporti e della logistica" nella stesura esaminata nell'odierna seduta;
Raccomanda che le pubbliche amministrazioni:
-- assumano la sostenibilita' ambientale del sistema trasporti quale obiettivo strategico e centrale e traducano tale obiettivo in azioni coerenti ed incisive, chiaramente individuate dal punto di vista degli interventi, dei costi e dei tempi di attuazione, in modo, tra l'altro, da stimolare il riequilibrio modale, lo sviluppo della logistica e l'innovazione tecnologica;
-- promuovano in particolare iniziative ed adottino misure intese a ridurre, quanto piu' possibile, le emissioni dei gas serra, in linea con le indicazioni di cui alla propria delibera n. 137/1998;
-- considerano l'obiettivo della modalita' sostenibile nelle citta' una grande priorita' sulla quale si concentrino, in modo sinergico, interventi e finanziamenti dello Stato, delle regioni e degli enti locali;
-- sia nella prassi operativa che nell'attivita' normativa adeguino la propria azione ai principi ed agli indirizzi tracciati nel "Piano generale dei trasporti della logistica", con particolare riguardo agli aspetti della liberalizzazione e della regolazione;
-- tengano adeguato conto, in sede di finanziamento delle opere pubbliche, dei principi di efficienza ed efficacia tecnica ed allocativa;
-- valutino la possibilita' di definire, oltre che per il settore ferroviario, contratti collettivi anche per le altre grandi aree omogenee di riferimento;
Impegna il Ministro dei trasporti e della navigazione:
a sottoporre a questo comitato, entro il mese di maggio 2001, un documento che, in relazione agli obiettivi fissati nel documento di programmazione economica e finanziaria ed alla luce delle strategie delineate nel Piano, definisca in modo organico linee di azione ed interventi relativi al Mezzogiorno, tenendo conto anche delle risultanze delle procedure di valutazione del progetto di massima del collegamento stabile tra la Sicilia ed il continente e delle eventuali alternative di cui alla delibera di questo comitato 19 febbraio 1999, n. 33 (Gazzetta Ufficiale n. 124/1999; errata corrige in Gazzetta Ufficiale n. 128/1999), nonche' delle risultanze delle procedure di valutazione previste dall'art. 9 della citata legge n. 144/1999 per l'autostrada Salerno-Reggio Calabria;
a sottoporre a questo comitato, entro il termine del dicembre 2001 e sentiti i Ministri dell'ambiente e dei lavori pubblici, una metodologia per il monitoraggio sull'attuazione del Piano generale dei trasporti, con particolare attenzione agli aspetti di carattere ambientalistico, ed a proporre, nel suddetto termine, obiettivi di riduzione delle emissioni dei gas serra da raggiungere entro il 2003;
a sviluppare in apposito studio le tematiche affrontate nell'appendice sui costi esterni, predisponendo, di concerto con il Ministro dell'ambiente e con il Ministro del tesoro, del bilancio e della programmazione economica ed anche alla luce delle esperienze maturate dagli altri Paesi dell'Unione europea, un modello sulla stima dei costi esterni generati dal sistema dei trasporti da sottoporre a questo comitato entro il febbraio 2002 e che rappresenti un ulteriore strumento di supporto alle decisioni in tema di finanziamento di opere trasportistiche;
a sviluppare le tematiche sulla "valutazione ambientale strategica" affrontate nella relativa appendice, definendone in modo compiuto, di concerto con i Ministri dell'ambiente e dei lavori pubblici, concetto e ruolo;
ad approfondire il tema delle condizioni ambientali di sostenibilita' degli aeroporti in modo da tener conto delle relative risultanze in sede di predisposizione del nuovo piano di settore;
a sviluppare e a sottoporre a questo comitato un apposito studio sulla fattibilita' di una rete di percorribilita' ciclistica nazionale, finalizzata principalmente all'incentivazione di forme di turismo sostenibile, con particolare riguardo alle zone ad elevata naturalita', definendone le relazioni con le altre reti e servizi di trasporto, le modalita' di integrazione, i costi e le modalita' di gestione; il medesimo Ministro dei trasporti e della navigazione, il Ministro dei lavori pubblici, il Ministro dell'ambiente ed il Ministro del tesoro, del bilancio e della programmazione economica, per quanto di rispettiva competenza ed alla luce delle raccomandazioni e considerazioni sopra formulate:
a trasmettere a questo comitato, entro il 30 giugno 2001, un riepilogo delle concessioni in essere per il settore dei trasporti, indicando oggetto della concessione, durata e principali caratteristiche, al fine di definire quel quadro concessorio complessivo richiesto dalle Commissioni parlamentari;
