Gazzetta n. 228 del 29 settembre 2000 (vai al sommario) |
MINISTERO DELLE POLITICHE AGRICOLE E FORESTALI |
DECRETO 21 settembre 2000 |
Approvazione dello statuto del "Consorzio tutela vini d'Acqui" e il conferimento dell'incarico allo svolgimento delle funzioni di tutela, di valorizzazione e di cura generale degli interessi connessi alla denominazione di origine controllata e garantita del vino "Brachetto d'Acqui" e alla denominazione di origine controllata del vino "Dolcetto d'Acqui", ai sensi dell'art. 19, comma 1, della legge 10 febbraio 1992, n. 164. |
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IL DIRETTORE GENERALE delle politiche agricole ed agroindustriali nazionali Vista la legge 10 febbraio 1992, n. 164, recante la "Nuova disciplina delle denominazioni di origine dei vini" ed in particolare gli articoli 19, 20 e 21 concernenti disposizioni sui consorzi volontari di tutela e consigli interprofessionali per le denominazioni di origine e le indicazioni geografiche tipiche; Visto il decreto 4 giugno 1997, n. 256, con il quale e' stato adottato il regolamento recante norme sulle condizioni per consentire l'attivita' dei consorzi volontari di tutela e dei consigli interprofessionali delle denominazioni di origine e delle indicazioni geografiche tipiche dei vini; Vista la richiesta presentata in data 27 maggio 1999 dal Consorzio tutela vini d'Acqui, costituito per la tutela del vino D.O.C.G. "Brachetto d'Acqui" e del vino D.O.C. "Dolcetto d'Acqui", con sede in Acqui Terme (Alessandria), piazza Levi, 7, intesa ad ottenere l'approvazione del proprio statuto, ai sensi dell'art. 2, comma 3 del predetto decreto n. 256/1997; Visto il parere espresso dal Comitato nazionale per la tutela e la valorizzazione delle denominazioni di origine e delle indicazioni geografiche tipiche dei vini sulla proposta di statuto in questione; Considerato che il citato Consorzio ha trasmesso con nota del 4 maggio 2000 il proprio statuto approvato dall'assemblea straordinaria ed adeguato alla luce delle osservazioni formulate da questo Ministero, previo parere del predetto Comitato nazionale; Considerato altresi' che il Consorzio istante ha certificato la propria rappresentativita' nell'ambito della denominazione di cui all'art. 3 del citato decreto n. 256/1997 e che la stessa risulta superiore al limite del 40%, tale da evitare la costituzione del consiglio interprofessionale, ai sensi dell'art. 20, comma 4 della legge n. 164/1992 e sufficiente per affidare al Consorzio stesso l'incarico di svolgere le funzioni di tutela, di valorizzazione, di cura generale degli interessi relativi ai citati vini D.O.C.G. "Brachetto d'Acqui" e D.O.C. "Dolcetto d'Acqui", nonche' di proposta e di consultazione nei confronti della pubblica amministrazione, ai sensi dell'art. 19, comma 1, primo e secondo periodo, della citata legge n. 164/1992; Decreta: Art. 1. E' approvato, ai sensi dell'art. 2, comma 3, del decreto 4 giugno 1997, n. 256, lo statuto del Consorzio tutela vini d'Acqui, costituito per la tutela del vino D.O.C.G. "Brachetto d'Acqui" e del vino D.O.C. "Dolcetto d'Acqui", con sede in Acqui Terme (Alessandria), piazza Levi, cosi' come risulta dal testo approvato dall'assemblea straordinaria dello stesso Consorzio e trasmesso a questo Ministero in data 4 maggio 2000. |
| Art. 2. Il Consorzio tutela vini d'Acqui e' incaricato di svolgere le funzioni di tutela, di valorizzazione, di cura generale degli interessi relativi alla D.O.C.G. del vino "Brachetto d'Acqui" e alla D.O.C. del vino "Dolcetto d'Acqui", nonche' di proposta e di consultazione nei confronti della pubblica amministrazione, ai sensi dell'art. 19, comma 1, della legge 10 febbraio 1992, n. 164. |
| Art. 3. Entro tre anni dalla data di pubblicazione del presente decreto, il Comitato nazionale per la tutela e la valorizzazione dei vini DO e IGT procedera' alla verifica della sussistenza del requisito di rappresentativita' del Consorzio tutela vini d'Acqui e, ove sia accertata la mancanza di tale requisito, il Ministero procedera' alla sospensione dell'incarico attribuito con l'art. 2 del presente decreto. Il presente decreto sara' pubblicato nella Gazzetta Ufficiale della Repubblica italiana. Roma, 21 settembre 2000 Il direttore generale: Ambrosio |
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