Gazzetta n. 4 del 5 gennaio 2001 (vai al sommario) |
UNIVERSITA' DI VERONA |
DECRETO RETTORALE 11 dicembre 2000 |
Modificazioni allo statuto. |
|
|
IL RETTORE Visto lo statuto dell'Universita' di Verona, approvato con decreto rettorale n. 6435 del 7 ottobre 1994 e modificato con decreto rettorale n. 11448 del 23 giugno 2000; Visto il testo unico delle leggi sull'istruzione superiore, emanato con regio decreto 31 agosto 1933, n. 1592, e successive modificazioni ed integrazioni; Vista la legge 2 maggio 1989, n. 168 - Istituzione del Ministero dell'universita' e della ricerca scientifica e tecnologica; Vista la legge 18 novembre 1990, n. 341 - Riforma degli ordinamenti didattici universitari; Visto il decreto ministeriale, 11 maggio 1995, di modificazione all'ordinamento didattico universitario relativamente alle scuole di specializzazione del settore medico; Vista la tabella E relativa agli ordinamenti degli studi della facolta' di medicina e chirurgia, allegata al regolamento didattico d'Ateneo emanato con decreto rettorale n. 9922 del 15 ottobre 1998; Visti i provvedimenti adottati dagli organi accademici dell'Ateneo relativi all'approvazione dell'aumento dei posti disponibili da tre a cinque della scuola di specializzazione in chirurgia generale II - indirizzo chirurgia d'urgenza (consiglio di facolta' del 28 gennaio 1999, senato accademico allargato del 25 maggio 1999); Visto il parere favorevole espresso dal consiglio universitario nazionale nell'adunanza del 20 luglio 1999; Decreta: La tabella E del regolamento didattico d'Ateneo dell'Universita' degli studi di Verona e' modificata come di seguito specificato: Articolo unico Dopo l'art. 77 e con lo scorrimento degli articoli successivi, e' modificato lo statuto della scuola di specializzazione in chirurgia generale II - indirizzo chirurgia d'urgenza. Statuto della scuola di specializzazione in chirurgia generale II - indirizzo chirurgia d'urgenza Art. 78. E' istituita presso l'Universita' degli studi di Verona, facolta' di medicina e chirurgia, la Scuola di specializzazione in chirurgia generale II - indirizzo in chirurgia d'urgenza. La Scuola risponde alle norme generali delle scuole di specializzazione dell'area medica. La scuola di specializzazione in chirurgia generale II - indirizzo chirurgia d'urgenza si attiene strettamente alla normativa specificata negli articoli del decreto ministeriale 11 maggio 1995. Art. 79. La Scuola ha lo scopo di formare specialisti nel settore professionale della chirurgia. Tali specialisti sono addestrati per rispondere a tutte le richieste di competenza chirurgica generale per affrontare specificamente i problemi legati alle urgenze ed emergenze chirurgiche (indirizzo in chirurgia d'urgenza). Art. 80. La Scuola rilascia il titolo di specialista in chirurgia generale - indirizzo chirurgia d'urgenza. Art. 81. La Scuola ha la durata di sei anni. Art. 82. Concorrono al funzionamento della Scuola le strutture della facolta' di medicina e chirurgia e le strutture del Servizio sanitario nazionale individuate nei protocolli d'intesa di cui all'art. 6, comma 2 del decreto legislativo n. 502/1992 ed il relativo personale universitario appartenente ai settori scientifico-disciplinari di cui alla tabella A e quello dirigente del Servizio sanitario nazionale delle corrispondenti aree funzionali e discipline. Art. 83. Il numero massimo degli specializzandi e' indicato in numero cinque per ciascun anno di corso, per un totale di trenta specializzandi. Art. 84. La Scuola comprende sette aree di addestramento professionale e relativi settori scientifico-disciplinari cosi' come indicato nella tabella A. |
| Tabella A
Aree di addestramento professionalizzante e relativi settori scientifico-disciplinari
