Gazzetta n. 298 del 22 dicembre 2000 (vai al sommario)
UNIVERSITA' DI TRIESTE
DECRETO RETTORALE 27 novembre 2000
Modificazioni allo statuto, relativamente alla scuola di specializzazione in chirurgia vascolare.

IL RETTORE
Visto lo statuto dell'Universita' degli studi di Trieste, approvato con decreto del Presidente della Repubblica 31 ottobre 1961, n. 1836, e successive modificazioni ed integrazioni ed in particolare la parte riguardante le scuole di specializzazione dell'area medica;
Visto l'art. 38, comma 2, dello statuto di autonomia dell'Universita' degli studi di Trieste, emanato con decreto rettorale n. 943 del 30 settembre 1996 pubblicato nella Gazzetta Ufficiale n. 243 del 16 ottobre 1996;
Considerato che nelle more dell'approvazione e dell'emanazione del regolamento didattico di ateneo le modifiche relative all'ordinamento degli studi dei corsi di diploma universitario, dei corsi di laurea e delle scuole di specializzazione vengono operate sul preesistente statuto emanato ai sensi dell'art. 17 del testo unico ed approvato con decreto del Presidente della Repubblica 31 ottobre 1961, n. 1836, e successive modificazioni;
Visto il testo unico delle leggi sull'istruzione superiore, approvato con regio decreto 31 agosto 1933, n. 1592;
Visto il regio decreto-legge 20 giugno 1935, n. 1071, convertito nella legge 2 gennaio 1936, n. 73;
Visto il regio decreto 30 settembre 1938, n. 1652, e successive modificazioni;
Vista la legge 11 aprile 1953, n. 312;
Vista la legge 21 febbraio 1980, n. 28;
Visto il decreto del Presidente della Repubblica 11 luglio 1980, n. 382;
Visto l'art. 16 della legge 9 maggio 1989, n. 168;
Vista la legge 19 novembre 1990, n. 341;
Visto il decreto ministeriale 5 maggio 1997, pubblicato nella Gazzetta Ufficiale n. 139 del 17 giugno 1997, concernente il riordino della scuola di specializzazione in chirurgia vascolare;
Viste le proposte di modifica allo statuto formulate dalle autorita' accademiche dell'Universita' degli studi di Trieste;
Visto il parere favorevole espresso dal Consiglio universitario nazionale nell'adunanza del 15 marzo 2000;
Visto il decreto rettorale n. 381/AG del 15 maggio 2000;
Vista la nota del preside della facolta' di medicina e chirurgia del 23 maggio 2000, prot. 629;
Viste le delibere del senato accademico del 13 settembre 2000 e del consiglio di amministrazione del 27 settembre 2000;
Decreta:
Articolo unico
Lo statuto dell'Universita' degli studi di Trieste, approvato e modificato con i decreti indicati nelle premesse, e' ulteriormente modificato come appresso:
Scuola di specializzazione in chirurgia vascolare.
Art. 1. La scuola di specializzazione in chirurgia vascolare risponde alle norme generali delle scuole di specializzazione dell'area medica.
Art. 2. La scuola ha lo scopo di formare medici specialisti nel settore professionale della diagnostica, della clinica e della terapia chirurgica delle malattie vascolari intese come malattie delle arterie, delle vene e dei linfatici.
Art. 3. La scuola rilascia il titolo di specialista in chirurgia vascolare.
Art. 4. Il corso ha la durata di 5 anni.
Art. 5. Concorrono al funzionamento della scuola le strutture degenziali che sono incardinate nell'ambito dell'U.C.O. di clinica chirurgica generale e terapia chirurgica della facolta' di medicina e chirurgia dell'Universita' degli studi di Trieste e quelle delle S.S.N. individuate nei protocolli d'intesa di cui all'art. 6, comma 2, del decreto legislativo n. 502/1992, ed il relativo personale universitario appartenente ai settori scientifico-disciplinari di cui alla tabella A e quello dirigente del S.S.N. delle corrispondenti aree funzionali e discipline.
Art. 6. Il numero massimo degli specializzandi che possono essere ammessi e' determinato in numero di 3 per ogni anno per un totale di 15.
Tabella A AREE DI ADDESTRAMENTO PROFESSIONALIZZANTE E RELATIVI SETTORI
SCIENTIFICO-DISCIPLINARI. A. Area propedeutica.
Obiettivo: lo specializzando deve apprendere conoscenze di anatomo-fisiopatologia ed anatomia chirurgica; deve inoltre apprendere le conoscenze necessarie alla valutazione epidemiologica ed alla sistemazione dei dati clinici, anche mediante sistemi informatici.
Settori: E06A - Fisiologia umana, E09A - Anatomia umana, E09B - Istologia, E10X - Biofisica medica (E06A - Fisiologia umana), F01X - Statistica medica, F06A - Anatomia patologica, F07C - Malattie dell'apparato cardiovascolare, F07G - Malattie del sangue, F08E - Chirurgia vascolare, K05B - Informatica, K06X - Bioingegneria, L18C - Linguistica inglese. B. Area di semiologia clinica e diagnostica strumentale invasiva e non invasiva.
