Croce d'argento Con decreto ministeriale in data 2 febbraio 2000 e' stata conferita la seguente ricompensa al merito dell'esercito: croce d'argento al ten. gen. (aus.) Alberto Jannelli nato il 22 giugno 1941 a Torino, con la motivazione: "Ufficiale generale coordinatore e rappresentante dell'autorita' nazionale nonche' sottocapo di stato maggiore del comando Sfor/Landcent nell'ambito dell'operazione "Joint Endeavour-Constant Guard" condotta in Bosnia-Erzegovina, ha affrontato ed efficacemente risolto, con attenta diplomazia, competenza professionale e coraggio intellettuale, le diversificate e complesse problematiche insorte nel corso della missione. Si e' imposto quale interlocutore privilegiato con i vertici militari responsabili della condotta dell'operazione agevolando, in modo encomiabile, i rapporti di cooperazione tra la nostra e le altre nazioni partecipanti. In veste di sottocapo di stato maggiore del comando Sfor/Landcent, si e' impegnato senza riserve nel raggiungimento di una armoniosa collaborazione fra i numerosi contingenti operanti in teatro, considerando e valutando attentamente le singole esigenze. Con il suo operato, sempre tempestivo ed efficace, ha suscitato sentimenti di sincera stima ed ammirazione in quanti hanno operato con lui indipendentemente dalla nazionalita' di appartenenza. Figura chiave nell'ambito dell'assolvimento della missione, in possesso di eccellenti capacita' intellettuali, professionali e morali, ha contribuito in modo determinante all'accrescimento del prestigio e del lustro dell'esercito e delle forze armate italiane in generale". - Sarajevo, 6 maggio 1997 - 24 settembre 1997. Con decreto ministeriale in data 2 febbraio 2000 e' stata conferita la seguente ricompensa al merito dell'Esercito: croce d'argento al magg. gen. Francesco Lovino nato il 26 giugno 1941 a Genova con la motivazione: "Ufficiale generale coordinatore e rappresentante dell'autorita' nazionale nonche' sottocapo di SM del comando Sfor/Landcent nell'ambito della operazione "Joint Endeavour-Constant Guard condotta in Bosnia-Erzegovina, ha affrontato e risolto brillantemente, con particolare tatto, acume, coraggio intellettuale e spiccata diplomazia, le diversificate e complesse problematiche sorte nel corso della missione. In qualita' di sottocapo di stato maggiore del comando Sfor/Landcent, si e' prodigato senza riserve nell'armonizzare le esigenze dei singoli contingenti operanti in teatro contribuendo a rendere sempre piu' efficace l'azione pacificatrice condotta dalla NATO sotto l'egida dell'ONU. In tale veste ha fornito una fattiva collaborazione ed un prezioso contributo di pensiero al comandante responsabile della condotta dell'operazione "SFOR suscitando, in ogni frangente, un incondizionato apprezzamento per l'opera prestata con abnegazione e sacrificio personale. Esempio di armonica fusione di rare capacita' intellettuali, professionali, morali e di non comuni doti umane, ha costituito guida e riferimento sicuro per quanti hanno operato al suo fianco. Figura di spicco per le preclare qualita' professionali e la grande levatura morale, si e' proposto quale elemento chiave nell'ambito dell'assolvimento della missione, contribuendo in misura ed in modo determinante ed accrescere il prestigio delle Forze armate e dell'Esercito italiano in particolare". - Sarajevo, 2 novembre 1996 - 15 maggio 1997. |