Area 1. Propedeutica Obiettivo: lo specializzando inizia l'apprendimento dell'anatomia chirurgica e della medicina operatoria e acquisisce la base di conoscenza per la valutazione epidemiologica e inquadramento dei casi clinici anche mediante sistemi informatici. Deve acquisire l'esperienza pratica necessaria a valutare clinicamente un paziente definendone la tipologia sulla base della conoscenza della fisiopatologia chirurgica, della metodologia clinica, dell'anatomia patologica e della patologia clinica. Settori: F04B patologia clinica, F06A anatomia patologica, F08A chirurgia generale. Area 2. Semeiotica clinica e strumentale Obiettivo: lo specializzando deve acquisire esperienza ulteriore nella medicina operatoria e deve acquisire la base di conoscenza e la relativa esperienza pratica necessaria ad impostare, seguire e verificare personalmente l'iter diagnostico piu' adatto per giungere ad una corretta definizione della patologia nei singoli pazienti: affrontare, anche in prima persona, l'esecuzione degli atti diagnostici (endoscopici, ecografici, laparoscopici) e chirurgici necessari, adottando tattiche e strategie chirurgiche anche differenti dagli standards e tipiche della chirurgia d'urgenza ed emergenza. Settori: F18X diagnostica per immagini radioterapia, F08A chirurgia generale. Area 3. Clinica chirurgica generale Obiettivo: lo specializzando deve acquisire la base di conoscenza e la relativa esperienza pratica necessaria a definire, sulla base di una valutazione complessiva della malattia e del paziente, l'indicazione al tipo di trattamento - chirurgico o meno - piu' corretto in funzione dei rischi, dei benefici e dei risultati prevedibili per ogni singolo malato. Deve essere inoltre in grado di affrontare e risolvere problematiche relative all'impostazione e gestione del decorso post-operatorio immediato e dei controlli a distanza. Settori: F21X anestesiologia, F08A chirurgia generale. Area 4. Anatomia chirurgica e tecnica operatoria Obiettivo: lo specializzando deve essere in grado di acquisire la base di conoscenza anatomochirurgica e di medicina operatoria necessaria per affrontare, anche in prima persona, la pratica esecuzione degli atti operatori anche in urgenza. Settore: F08A chirurgia generale. Area 5. Chirurgia d'urgenza e di pronto soccorso Obiettivo: lo specializzando deve acquisire la base di conoscenza e la relativa esperienza pratica necessaria a: 1) definire il grado di urgenza di un paziente chirurgico e a saper variare le procedure necessarie per giungere alla formazione della diagnosi e della indicazione al trattamento in funzione dei vincoli di tempo e di struttura imposte dalla situazione di emergenza; 2) gestire, anche in prima persona, il trattamento intensivo di primo soccorso, la rianimazione preoperatoria e la terapia intensiva post-chirurgica, sapendo utilizzare criticamente le competenze multidisciplinari disponibili nella struttura. Settori: F08A chirurgia generale, F21X anestesio-logia. Area 6. Chirurgia interdisciplinare Obiettivo: lo specializzando deve acquisire la base di conoscenza e l'esperienza pratica necessaria a: 1) diagnosticare e trattare anche chirurgicamente, in particolare nelle situazioni d'urgenza le patologie di competenza specialistica di piu' comune riscontro in chirurgia generale o caratterizzate dalla indifferibilita' del trattamento in caso di chirurgia d'urgenza. Cio' limitatamente alla chirurgia plastica e ricostruttiva, toracica, vascolare, pediatrica, urologica, ginecologica; 2) riconoscere, diagnosticare ed impostare clinicamente pazienti affetti da patologie che prevedono impiego necessario di specialisti. Cioe' nel campo della cardiochirurgia, della neurochirurgia, della chirurgia maxillo-facciale e dell'ortopedia: tutto cio' curando la visione completa delle priorita' in caso di lesioni o patologie multiple. Settori: F08A chirurgia generale, F09X chirurgia cardiaca, Fl2B neurochirurgia, Fl3C chirurgia maxillo-facciale, Fl6A malattie dell'apparato locomotore. Area 7. Organizzativa e gestionale Obiettivo: lo specializzando deve acquisire la base di conoscenza necessaria ad organizzare e gestire la propria attivita' di chirurgo in rapporto alle caratteristiche delle strutture nelle quali e' chiamato ad operare in chirurgia d'urgenza ed emergenza. Lo specializzando deve saper utilizzare le potenzialita' dell'informatica nell'organizzazione del lavoro e nella gestione della struttura; deve anche acquisire le capacita' necessarie per orientarsi