Gazzetta n. 120 del 25 maggio 2000 (vai al sommario) |
UNIVERSITA' DI TRIESTE |
DECRETO RETTORALE 3 maggio 2000 |
Modificazioni allo statuto dell'Universita'. |
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IL RETTORE Visto lo statuto dell'Universita' degli studi di Trieste, approvato con decreto del Presidente della Repubblica 31 ottobre 1961, n. 1836, e successive modificazioni ed integrazioni; Visto l'art. 38, comma 2, dello statuto di autonomia dell'Universita' degli studi di Trieste, emanato con decreto rettorale n. 943, decreto direttoriale 30 settembre 1996, pubblicato nella Gazzetta Ufficiale n. 243, decreto direttoriale 16 ottobre 1996; Considerato che nelle more dell'approvazione e dell'emanazione del regolamento didattico di Ateneo le modifiche relative all'ordinamento degli studi dei corsi di diploma universitario, dei corsi di laurea e delle scuole di specializzazione vengono operate sul preesistente statuto emanato ai sensi dell'art. 17 del testo unico ed approvato con decreto del Presidente della Repubblica 31 ottobre 1961, n. 1836, e successive modificazioni; Visto il testo unico delle leggi sull'istruzione superiore, approvato con regio decreto 31 agosto 1933, n. 1592; Visto il regio decreto legge 20 giugno 1935, n. 1071, convertito nella legge 2 gennaio 1936, n. 73; Visto il regio decreto 30 settembre 1938, n. 1652, e successive modificazioni; Vista la legge 11 aprile 1953, n. 312; Vista la legge 21 febbraio 1980, n. 28; Visto il decreto del Presidente della Repubblica 11 luglio 1980, n. 382; Visto l'art. 16 della legge 9 maggio 1989, n. 168; Vista la legge 19 novembre 1990, n. 341; Visto il decreto del Presidente della Repubblica 31 marzo 1994 "Modificazioni all'ordinamento didattico universitario relativamente ai corsi di diploma universitari della facolta' di ingegneria"; Visto il decreto del Presidente della Repubblica 27 gennaio 1998, n. 25; Vista la circolare del M.U.R.S.T. prot. 688 decreto direttoriale 29 aprile 1998; Vista la legge 14 gennaio 1999, n. 4; Viste le proposte di modifica allo statuto formulate dalle autorita' accademiche dell'Universita' degli studi di Trieste; Visto il parere favorevole espresso dal nucleo di valutazione dell'Universita' degli studi di Trieste; Preso atto che il comitato regionale di coordinamento fra gli atenei della regione autonoma Friuli-Venezia Giulia ha espresso il proprio parere favorevole all'istituzione del corso di docente universitario in ingegneria dei materiali (materie plastiche); Visto il parere favorevole espresso dal Consiglio universitario nazionale; Visto il decreto del Ministro dell'universita' e della ricerca scientifica e tecnologica del 24 marzo 2000 con il quale e' stata concessa l'autorizzazione all'attivazione del diploma, a decorrere dall'anno accademico 1999/2000 e per la durata di tre cicli didattici; Decreta: Articolo unico Lo statuto dell'Universita' degli studi di Trieste, approvato e modificato con i decreti indicati nelle premesse, e' ulteriormente modificato come appresso: Facolta' di ingegneria Corso di diploma in ingegneria dei materiali (materie plastiche) Art. 1. Articolazione e definizione dei corsi di diploma E' attivato presso la facolta' di ingegneria il diploma universitario in ingegneria dei materiali (materie plastiche) - sede di Pordenone. Con riferimento alle aree scientifico-culturali ed all'individuazione delle competenze e degli ambiti professionali, il corso istituito appartiene al settore industriale. Il corso puo' essere articolato in orientamenti definiti dalla facolta', su proposta del consiglio di corso di diploma universitario. Al compimento degli studi viene conseguito il titolo di "diplomato in ingegneria dei materiali (materie plastiche)". |
| Art. 2. Accesso ai corsi di diploma universitario L'iscrizione al corso di diploma e' regolata dalle norme vigenti in materia di accesso agli studi universitari. Il numero degli iscritti al primo anno di corso e' stabilito annualmente dal senato accademico, su proposta del consiglio di facolta', in base alle strutture e alle risorse disponibili, alle prevedibili esigenze del mercato del lavoro e secondo i criteri generali fissati dal Ministro dell'universita' e della ricerca scientifica e tecnologica, ai sensi dell'art. 9, quarto comma, della legge n. 341/1990 (e successive modificazioni). In ogni caso per realizzare un'efficace attivita' didattica con adeguata assistenza agli studenti, la singola classe di insegnamento dovra' avere un numero di studenti iscritti non superiore, di norma, alle cento unita'. Le modalita' delle eventuali prove per l'ammissione saranno stabilite dal consiglio di facolta'. |