a predisporre, in coerenza con i richiamati principi dello "sviluppo sostenibile" e nel rispetto delle procedure e delle competenze previste dalla vigente normativa, piani settoriali o documenti attuativi di pari livello, da sottoporre all'approvazione di questo comitato: in tale contesto tutti gli interventi infrastrutturali inseriti nel Piano stesso rispetto alla versione licenziata da questo comitato nella seduta del 2 novembre 2000 verranno sottoposti a valutazione ed anche le priorita' emerse dalle analisi condotte per il Piano, qualora non gia' sorrette da approfondimenti specifici, verranno verificate tramite la predisposizione di studi di fattibilita' intesi all'individuazione delle opzioni d'intervento piu' valide ed ambientalmente piu' favorevoli da sviluppare poi in sede di progettazione, conferendo, in sede di realizzazione, carattere prioritario agli interventi intesi al superamento di situazioni di criticita' funzionali e di sicurezza e, per il settore stradale, alla riqualificazione e completamento della rete di primo livello, al decongestionamento delle grandi aree urbane, al miglioramento dei collegamenti tra la rete di livello nazionale e le reti di livello regionale;
a sottoporre a questo comitato, quanto prima, il Piano nazionale per la sicurezza stradale a valenza triennale, nonche' piani della sicurezza per le altre modalita' di trasporto, definendo azioni e costi relativi, qualora le relative misure non siano gia' organicamente ricomprese nei piani di settore;
a predisporre e sottoporre a questo comitato, entro il febbraio 2002, uno specifico Piano per il trasporto delle merci nocive e pericolose, che sia basato sui principi dell'intermodalita', dell'applicazione di tecnologie telematiche per la programmazione, l'informazione e controllo dei traffici e dello sviluppo di catene logistiche e che risulti finalizzato esplicitamente alla minimizzazione del rischio connesso all'intera catena del trasporto delle merci in questione;
a porre in essere, per coprire, in tutto od in parte, il costo di realizzazione delle opere programmate, tutte le condizioni per promuovere il ricorso al project financing al fine di concorrere a realizzare gli obiettivi di contenimento della spesa pubblica per investimenti fissati dal documento di programmazione economica e finanziaria, avvalendosi del supporto dell'Unita' tecnica - Finanza di progetto, istituita nell'ambito di questo comitato, per individuare settori ed interventi per i quali tale tecnica e' suscettibile di comportare piu' positivi risultati;
a sviluppare le linee di azione delineate nel Piano in modo pienamente coerente con i principi enunciati in tema di regolazione che, tra l'altro, individuano nella tariffa uno degli strumenti per contenere la congestione;
ad assicurare la massima coerenza tra il Piano generale dei trasporti, i piani di settore e documenti programmatori di pari livello e gli altri documenti di pianificazione dei trasporti, ivi inclusi le intese istituzionali di programma ed i relativi accordi di programma-quadro;
ad effettuare, anche tramite il SIMPT operante in stretto raccordo con il MIP e sulla base della metodologia come sopra definita, un sistematico monitoraggio degli effetti economici, sociali, territoriali ed ambientali delle azioni poste in essere nel settore dei trasporti in attuazione del Piano ed a predisporre al riguardo, entro il 31 dicembre di ciascun anno, una relazione a questo comitato;
ad avviare, alla luce dei risultati emersi ed in vista dei periodici aggiornamenti del Piano, approfondimenti intesi a verificare gli aggiustamenti delle azioni necessari per il pieno conseguimento degli obiettivi fissati;
a verificare in particolare, al termine del 2003, il raggiungimento degli obiettivi di riduzione dei gas serra fissati per detta scadenza, proponendo in sede di aggiornamento opportune misure correttive in correlazione all'eventuale grado di scostamento rispetto a tali obiettivi e fissando gli obiettivi intermedi per i bienni successivi;
ad assicurare, in sede di valutazione e monitoraggio del Piano, un effettivo coordinamento operativo del programma concernente la ricerca nel settore dei trasporti con il Piano nazionale ricerca al fine di garantire la coerenza dei due documenti di programmazione, in particolare nella fase di aggiornamento, ed a effettuare forme stringenti di raccordo con il Ministro dell'universita' e della ricerca scientifica e tecnologica in modo da prevedere un utilizzo ottimale e sinergico delle risorse destinate alla ricerca nel settore trasportistico; il NARS a riferire a questo comitato, entro il 30 settembre 2001, sulle risultanze dello studio in atto e sulle possibili soluzioni per ovviare al problema della congestione autostradale ed a sviluppare, entro il semestre successivo, una proposta di regolazione delle tariffe autostradali idonea a favorire l'ottimizzazione nell'uso delle infrastrutture ed a contrastare conseguentemente il suddetto fenomeno della congestione.
Roma, 1o febbraio 2001
Il Presidente delegato: Visco
 
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