Gazzetta n. 4 del 5 gennaio 2001 (vai al sommario)
UNIVERSITA' DI PALERMO
DECRETO RETTORALE 11 dicembre 2000
Modificazioni allo statuto.

IL RETTORE
Visto il testo unico delle leggi sull'istruzione superiore, approvato con regio decreto 31 agosto 1933, n. 1592;
Visto il regio decreto 20 giugno 1935, n. 1071 "Modifiche ed aggiornamenti al testo unico delle leggi sull'istruzione superiore, convertito nella legge 2 gennaio 1936, n. 73";
Visto il regio decreto 30 settembre 1938, n. 1652 "Disposizioni sull'ordinamento didattico universitario e successive modificazioni ed integrazioni";
Visto lo statuto dell'Universita' degli studi di Palermo approvato con regio decreto 14 ottobre 1926, n. 2412, e successive modificazioni;
Vista la legge 21 febbraio 1980, n. 28 "Delega al Governo per il riordinamento della docenza universitaria e relativa fascia di formazione nonche' sperimentazione didattica e organizzativa";
Visto il decreto del Presidente della Repubblica 11 luglio 1980, n. 382 "Riordinamento della docenza universitaria e relativa fascia di formazione nonche' sperimentazione organizzativa e didattica";
Vista la legge 9 maggio 1989, n. 168, concernente l'istituzione del Ministero dell'universita' e della ricerca scientifica e tecnologica;
Vista la legge 7 agosto 1990, n. 245, recante norme sul piano triennale di sviluppo;
Vista la legge 19 novembre 1990, n. 341, recante la riforma degli ordinamenti didattici universitari;
Vista la legge 12 gennaio 1991, n. 13 "Determinazione degli atti amministrativi da adottarsi nella forma del decreto del Presidente della Repubblica";
Vista la legge 15 maggio l997, n. 127;
Viste le proposte di modifica dello statuto dell'Universita' degli studi di Palermo (consiglio di facolta' seduta del 2 marzo 2000, senato accademico seduta del 16 maggio 2000);
Visto il parere del nucleo di valutazione interna seduta dell'8 ottobre 1999;
Visto il parere del comitato regionale di coordinamento seduta dell'11 luglio 2000;
Visto il parere del Consiglio universitario nazionale seduta del 9 novembre 2000;
Decreta:
Viene istituita la scuola di specializzazione in biochimica clinica presso la facolta' di medicina e chirurgia dell'Universita' degli studi di Palermo.
 