| Art. 3. Corsi di diploma universitario e corsi di laurea affini Ai fini del proseguimento degli studi il corso di diploma universitario in ingegneria dei materiali (materie plastiche) e' dichiarato mutuamente affine ed affine a tutti i corsi di laurea della facolta' di ingegneria di cui all'art. 1 della tabella XXIX del decreto del Presidente della Repubblica 22 maggio 1995 (Gazzetta Ufficiale n. 166 del 18 luglio 1995). Il criterio generale per il riconoscimento degli insegnamenti seguiti con esito positivo nel corso di diploma universitario e' quello della loro validita' culturale (propedeutica o professionale) nell'ottica della formazione richiesta per il conseguimento della laurea. Conseguentemente la facolta' potra' riconoscere tutti o parte degli insegnamenti seguiti con esito positivo nel corso di diploma universitario, indicando le singole corrispondenze, anche parziali, con gli insegnamenti del corso di laurea; la facolta' indichera', inoltre sia gli insegnamenti integrativi atti a completare la formazione necessaria per inserirsi nel corso di laurea, sia gli insegnamenti specifici del corso di laurea necessaria per conseguire la laurea stessa. Gli insegnamenti integrativi non sono necessariamente propedeutici agli insegnamenti specifici. Il consiglio di facolta' indichera', inoltre, l'anno del corso di laurea cui lo studente si potra' iscrivere; tale anno di corso non potra' in ogni caso essere superiore al terzo. Nei trasferimenti degli studenti tra diversi corsi di diploma universitario o da un corso di laurea al corso di diploma universitario in ingegneria dei materiali (materie plastiche), il consiglio di facolta' riconoscera' gli insegnamenti seguendo il criterio della loro utilita' al fine della formazione richiesta per il conseguimento del nuovo titolo ed indichera' il piano degli studi da completare per conseguire il titolo stesso e l'anno di corso cui lo studente potra' iscriversi. La facolta' identifichera' i modi piu' appropriati per consentire, sia agli studenti iscritti come fuori corso ad un corso di laurea, sia a quelli che abbiano interrotto gli studi nell'ambito di un corso di laurea in ingegneria, di completare i propri studi con il conseguimento del diploma universitario. I corsi di diploma universitario e quelli di laurea aventi identica denominazione sono considerati strettamente affini. La facolta', nel riconoscere gli studi di un corso di diploma per il proseguimento nel corso di laurea strettamente affine, riconoscera' gli studi completati in misura tale che, per conseguire la laurea, il numero degli insegnamenti ulteriori, sia integrativi, sia propri del corso di laurea, non sia di norma superiore, rispettivamente, a quattro annualita' e a quattordici annualita'. Nel caso di proseguimento degli studi la facolta' dovra' quindi tenere presente i predetti vincoli nel formulare i relativi piani di studio. |
| Art. 4. Articolazione del corso degli studi La durata degli studi del corso di diploma universitario in ingegneria dei materiali (materie plastiche) e' stabilita in tre anni. Ciascuno dei tre anni di corso potra' essere articolato in periodi didattici piu' brevi che saranno specificati nel regolamento didattico della facolta'. Globalmente l'attivita' didattica assistita comprendera' almeno 2100 ore organizzate in 30 moduli didattici. Di esse, almeno 500 ore sono di attivita' pratiche di laboratorio o di tirocinio. L'attivita' di laboratorio potra' anche essere associata ai diversi corsi di insegnamento. L'attivita' di laboratorio o di tirocinio potra' essere svolta all'interno o all'esterno dell'Universita', anche in relazione ad un elaborato finale presso qualificati enti pubblici e privati, italiani e stranieri. L'attivita' di tirocinio, opportunamente documentata e sottoposta a corrispondente valutazione, potra' essere ritenuta dal consiglio di facolta' equivalente, al massimo, a due moduli didattici. L'ordinamento didattico e' formulato con riferimento al modulo didattico che comprende una attivita' didattica assistita (lezioni, esercitazioni teoriche e pratiche, laboratori ecc.) di almeno 50 ore. Per conseguire il diploma universitario occorre aver superato con esito positivo l'accertamento relativo agli insegnamenti previsti nel piano degli studi, con modalita' di esame stabilite dal consiglio di facolta'. La facolta', nello stabilire le prove di valutazione della preparazione degli studenti, seguira' criteri di continuita' e di accorpamento in modo da limitare il numero degli esami tradizionali a un valore sensibilmente inferiore a quello dei moduli didattici. Per il corso di diploma in ingegneria dei materiali (materie plastiche), anche se svolto in una sede decentrata, puo' essere richiesta la frequenza di alcuni cicli di lezioni o di laboratori o lo svolgimento dell'esame presso la sede di Trieste. Il trasferimento presso la sede avviene a cura ed a carico dello studente. L'esame di diploma, consiste in una discussione orale avente lo scopo di accertare la preparazione di base e professionale del candidato; in esso potra' essere discusso un elaborato scritto. La valutazione finale e' espressa in settantesimi. |
