IL PRESIDENTE DEL CONSIGLIO DEI MINISTRI Considerato che la caduta di ceneri e lapilli, prodotti da ripetute eruzioni dell'Etna e trasportati dai venti, ha interessato il territorio dei comuni di Zafferana Etnea, S. Alfio, Milo, Acireale, Giarre, Riposto, Mascali, Santa Venerina, Aci S. Antonio ed Acicatena; Considerato che il fenomeno e' tale da determinare seri problemi alle popolazioni interessate; Considerato, altresi', che la natura dell'evento, per vastita' e frequenza delle ricadute di materiali, e l'entita' dei danni e' tale da richiedere l'adozione di provvedimenti straordinari e urgenti; Ritenuta l'esigenza di fronteggiare tale situazione di emergenza determinandone la durata e l'estensione territoriale; Visto l'art. 5 della legge 24 febbraio 1992, n. 225; Vista la deliberazione del Consiglio dei Ministri adottata su proposta del Ministro dell'interno delegato per il coordinamento della protezione civile nella riunione del 19 maggio 2000; Decreta: Art. 1. Ai sensi e per gli effetti dell'art. 5, comma 1, della legge 24 febbraio 1992, n. 225, e' dichiarato fino al 31 dicembre 2000 lo stato di emergenza nei comuni del territorio della provincia di Catania colpiti dall'evento calamitoso di cui in premessa. Il presente decreto verra' pubblicato nella Gazzetta Ufficiale della Repubblica italiana. Roma, 19 maggio 2000
Il Presidente del Consiglio dei Ministri Amato Il Ministro dell'interno delegato per il coordinamento della protezione civile Bianco |