Scuola di specializzazione in biochimica clinica
Art. 1.
E' istituita la Scuola di specializzazione in "Biochimica clinica" presso la facolta' di medicina e chirurgia dell'Universita' degli studi di Palermo. Essa risponde alle norme generali delle scuole di specializzazione dell'area medica.
La Scuola ha sede amministrativa presso l'istituto di chimica biologica della facolta' di medicina e chirurgia dell'Universita' degli studi di Palermo.
Art. 2.
La Scuola ha lo scopo di formare medici e laureati specialisti nell'area della medicina di laboratorio e della diagnostica biochimico-clinica e di biologia molecolare clinica (genetico-molecolare), fornendo qualificazione professionale specifica nei suddetti campi e competenze nell'organizzazione del laboratorio clinico e nelle sue integrazioni con la medicina clinica.
Art. 3.
La Scuola rilascia il titolo di specialista in medicina di laboratorio - Biochimica clinica e biologia molecolare clinica. Sono previsti due indirizzi:
a) indirizzo diagnostico, aperto ai laureati in medicina e chirurgia;
b) indirizzo analitico-tecnologico, aperto ai laureati in altre discipline scientifiche (scienze biologiche, chimica, farmacia, chimica e tecnologia farmaceutica, biotecnologie mediche o farmaceutiche, medicina veterinaria).
Art. 4.
Il corso ha la durata di cinque anni.
Art. 5.
Concorrono al funzionamento della Scuola l'istituto di chimica biologica della facolta' di medicina e chirurgia (sede amministrativa della Scuola), altre strutture della facolta' di medicina e chirurgia e quelle del Servizio sanitario nazionale individuale nei protocolli d'intesa di cui all'art. 6, comma 2, del decreto legislativo n. 502/1992 e successive modificazioni ed il relativo personale universitario appartenente ai settori scientifico-disciplinari di cui alla tabella A e quello dirigente del Servizio sanitario nazionale delle corrispondenti aree funzionali e discipline.
Lo standard complessivo di addestramento professionalizzante e' indicato nella tabella B.
Art. 6.
In base alle strutture ed alle attrezzature disponibili, la Scuola e' in grado di accettare il numero massimo di iscritti cosi determinato:
a) biochimica clinica ad indirizzo diagnostico, posti quattro per ciascun anno di corso per un totale di venti specializzandi;
b) biochimica clinica ad indirizzo biochimico-analitico, posti sei per ciascun anno di corso per un totale di trenta specializzandi.
Art. 7.
Sono ammessi alle prove per ottenere l'iscrizione alla Scuola di specializzazione in biochimica clinica:
a) per l'indirizzo diagnostico, i laureati in medicina e chirurgia;
b) per l'indirizzo analitico-tecnologico, i laureati in scienze biologiche, chimica, farmacia, chimica e tecnologia farmaceutica, biotecnologie mediche e farmaceutiche, medicina veterinana.
Per l'iscrizione alla Scuola (indirizzo diagnostico) e' richiesto il possesso del diploma di abilitazione all'esercizio professionale.
Art. 8.
La Scuola comprende:
Nove aree di insegnamento e tirocinio professionale per l'indirizzo diagnostico:
a) propedeutica biochimica e biometria;
b) biochimica e genetica molecolare;
c) biochimica analitica e strumentale;
d) metodologie e tecnologie di laboratorio;
e) diagnostica molecolare a livello genico;
f) biochimica clinica;
g) biochimica clinica speciale;
h) organizzazione e gestione del laboratorio diagnostico;
i) integrazione diagnostica multidisciplinare.
Dieci aree di insegnamento e tirocinio professionale per l'indirizzo analitico-tecnologico:
a) propedeutica biochimica e biometria;
b) biochimica e genetica molecolare;
c) biochimica analitica e strumentale;
d) metodologie e tecnologie di laboratorio;
e) diagnostica molecolare a livello genico;
f) biochimica clinica;
g) biochimica clinica speciale;
h) organizzazione e gestione del laboratorio diagnostico;
i) propedeutica della patologia umana;
j) chimico-analitico-strumentale.
Art. 9.
Gli insegnamenti relativi a ciascuna area didattica e formativa professionale sono i seguenti:
Indirizzo diagnostico:
a) propedeutica biochimica e biometria:
statistica medica (F01X);
biofisica (E10X);
biochimica (E05A);
biochimica clinica (E05B);
biologia molecolare (E04B);
b) biochimica e genetica molecolare:
biologia molecolare (E04B);
biochimica (E05A);
biochimica clinica (E05B);
genetica (E11X);
biologia applicata (E13X);
genetica medica (F03X);
c) biochimica analitica e strumentale:
biochimica (E05A);
biochimica clinica (E05B);
chimica analitica (C01A);
chimica generale ed inorganica (C03X);
chimica farmaceutica (C07X);
d) metodologie e tecnologie di laboratorio:
biochimica (E05A);
biochimica clinica (E05B);
sistemi di elaborazione delle informazioni (K05A);
bioingegneria elettronica (K06X);
e) diagnostica molecolare a livello genico:
genetica medica (F03X);
biologia molecolare (E04B);
biochimica (E05A);
