IL COMITATO INTERMINISTERIALE PER LA PROGRAMMAZIONE ECONOMICA Vista la legge 15 giugno 1984, n. 245, concernente l'elaborazione del Piano generale dei trasporti; Visti il Piano generale dei trasporti, approvato con decreto del Presidente del Consiglio dei Ministri 10 aprile 1986, ed il primo aggiornamento a detto Piano, approvato con decreto del Presidente della Repubblica 29 agosto 1991; Vista la legge 4 giugno 1991, n. 186, istitutiva del Comitato interministeriale per la programmazione economica nel trasporto (CIPET), che tra l'altro demanda a detto Comitato di provvedere con cadenza triennale all'aggiornamento del citato Piano; Visto il decreto del Presidente della Repubblica 20 aprile 1994, n. 373, che disciplina la devoluzione delle funzioni dei Comitati interministeriali soppressi ai sensi dell'art. 1, comma 21, della legge 24 dicembre 1993, n. 537, e tra i quali e' ricompreso il CIPET; Vista la legge 23 dicembre 1996, n. 662, e visto in particolare l'art. 2, comma 203, che individua l'"intesa istituzionale di programma" e l'"accordo di programma-quadro" quali strumenti di attuazione delle politiche infrastrutturali in quanto definiscono il programma degli interventi di interesse comune ai soggetti stipulanti o a detti interventi funzionalmente collegati; Vista la legge 15 marzo 1997, n. 59, recante delega al Governo per il conferimento di funzioni e compiti alle regioni ed enti locali, ed i decreti legislativi 19 novembre 1997, n. 422, e 20 settembre 1999, n. 400, che disciplinano, ai sensi del capo I della richiamata legge, il conferimento di funzioni e compiti amministrativi nel comparto dei trasporti pubblici locali; Visto il decreto legislativo 5 dicembre 1997, n. 430, che - nel ridisegnare le attribuzioni di questo Comitato - conferma ad esso la funzione di definire le linee della politica economica da perseguire in ambito nazionale, comunitario ed internazionale e demanda al medesimo l'approvazione, tra l'altro, di piani e programmi di intervento settoriali; Vista la legge 27 febbraio 1998, n. 30, che - nel disporre uno specifico stanziamento per le relative attivita' di predisposizione - fa riferimento al Piano generale dei trasporti, configurandolo quale un nuovo Piano e non un mero aggiornamento del precedente; Visto il decreto legislativo 5 giugno 1998, n. 204, recante disposizioni per il coordinamento, la programmazione e la valutazione della politica nazionale relativa alla ricerca scientifica e tecnologica; Vista la legge 17 maggio 1999, n. 144, e visti in particolare di detta legge: l'art. 1, che istituisce presso questo Comitato il "sistema di monitoraggio degli investimenti pubblici" (MIP) e la connessa banca dati; l'art. 7, che istituisce nell'ambito di questo Comitato l'unita' tecnica - finanza di progetto, con il compito di diffondere all'interno delle pubbliche amministrazioni l'utilizzo di tecniche di finanziamento di infrastrutture con ricorso a capitale privato e di fornire supporto alle commissioni costituite nell'ambito di questo Comitato stesso su materie inerenti al finanziamento di infrastrutture; l'art. 30, che istituisce presso il Ministero dei trasporti e della navigazione un fondo per le attivita' di studio, consulenza e ricerca alimentato con una quota pari all'1% degli stanziamenti relativi agli investimenti nel settore dei trasporti, ad eccezione degli stanziamenti finalizzati al rimborso di rate di mutuo o altre operazioni finanziarie; l'art. 32, che prevede la predisposizione di un Piano nazionale della sicurezza stradale; Vista la legge 14 ottobre 1999, n. 403, concernente ratifica ed esecuzione della Convenzione per la protezione delle Alpi, che, per quanto attiene alle problematiche del trasporto, ha trovato attuazione nell'apposito protocollo adottato a Lucerna il 31 ottobre 2000; Viste la decisione congiunta del Parlamento e del Consiglio U.E. n. 1692/96, recante gli orientamenti comunitari per lo sviluppo della rete transeuropea dei trasporti (TEN), attualmente in corso di revisione; la proposta di decisione della Commissione europea del 17 dicembre 1997, in corso di definizione presso il Consiglio ed il Parlamento dell'Unione europea, finalizzata ad integrare i porti nelle reti transeuropee di trasporto al fine di sviluppare l'intermodalita' e la logistica, ed il regolamento del Consiglio n. 1655/1999, che ha stabilito il finanziamento per la rete stessa nel periodo 2000-2006; Vista la propria delibera n. 137/1998 del 19 novembre 1998 (pubblicata nella Gazzetta Ufficiale n. 33 del 10 febbraio 1999 - errata corrige in Gazzetta Ufficiale n. 53 del 5 marzo 1999), concernente linee