nelle problematiche delle urgenze chirurgiche in caso di conflitti militari e nella eventualita' di grandi calamita' civili e naturali. Lo specializzando deve acquisire l'esperienza necessaria ad un suo efficace utilizzo nel territorio, e deve conoscere a fondo gli aspetti medico legali relativi alla propria condizione professionale e le leggi ed i regolamenti che governano l'assistenza sanitaria in regime ordinario e nelle grandi emergenze civili e militari. Settori: F08A chirurgia generale, F22A igiene generale ed applicata, F22B medicina legale, F22C medicina del lavoro. Art. 85. La Scuola per ottemperare all'addestramento professionalizzante si attiene pienamente a quanto previsto nella tabella B. |
| Tabella B
Standard complessivo di addestramento professionalizzante
Lo specializzando per essere ammesso all'esame finale di diploma, deve: aver effettuato almeno 50 interventi di alta chirurgia, dei quali almeno il 15% condotti come primo operatore, eseguiti per almeno il 30% in situazioni di emergenza/urgenza; aver effettuato almeno 120 interventi di media chirurgia, dei quali almeno il 20% condotti come primo operatore, eseguiti per almeno il 30% in situazioni di emergenza/urgenza; aver effettuato almeno 250 interventi di piccola chirurgia, dei quali almeno il 40% condotti come primo operatore, eseguiti per almeno il 30% in situazioni di emergenza/urgenza; aver effettuato almeno 600 ore di attivita' di pronto soccorso nosocomiale e territoriale; aver prestato assistenza diretta e responsabile, con relativi atti diagnostici e terapeutici, a pazienti critici (minimo 100) a pazienti in situazioni di emergenza/d'urgenza (minimo 400) o in elezione (minimo 400). Infine lo specializzando deve aver partecipato alla conduzione, secondo le norme di buona pratica clinica, di almeno tre sperimentazioni cliniche controllate. Nel regolamento didattico di Ateneo verranno specificate le tipologie dei diversi interventi ed il relativo peso specifico. Art. 86. La Scuola di specializzazione in chirurgia generale II - indirizzo in chirurgia d'urgenza e' attivata sulla base dell'ordinamento didattico come gia' specificato nel precedente art. 84 per aree di addestramento professionalizzante e relativi settori scientifico-disciplinari, nonche' sulla base del piano di studi di addestramento professionale stabilito dal consiglio della scuola. Il piano di studi e' determinato dal consiglio della Scuola nel rispetto degli obiettivi generali e di quelli da raggiungere nelle diverse aree, degli obiettivi specifici e dei relativi settori scientifico-disciplinari riportati nella specifica tabella A. L'organizzazione del processo di addestramento ivi compresa l'attivita', svolta in prima persona, minima indispensabile per il conseguimento del diploma, e' attuata nel rispetto di quanto previsto nella specifica tabella B. Il piano dettagliato delle attivita' formative e' deliberato dal consiglio della scuola e reso pubblico nel manifesto annuale degli studi. Art. 87. La Scuola, oltre a definire annualmente la programmazione del piano degli studi deliberata dal consiglio della Scuola e resa pubblica nel manifesto annuale degli studi dell'Universita', definisce annualmente la programmazione delle attivita' di verifica del tirocinio. Art. 88. Il consiglio della Scuola valutera' l'eventuale affidamento delle funzioni formative e didattiche a strutture ed organici del Servizio sanitario nazionale, cosi' come previsto dall'art. 2, capo I del decreto ministeriale 11 maggio 1995 ed in particolare comma 2.3, 2.4, 2.6, 2.7, nonche' esaminera' l'opportunita' di modificare anche annualmente il piano di studi di addestramento professionale e/o la programmazione delle attivita' e verifica del tirocinio (articoli 3-4 capo I del decreto ministeriale 11 maggio 1995). Il consiglio della Scuola definira' tali modifiche rendendone pubblico dettaglio nel manifesto annuale degli studi (art. 3, comma 3, capo I del decreto ministeriale 11 maggio 1995). Il presente decreto sara' pubblicato nella Gazzetta Ufficiale della Repubblica italiana. Verona, 11 dicembre 2000 Il rettore: Mosele |
|
|
|