| Art. 5. Regolamento dei corsi di diploma universitario Nel predisporre il manifesto annuale degli studi il consiglio di facolta', su proposta del consiglio di corso di diploma, definisce il piano di studio ufficiale con gli eventuali orientamenti indicando le denominazioni dei singoli corsi di insegnamento (monodisciplinari o integrati), la loro collocazione nei periodi didattici e le eventuali propedeuticita'. In particolare, nel regolamento sara' indicato il piano degli studi nel rispetto dei vincoli di ore complessive di didattica assistita e il settore scientifico-disciplinare di appartenenza dei moduli didattici. Nel piano degli studi sara' individuata la denominazione degli insegnamenti; ciascun insegnamento sara' costituito da un singolo modulo o dalla integrazione di diversi moduli o frazioni di moduli. Le denominazioni degli insegnamenti sono, di norma, quelle indicate nei settori scientifico-disciplinari di cui all'art. 14 della legge n. 341/1990. Nei casi in cui l'insegnamento sia specifico del diploma universitario, nel senso di differire dall'insegnamento omonimo utilizzato nel corso di laurea, occorre aggiungere alla sua denominazione la sigla D.U. Le denominazioni degli insegnamenti integrati, formati con moduli didattici appartenenti a settori scientifico-disciplinari differenti, saranno diverse da quelle riportate nei settori stessi. L'identita' di denominazione di insegnamenti comuni a piu' corsi di diploma non comporta necessariamente identita' di programma e di svolgimento e quindi di docente. Per l'iscrizione agli anni successivi al primo, lo studente dovra' aver frequentato il seguente numero minimo di moduli didattici e superato i relativi esami, scelti tra quelli indicati dal consiglio di corso di diploma: tre per l'iscrizione al secondo anno; due piu' il superamento di tutti gli esami del 1o anno per l'iscrizione al 3o anno. Nel caso in cui lo studente non superi il previsto numero minimo di esami, dovra' iscriversi come ripetente o fuori corso. E' comunque consentita allo studente l'iscrizione fuori corso, o come ripetente, a sua discrezione, in qualunque momento della sua carriera scolastica. Il consiglio di facolta' potra' prevedere seminari e brevi corsi, da frequentare anche presso altre facolta', al fine di favorire una migliore formazione umanistica; potra' altresi' prevedere brevi corsi sulle norme e i principi del disegno tecnico per quegli studenti il cui iter degli studi precedenti non li abbia previsti. La facolta' potra' inoltre prevedere la conoscenza pratica e la comprensione di almeno una lingua straniera. Le modalita' dell'accertamento saranno definite dalla facolta' stessa. Particolari corsi di insegnamento delle lingue potranno essere istituiti dall'ateneo anche utilizzando uno dei moduli didattici a scelta. |
| Art. 6. D o c e n z a La copertura degli insegnamenti attivati e' attribuita dal consiglio di facolta' a professori di ruolo dello stesso settore scientifico disciplinare o di settore affine, ai sensi dell'art. 9, comma 2, del decreto del Presidente della Repubblica n. 382/1980, ovvero per affidamento, a professori di ruolo o a ricercatori confermati, sempre del medesimo settore scientifico-disciplinare o di settore affine. Al fine di facilitare il ricorso a qualificate esperienze e professionalita' esterne la facolta', nei limiti delle disponibilita' di bilancio dell'Ateneo, per sopperire a particolari e motivate esigenze didattiche, potra' affidare moduli didattici a professori a contratto. |
| Art. 7. Ordinamento dei corsi di diploma universitario I curricula dei diplomi universitari in ingegneria sono formulati con riferimento al modulo didattico. Nelle tabelle che seguono sono riportate le indicazioni di uno o piu' settori scientifico-disciplinari con il relativo numero di moduli didattici; quando necessario, e' anche riportata una precisazione dei contenuti scientifico-professionali. Nella tabella B.1 sono indicati i moduli didattici che concorrono a creare la cultura di base e le competenze, anche strumentali, comuni a tutti i diplomi universitari in ingegneria. Nella tabella B.2 sono specificati i moduli didattici del settore industriale, i quali hanno la finalita' di caratterizzare gli aspetti di base e professionali del settore. Nella tabella B.3 sono riportati gli ulteriori moduli didattici, specifici del corso di diploma in ingegneria dei materiali (materie plastiche), i quali hanno l'obiettivo di fornire la cultura specifica e le competenze professionali generali del singolo corso. Gli orientamenti di un corso di diploma hanno l'obiettivo di far approfondire in un particolare campo, sia competenze di tipo metodologico, sia tecnico progettuali, realizzative e di esercizio. I moduli didattici, in numero non inferiori a tre, sono scelti dalla facolta', in accordo con l'obiettivo indicato, in fase di formulazione del proprio regolamento.