guida per le politiche e misure nazionali di riduzione dell'emissione dei gas serra ed alla quale questo Comitato nella delibera n. 84/2000 in data 4 agosto 2000 (in corso di pubblicazione nella Gazzetta Ufficiale) ha gia' dato pratica attuazione allorche' ha fatto riferimento alla "mobilita' sostenibile", individuata quale uno degli assi prioritari cui destinare, nell'ambito delle intese istituzionali di programma, le risorse riservate alle infrastrutture a valere sugli stanziamenti per le aree depresse di cui alla legge 23 dicembre 1999, n. 488; Visto il regolamento concernente il riordino delle competenze di questo Comitato, adottato con delibera n. 141/99 del 6 agosto 1999 (pubblicata nella Gazzetta Ufficiale n. 257 del 2 novembre 1999), che demanda al Ministero dei trasporti e della navigazione gli adempimenti tecnici relativi allo svolgimento delle funzioni di cui all'art. 3, comma 1, del citato decreto del Presidente della Repubblica n. 373/1994; Vista la propria delibera n. 12/2000 del 15 febbraio 2000 (pubblicata nella Gazzetta Ufficiale n. 91 del 18 aprile 2000), recante direttive in vista dell'avvio della "banca dati investimenti pubblici" di cui al citato art. 1 della legge n. 144/1999; Vista la propria delibera n. 51/2000 del 25 maggio 2000 (pubblicata nella Gazzetta Ufficiale n. 172 del 25 luglio 2000), relativa all'approvazione delle linee guida per il Programma nazionale ricerca 2000-2003; Visto il documento di programmazione economica e finanziaria 2001-2004 che - nel ribadire l'importanza delle tecniche di project financing per la realizzazione e gestione di attivita' e servizi di pubblica utilita', gia' evidenziata nell'analogo documento relativo al periodo 2000-2003 - quantifica gli importi di spesa pubblica per investimenti che dovranno essere sostituiti da capitale privato in 2.000 miliardi di lire (1.032,914 milioni di euro) per il 2002, 6.000 miliardi (3.098,741 milioni di euro) per il 2003 e 10.000 miliardi (5.164,569 milioni di euro) per il 2004; Vista la nota n. 9433 del 20 luglio 2000 con la quale il Ministro dei trasporti e della navigazione ha trasmesso il "Nuovo Piano generale dei trasporti e della logistica", predisposto dal proprio dicastero di concerto con i Ministeri dell'ambiente e dei lavori pubblici; Vista la nota n. 9668 del 25 luglio 2000 con la quale il predetto Ministero ha trasmesso altresi' il "Nuovo Piano generale dei trasporti e della logistica - Documento tecnico", elaborato di concerto con le menzionate amministrazioni; Considerato che questo Comitato, nella seduta del 4 agosto 2000, ha demandato la valutazione del Piano generale dei trasporti ad una rappresentanza delle amministrazioni ed organismi piu' direttamente interessati, che funga anche da referente in occasione dell'esame delle competenti Commissioni parlamentari e che operi, per quanto attiene alle problematiche tariffarie, in raccordo con il NARS, confermato quale organo consultivo di questo Comitato per dette problematiche con delibera n. 63 del 9 luglio 1998 (pubblicata nella Gazzetta Ufficiale n. 199 del 27 agosto 1998); Considerato che il predetto gruppo ha fornito proprie indicazioni che hanno portato a modifiche dei predetti testi; Considerato che il NARS si e' espresso favorevolmente nella seduta del 19 ottobre 2000, proponendo comunque ulteriori modifiche e formulando alcune raccomandazioni; Considerato che le Commissioni I, III e VI hanno proceduto all'esame dei testi risultanti a seguito del recepimento delle modifiche di cui sopra nella riunione congiunta tenuta il 19 ottobre 2000, indicando ulteriori integrazioni, poi ricomprese nella stesura finale dei testi medesimi; Considerato che il documento tecnico allegato al piano descrive con maggior dettaglio le analisi condotte e delinea con maggiore approfondimento le possibili linee di sviluppo delle azioni del Piano, ponendosi quindi quale documento a sostegno del Piano stesso; Considerato che il Piano si pone l'obiettivo di ridurre nel lungo periodo la quota della modalita' stradale, sottolineando l'esigenza di incidere sulla stessa domanda di mobilita', e si incentra sullo sviluppo dell'intermodalita' nella piu' ampia logica della promozione della logistica e nel contesto dell'applicazione dei principi dello sviluppo sostenibile e della tutela della sicurezza, affrontando altresi' le tematiche delle liberalizzazioni e della tariffazione, concepita anche quale strumento per ovviare alla congestione soprattutto nel comparto stradale; Considerato che il Piano individua la rete SNIT (Sistema nazionale integrato trasporti) e ne configura in via prospettica l'evoluzione