biochimica clinica (E05B);
biologia applicala (E13X);
medicina legale (F22B);
f) biochimica clinica:
biochimica (E05A);
biochimica clinica (E05B);
patologia generale (F04A);
farmacologia (E07X);
fisiologia degli animali domestici (V30B);
medicina legale (F22B);
g) biochimica clinica speciale:
biochimica clinica (E05B);
h) organizzazione e gestione del laboratorio diagnostico:
biochimica clinica (E05B);
igiene generale ed applicata (F22A);
economia aziendale (P02A);
organizzazione aziendale (P02D);
i) integrazione diagnostica multidisciplinare:
biochimica clinica (E05B);
patologia clinica (F04B);
diagnostica per immagini e radioterapia (F18X).
Indirizzo analitico-tecnologico:
a) propedeutica biochimica e biometria:
statistica medica (F01X);
biofisica (E10X);
biochimica (E05A);
biochimica clinica (E05B);
biologia molecolare (E04B);
b) biochimica e genetica molecolare:
biologia molecolare (E04B);
biochimica (E05A);
biochimica clinica (E05B);
genetica (E11X);
biologia applicata (E13X);
genetica medica (F03X);
c) biochimica analitica e strumentale:
biochimica (E05A);
biochimica clinica (E05B);
chimica analitica (C01A);
chimica generale ed inorganica (C03X);
chimica farmaceutica (C07X);
d) metodologie e tecnologie di laboratorio:
biochimica (E05A);
biochimica clinica (E05B);
sistemi di elaborazione delle informazioni (K05A);
bioingegneria elettronica (K06X);
e) diagnostica molecolare a livello genico:
genetica medica (F03X);
biologia molecolare (E04B);
biochimica (E05A);
biochimica clinica (E05B);
biologia applicata (E13X);
medicina legale (F22B);
f) biochimica clinica:
biochimica (E05A);
biochimica clinica (E05B);
patologia generale (F04A);
farmacologia (E07X);
fisiologia degli animali domestici (V30B);
medicina legale (F22B);
g) biochimica clinica speciale:
biochimica clinica (E05B);
h) organizzazione e gestione del laboratorio diagnostico-biochimica clinica (E05B):
igiene generale ed applicata (F22A);
economia aziendale (P02A);
Organizzazione aziendale (P02D):
i) propedeutica della patologia umana:
fisiologia umana (E06A);
patologia generale (F04A);
j) chimico-analitico-strumentale:
chimica fisica (C02X);
chimica generale ed inorganica (C03X);
biochimica (E05A);
biochimica clinica (E05B);
chimica analitica (C01A);
chimica farmaceutica (C07X).
Art. 10.
Durante i cinque anni e' richiesta la frequenza ai fini dell'apprendimento nei laboratori dell'Istituto di chimica biologica della facolta' di medicina e chirurgia e nei laboratori di U.O. dell'azienda universitaria Policlinico e di servizi del Servizio sanitario nazionale convenzionati.
Gli specializzandi, per essere ammessi agli esami di diploma, devono avere superato al termine di ciascun anno di corso l'esame di profitto integrato per i vari insegnamenti, nonche' avere partecipato negli ultimi tre anni di corso ad adeguati periodi di frequenza in reparti clinici indicati dal consiglio della Scuola al fine di meglio integrare la pratica della medicina di laboratorio con quella della medicina clinica.
Lo specializzando, inoltre, per essere ammesso all'esame finale deve avere:
a) partecipalo all'attivita' diagnostica di almeno 1000 casi clinici (indirizzo diagnostico);
b) frequenze per almeno 100 ore in ciascuno dei seguenti settori:
esami urgenti;
laboratorio di grande automazione;
sedimenti urinari ed esame delle feci compresa la ricerca di parassiti;
proteinologia clinica;
ricerca di recettori e marcatori tumorali; ormonologia clinica;
biochimica clinica separativa;
farmacologia clinica e tossicologia;
biochimica cellulare e colture cellulari;
biochimica, biologia molecolare e biochimica genetica applicata alla clinica;
frequenza in laboratori di grandi strumentazioni analitiche;
un seminario all'anno su argomenti di biochimica clinica (indirizzo analitico-tecnologico).
Infine lo specializzando deve avere partecipato alla conduzione, secondo le norme di buona pratica clinica e limitatamente alla parte biochimico-analitico, di almeno tre sperimentazioni cliniche controllate.
Art. 11.
L'esame finale consta nella presentazione di un elaborato scritto su una tematica coerente con i fini della specializzazione, assegnata allo specializzando almeno un anno prima dell'esame stesso e realizzata sotto la guida di un docente della Scuola.
La commissione di esami per il conseguimento del diploma di specializzazione e' nominata dal rettore dell'Ateneo, secondo la vigente normativa.
Art. 12.
L'Universita', su proposta del consiglio della Scuola, puo' stabilire protocolli d'intesa ai sensi dell'art. 6, comma 2, del decreto legislativo n. 502/1992 e successive modificazioni.
L'Universita', su proposta del consiglio della Scuola, puo' stabilire convenzioni con enti pubblici o privati con finalita' di sovvenzionamento per lo svolgimento di attivita' coerenti con gli scopi della Scuola.
 