Obiettivo: lo specializzando deve acquisire le conoscenze semeiologiche cliniche e di diagnostica strumentale invasiva e non invasiva idonee al trattamento delle vasculopatie cerebrali, viscerali e periferiche, nonche' delle malattie cardiache piu' frequenti.
Settori: F07A - Medicina interna, F07C - Malattie dell'apparato cardiovascolare, F08E - Chirurgia vascolare, F18X - Diagnostica per immagini e radioterapia. C. Area di specialita' chirurgiche correlate.
Obiettivo: lo specializzando deve apprendere le fondamentali metodologiche e cliniche relative ai settori specialistici correlati, nonche' le loro fondamentali tecniche chirurgiche. In particolare deve acquisire la pratica clinica per la diagnosi ed il trattamento chirurgico e postoperatorio delle piu' frequenti malattie chirurgiche.
Settori: F08A - Chirurgia generale, F08D - Chirurgia toracica, F09X - Chirurgia cardiaca, F10X - Chirurgia urologica, F16A - Malattie dell'apparato locomotore. D. Area di chirurgia vascolare.
Obiettivo: lo specializzando deve saper integrare le conoscenze semeiologiche nell'analisi clinica dei pazienti, saper decidere la piu' opportuna condotta terapeutica, saper intervenire chirurgicamente sotto il profilo terapeutico, in modo integrato con altri settori specialistici chirurgici.
Settori: F06A - Anatomia patologica, F07C - Malattie dell'apparato cardiovascolare, F08A - Chirurgia generale, F08E - Chirurgia vascolare, F09X - Cardiochirurgia. E. Area di chirurgia endovascolare.
Obiettivo: lo specializzando deve acquisire le normali nozioni teorico pratiche del cateterismo arterioso e le terapie endovascolari; ivi comprese le terapie locoregionali farmacologiche, la dilatazione percutanea transluminale, l'applicazione di stent vascolari e di endoprotesi, nonche' le metodiche da esse derivanti. Deve inoltre acquisire conoscenza e capacita' pratica nelle metodiche di controllo strumentale invasive e non.
Settori: F08E - Chirurgia vascolare, F18X - Diagnostica per immagini e radioterapia. F. Area angiologica.
Obiettivo: lo specializzando deve apprendere le conoscenze teorico pratiche per la diagnosi e la terapia delle malattie vascolari di interesse medico.
Settori: F07A - Medicina interna, F07C - Malattie dell'apparato cardiovascolare. G. Area di anestesiologia e valutazione critica.
Obiettivo: lo specializzando deve apprendere le metodologie di anestesia e terapia del dolore in modo da poter collaborare attivamente con gli specialisti del settore per l'adozione della piu' opportuna condotta clinica; deve inoltre acquisire gli elementi per procedere alla valutazione critica degli atti clinici ed alle considerazioni etiche sulle problematiche chirurgiche.
Settori: F08A - Chirurgia generale, F08E - Chirurgia vascolare, F21X - Anestesiologia, F22B - Medicina legale.
Tabella B
STANDARD COMPLESSIVO DI ADDESTRAMENTO PROFESSIONALIZZANTE
Per essere ammesso all'esame finale di diploma, lo specializzando deve aver frequentato reparti di chirurgia generale e/o chirurgia d'urgenza per almeno una annualita', dimostrare di aver raggiunto una completa preparazione professionale specifica, basata sulla dimostrazione d'aver personalmente eseguito atti medici specialistici, come di seguito specificato:
procedure diagnostiche di malattie vascolari:
a) diagnostica vascolare incruenta: 200 casi, di cui almeno il 50% eseguito in prima persona;
b) diagnostica vascolare cruenta: 100 casi, a cui lo specializzando partecipa in collaborazione;
interventi di chirurgia vascolare di alta e media chirurgia: 200 casi di cui almeno il 15% eseguito in prima persona;
interventi di chirurgia vascolare di piccola chirurgia: 240 casi, di cui almeno il 15% effettuato in prima persona;
interventi di chirurgia endovascolare: 100 casi, di cui almeno il 10% effettuato in prima persona;
interventi di chirurgia generale: 100 casi, di cui almeno il 10% effettuato in prima persona.
Infine lo specializzando deve aver partecipato alla conduzione, secondo le norme di buona pratica clinica, di almeno 3 sperimentazioni cliniche controllate.
Nel regolamento didattico di ateneo verranno eventualmente specificate le tipologie dei diversi interventi ed il relativo peso specifico.
Il presente decreto sara' pubblicato nella Gazzetta Ufficiale della Repubblica italiana.
Trieste, 27 novembre 2000
Il rettore: Delcaro
 
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