sulla base di interventi infrastrutturali prioritari specificatamente indicati soprattutto per i settori ferroviario e stradale, mentre l'enucleazione delle priorita' per gli altri settori e' demandata ai successivi approfondimenti; Considerato che, a quanto sottolineato dal Ministero dei trasporti e della navigazione, detta rete e' stata individuata in coerenza con le indicazioni della TEN Trasporti e considerato che questo Comitato, con altra delibera adottata nell'odierna seduta, detta indicazioni intese ad assicurare che le amministrazioni competenti propongano in sede comunitaria, ai fini della revisione della TEN, interventi ed azioni coerenti con il Piano generale dei trasporti, tra l'altro allo scopo di massimizzare le possibilita' di cofinanziamento comunitario; Considerato che per gli interventi prioritari sono riportate stime di costo, che formeranno poi oggetto di approfondimento in sede di predisposizione dei piani di settore e/o degli altri documenti attuativi, e ritenuto che in tale sede sia necessario valutare attentamente tutte le possibilita' di ricorso alle tecniche del project financing, al fine di concorrere al conseguimento degli obiettivi di risparmio nella spesa pubblica per investimenti indicati nel documento di programmazione 2001-2004, ponendosi funzionale a tal fine l'attivita' della citata unita' tecnica - finanza di progetto; Considerato che il Piano formula linee guida per la redazione dei piani regionali dei trasporti, proponendo inoltre l'istituzione di un fondo unico per gli investimenti nelle infrastrutture di interesse regionale che le regioni utilizzino in piena autonomia e nel quale confluiscano, nel periodo transitorio, le risorse da trasferire alle medesime nella successiva fase di applicazione dei citati decreti attuativi della legge n. 59/1997; Considerato che l'istituzione del fondo unico impone la ricostruzione di un quadro contabile delle risorse complessivamente allocate ai trasporti; Considerato che il problema della mobilita' in ambito urbano forma oggetto di specifico approfondimento e che viene in particolare ipotizzato un percorso di pianificazione integrata tra l'assetto del territorio ed il sistema dei trasporti tramite un nuovo strumento (i piani urbani della mobilita'), del quale i successivi approfondimenti specificheranno ulteriormente modi di interazione con gli altri strumenti di pianificazione, responsabilita' e impegni finanziari; Considerato che l'istituzione dei nuovi organismi ipotizzati dal Piano formera' del pari oggetto di attenta valutazione nelle successive fasi di approfondimento e nell'ambito del piu' generale processo di riforma della pubblica amministrazione; Considerato che la stesura definitiva del Piano prevede la riconduzione dei programmi di ricerca relativi ai trasporti alle linee generali del Piano nazionale ricerca, che deve essere sottoposto all'approvazione di questo Comitato; Considerato che il Piano e' configurato quale piano-processo la cui attuazione viene sottoposta ad un sistematico monitoraggio anche tramite il "Sistema informativo per la pianificazione ed il monitoraggio dei trasporti" (SIMPT) e considerato che il Piano postula che tale monitoraggio, in un'ottica di necessaria razionalizzazione, venga raccordato con il sistema degli investimenti pubblici (MIP), previsto dal citato art. 1 della legge n. 144/1999; Considerato che, in adesione a richiesta dell'Unione europea, e' opportuno porre a supporto del quadro comunitario di sostegno 2000-2006 uno strumento operativo conseguenziale agli indirizzi del piano dedicato al Mezzogiorno; Ritenuto che tale strumento possa rappresentare una prima fase di elaborazione di un documento unitario nel quale vengano organicamente sviluppate le tematiche attinenti al Mezzogiorno e che detto documento unitario costituisca il primo degli approfondimenti da effettuare in sede di attuazione del Piano; Esprime parere favorevole in merito allo schema di "Piano generale dei trasporti e della logistica" nella stesura allegata al presente atto ed alla luce delle considerazioni formulate nelle premesse, che formano parte integrante del presente parere. Il Ministro dei trasporti e della navigazione provvedera' a trasmettere il suddetto Piano alle competenti Commissioni parlamentari per il prescritto parere. Impegna: Il Ministro dei trasporti e della navigazione, il Ministro dei lavori pubblici ed il Ministro dell'ambiente, per quanto di rispettiva competenza: a sottoporre a questo Comitato, per una valutazione collegiale, le osservazioni che le citate Commissioni formuleranno in ordine al Piano in