Tabella A

Aree di addestramento professionalizzante e relativi settori
scientifico-disciplinari

Area A.
Area propedeutica biochimica e biometria.
Obiettivi: lo specializzando deve apprendere ed approfondire le conoscenze generali, anche di tipo metodologico, che utilizzera' per lo studio delle discipline e delle applicazioni specialistiche, anche su testi e pubblicazioni in lingua inglese.
Settori: F01X Statistica medica, E10X Biofisica, E05A Biochimica, E05B Biochimica clinica E04B Biologia molecolare, L18A Lingua e letteratura inglese (inglese scientifico). Area B.
Area biochimica a genetica molecolare.
Obiettivi: lo specializzando deve apprendere ed approfondire le conoscenze generali anche di tipo metodologico, di biochimica cellulare e molecolare, di genetica e di genetica molecolare. Settori: E04B Biologia molecolare, E05A Biochimica, E05B Biochimica clinica, E11X Genetica, El3X Biologia applicata, F03X Genetica medica. Area C.
Area biochimica analitico strumentale.
Obiettivi: lo specializzando deve apprendere ed approfondire le conoscenze di biochimica applicata, biochimica analitica e deve affrontare lo studio delle strumentazioni analitiche biochimiche.
Settori: E05A Biochimica, E05B Biochimica clinica, C01A Chimica analitica, C03X Chimica generale ed inorganica, C05X Chimica organica, C07X chimica farmaceutica. Area D.
Area metodologie e tecnologie di laboratorio.
Obiettivi: lo specializzando deve approfondire lo studio delle metodologie e tecnologie utilizzate in campo diagnostico di laboratorio con particolare riguardo alle tematiche relative alla raccolta, conservazione e trattamento dei materiali biologici, all'automazione ed informatica in biochimica clinica, ed al controllo di qualita' in medicina di laboratorio.
Settori: E05A Biochimica, E05B Biochimica clinica, K05A Sistemi di elaborazione delle informazioni, K06X Bioingegneria elettronica. Area E.
Area diagnostica molecolare a livello genico.
Obiettivi: lo specializzando deve conoscere le metodologie di diagnostica genetica e molecolare delle malattie ereditate ed acquisite e quelle utilizzate in campo medico legale; deve inoltre approfondire le conoscenze relative al supporto biotecnologico della medicina di laboratorio nel campo della terapia genica.
Settori: F03X Genetica medica, E04B Biologia molecolare, E05A Biochimica, E05B Biochimica clinica, E13X Biologia applicata, F22B Medicina legale. Area F.
Area biochimica clinica.
Obiettivo: lo specializzando deve affrontare lo studio della biochimica e fisiopatologia delle principali alterazioni morbose con particolare riguardo alla diagnostica di laboratorio nei vari settori della patologia ivi inclusi gli aspetti di farmacologia clinica e di enzimologia clinica. Settori: E05A Biochimica, E05B Biochimica clinica, F04A Patologia generale, F04B Patologia clinica, F06A Anatomia patologica, E07X Farmacologia, V30B Fisiologia degli animali domestici, F22B Medicina legale. Area G.
Area della biochimica clinica speciale.
Obiettivo: lo specializzando deve conoscere i principi e le metodologie di laboratorio per la diagnosi biochimica, il monitoraggio di specifiche patologie, nonche' la loro prevenzione. Settori: E05B Biochimica clinica. Area H.
Area immunologia e microbiologia diagnostiche.
Obiettivo: lo specializzando deve conoscere i principali aspetti della diagnostica in campo immunopatologico, microbiologico e virologico; deve inoltre approfondire le conoscenze relative al supporto di medicina di laboratorio nel campo della medicina dei trapianti.
Settori: F05X Microbiologia e microbiologia clinica, F04A Patologia generate, F04B Patologia clinica, E05B Biochimica clinica. Area I.
Area ematologia, immunoematologica, endocrinologia ed oncologia di laboratorio.
Obiettivo: lo specializzando deve conoscere i principi e le metodologie di laboratorio per la diagnosi e il monitoraggio delle malattie del sangue, delle neoplasie e delle endocrinopatie anche con riguardo alla citopatologia e citodiagnostica.
Settori: F07G Malattie del sangue, F04C Oncologia medica, F06A Anatomia patologica, E05B Biochimica clinica, F04B Patologia clinica, F07E Endocrinologia, F07A Medicina interna. Area L.
Area organizzazione e gestione del laboratorio diagnostico.
Obiettivo: lo specializzando deve approfondire le tematiche relative alla gestione manageriale del laboratorio diagnostico e della organizzazione del lavoro con particolare riguardo ai problemi connessi con la prevenzione degli infortuni e norme di sicurezza ed elementi di legislazione sanitaria, nonche' all'etica medica ed alla deontologia professionale.
Settori: E05B Biochimica clinica, F22A Igiene generale e applicata, P02A Economica aziendale, P02D Organizzazione aziendale. Area M.
Area integrazione diagnostica multidisciplinare (indirizzo diagnostico).
Obiettivo: lo specializzando deve maturare conoscenze di base nei vari campi della diagnostica strumentale in maniera da essere pronto ad affrontare un approccio alla diagnosi multidisciplinare integrata basato sui dati clinici, di diagnostica per immagini e di diagnostica di laboratorio.
Settori: F07A Medicina interna, F18X Diagnostica per immagini e radioterapia, E05B Biochimica clinica, F04B Patologica clinica, F06A Anatomia patologica. Area N.
Area chimico-analitico-strumentale (indirizzo diagnostico).
Obiettivo: lo specializzando deve acquisire le conoscenze fondamentali di chimica-fisica biologica, di chimica analitica e di chimica analitica clinica, nonche' le conoscenze delle principali strumentazioni analitiche e separative anche complesse.
Settori: C02X Chimica fisica, C03X Chimica generale e inorganica, E05A Biochimica, E05B Biochimica clinica, C01A Chimica analitica, C07X Chimica farmaceutica. Area O.
Area propedeutica alla patologia umana (indirizzo analitico-tecnologico).
Obiettivo: lo specializzando deve acquisire le fondamentali conoscenze inerenti i meccanismi fisiopatogenetici delle patologie umane relative ad organi e sistemi dell'uomo.
Settori: E09A Anatomia umana, E09B Istologia, E06A Fisiologia umana, F04A Patologia generale, F06A Anatomia patologica, F07A Medicina interna.
 