questione, nonche' le considerazioni che la Conferenza permanente per i rapporti tra lo Stato, le regioni e le province autonome di Trento e Bolzano ritenga di esprimere al riguardo; a sottoporre a questo stesso Comitato entro sei mesi dalla data del presente atto, un documento che, in relazione agli obiettivi fissati nel documento di programmazione economica e finanziaria ed alla luce delle strategie delineate nel Piano, definisca in modo organico linee di azione ed interventi relativi al Mezzogiorno, tenendo conto, se disponibili, anche delle risultanze delle procedure di valutazione del progetto di massima del collegamento stabile tra la Sicilia ed il continente e delle eventuali alternative di cui alla delibera di questo Comitato n. 33/1999 del 19 febbraio 1999 (pubblicata nella Gazzetta Ufficiale n. 124 del 29 maggio 1999; errata corrige in Gazzetta Ufficiale n. 128 del 3 giugno 1999), nonche' delle risultanze delle procedure di valutazione previste dall'art. 9 della citata legge n. 144/1999 per l'autostrada Salerno-Reggio Calabria; a predisporre, in coerenza con i principi dello "sviluppo sostenibile" e nel rispetto delle procedure e delle competenze previste dalla vigente normativa, piani settoriali o documenti attuativi di pari livello, da sottoporre all'approvazione di questo Comitato: in tale contesto le priorita' emerse dalle analisi condotte per il Piano, qualora non gia' sorrette da approfondimenti specifici, verranno verificate tramite la predisposizione di studi di fattibilita' intesi all'individuazione delle opzioni d'intervento piu' valide ed ambientalmente piu' favorevoli da sviluppare poi in sede di progettazione, conferendo - in sede di realizzazione - carattere prioritario ai segmenti con livelli di saturazione piu' elevati; a porre in essere, per coprire - in tutto od in parte - il costo di realizzazione delle opere programmate, tutte le condizioni per promuovere il ricorso al project financing al fine di concorrere a realizzare gli obiettivi di contenimento della spesa pubblica per investimenti fissati dal documento di programmazione economica e finanziaria, avvalendosi del supporto dell'Unita' tecnica-Finanza di progetto, istituita nell'ambito di questo Comitato, per individuare settori ed interventi per i quali tale tecnica e' suscettibile di comportare piu' positivi risultati; a sviluppare le linee di azione delineate nel Piano in modo pienamente coerente con i principi enunciati in tema di regolazione che, tra l'altro, individuano nella tariffa uno degli strumenti per contenere la congestione; a sottoporre a questo Comitato, quanto prima, il Piano nazionale per la sicurezza stradale a valenza triennale, nonche' piani della sicurezza per le altre modalita' di trasporto, definendo azioni e costi relativi, qualora le relative misure non siano gia' organicamente ricomprese nei piani di settore; ad assicurare la massima coerenza tra il Piano generale dei trasporti, i piani di settore e documenti programmatori di pari livello e gli altri documenti di pianificazione dei trasporti, ivi inclusi le intese istituzionali di programma ed i relativi accordi di programma-quadro; ad effettuare, anche tramite il SIMPT operante in stretto raccordo con il MIP, un sistematico monitoraggio degli effetti economici, sociali, territoriali ed o, ambientali delle azioni poste in essere nel settore dei trasporti in attuazione del Piano ed a predisporre, al riguardo, entro il 31 dicembre di ciascun anno, una relazione a questo Comitato; ad avviare, alla luce dei risultati emersi ed in vista dei periodici o aggiornamenti del Piano, approfondimenti intesi a verificare gli aggiustamenti delle azioni necessari per il pieno conseguimento degli obiettivi fissati ad assicurare, in sede di valutazione e monitoraggio del Piano, un effettivo coordinamento operativo del programma concernente la ricerca nel settore dei trasporti con il Piano nazionale ricerca al fine di garantire la coerenza dei due documenti di programmazione, in particolare nella fase di aggiornamento, ed a effettuare forme stringenti di raccordo con il Ministro dell'universita' e della ricerca scientifica e tecnologica in modo da prevedere un utilizzo ottimale e sinergico delle risorse destinate alla ricerca nel settore trasportistico; Raccomanda: Che l'azione delle pubbliche amministrazioni, sia nella prassi operativa che nell'attivita' normativa, si adegui ai principi ed agli indirizzi tracciati nel "Piano generale dei trasporti e della logistica", con particolare riguardo agli aspetti della liberalizzazione e della regolazione. Roma, 2 novembre 2000 Il Presidente delegato: Visco |