Tabella B

Standard complessivo di addestramento professionalizzante

L'attivita' teorica e pratica obbligatoria per lo specializzando (per non meno di 5.500 ore totali nei cinque anni di corso) e' cosi ripartita:
partecipazione all'attivita' diagnostica di almeno 1000 casi clinici (indirizzo diagnostico);
attivita' di ambulatorio (compresi i prelievi per l'indirizzo diagnostico);
frequenza nel settore di esami urgenti;
frequenza in laboratori di grande automazione;
frequenza in laboratori di ematologia di laboratorio, inclusa la citofluorimetria, nonche' la lettura la microscopio di preparati di sangue periferico e midollo osseo;
frequenza in laboratori di microscopia e citologia clinica (indirizzo diagnostico) con la lettura;
per entrambi gli indirizzi di sedimeni urinari e l'esame delle feci compresa la ricerca di parassiti;
frequenza in laboratori di proteinologia clinica;
frequenza in laboratori per la ricerca di recettori e marcatori tumorali;
frequenza in laboratori di ormonologia clinica;
frequenza in laboratori di biochimica clinica separativa (indirizzo analitico-tecnologico);
frequenza in laboratori di farmacologia clinica e tossicologia;
frequenza in laboratori di biochimica cellulare e colture cellulari;
frequenza in laboratori di biochimica, biologia molecolare e biochimica genetica applicata alla clinica;
frequenza in laboratori di microbiologia e virologia clinica;
frequenza in laboratori di grandi automazioni analitiche (gas-massa NMR. etc.) (indirizzo analitico-tecnologico);
presentazione di almeno un seminario annuale su argomenti di medicina di laboratorio.
Infine lo specializzando deve aver partecipato alla conduzione, secondo le norme di buona pratica clinica e limitatamente alla parte biochimico-analitico, di ahneno tre sperimentazioni cliniche controllate.
Il consiglio della Scuola stabilisce l'ammontare delle ore di frequenza nei vari labpratori e settori sopra indicati per ciascun discente appartenente ai due indirizzi.
Nel regolamento didattico d'Ateneo verranno eventualmente specificate le tipologie dei diversi interventi ed il relativo peso specifico.
Il presente decreto sara' pubblicato nella Gazzetta Ufficiale della Repubblica italiana.
Palermo, 11 dicembre 2000
Il rettore: Silvestri
 
Gazzetta Ufficiale Serie Generale per iPhone