Tabelle B.1 - Moduli didattici comuni a tutti i diplomi universitari in ingegneria
===================================================================== Num. m.did.|Cod. settore|Denominazione settore |Contenuto --------------------------------------------------------------------- 4 |A02A |Analisi matematica | --------------------------------------------------------------------- |A01C |Geometria | --------------------------------------------------------------------- |A03X |Fisica matematica | --------------------------------------------------------------------- |A04A |Analisi numerica | --------------------------------------------------------------------- |A01A |Logica matematica |(Matematica) --------------------------------------------------------------------- |A01B |Algebra | --------------------------------------------------------------------- | |Probabilità e | |A02B |statistica matematica | --------------------------------------------------------------------- |S04A |Statistica | --------------------------------------------------------------------- 1 |B01A |Fisica generale |(Fisica) --------------------------------------------------------------------- 1 |B01A |Fisica generale |(Fisica) --------------------------------------------------------------------- | |Struttura della | |B03X |materia | --------------------------------------------------------------------- 1 |C06X |Chimica |(Chimica) --------------------------------------------------------------------- | |Sistemi di | | |elaborazione delle | 1 |K05A |informazioni |(Informatica di base) --------------------------------------------------------------------- 1 |H15X |Estimo |(Economia e gestione) --------------------------------------------------------------------- | |Ingegneria | |I27X |economicogestionale | --------------------------------------------------------------------- |P01A |Economia politica |
B.2 - Moduli didattici comuni ad un settore
===================================================================== Num. m.did.|Cod. settore|Denominazione settore|Contenuto --------------------------------------------------------------------- | |Scienza delle | 1 |H07A |costruzioni |(Meccanica dei solidi) --------------------------------------------------------------------- | |Progettazione | | |meccanica e | | |costruzione di | |I08A |macchine | --------------------------------------------------------------------- | |Meccanica applicata | 1 |I07X |alle macchine | --------------------------------------------------------------------- | |Disegno e metodi | | |dell'ingegneria | |I09X |industriale | --------------------------------------------------------------------- | |Fisica tecnica |(Term. e trasm. del 1 |I05A |industriale |calore) --------------------------------------------------------------------- |I03X |Fluidodinamica | --------------------------------------------------------------------- | |Principi di | |I15B |ingegneria chimica | --------------------------------------------------------------------- | |Sistemi e tecnologie | 1 |I04C |energetici |(Sistemi energetici) --------------------------------------------------------------------- | | |(Principi e 1 |I17X |Elettrotecnica |applicazioni) --------------------------------------------------------------------- | |Tecnologia e sistemi |(Materiali e rel. 1 |I10X |di lavorazione |Tecnol.) --------------------------------------------------------------------- |I13X |Metallurgia | --------------------------------------------------------------------- | |Scienza e tecnologia | |I14A |dei materiali | --------------------------------------------------------------------- | |Convertitori, | | |macchine e | |I18X |azionamenti elettrici| --------------------------------------------------------------------- | |Sistemi elettrici per| |I19X |l'energia |
B.3 - Moduli didattici caratterizzanti i corsi di diploma B.3.3. - Ingegneria dei materiali (materie plastiche)
===================================================================== Num. m.did.|Cod. settore|Denominazione settore|Contenuto --------------------------------------------------------------------- | | |Chimica organica e dei 1 |C04X |Chimica industriale |polimeri --------------------------------------------------------------------- |C06X |Chimica | --------------------------------------------------------------------- | |Tecnol. e sistemi di |Tecnologie generali e 1 |I10X |lavorazione |speciali dei materiali --------------------------------------------------------------------- | | |Gestione degli | |Impianti industriali |impianti e della 1 |I11X |meccanici |qualità --------------------------------------------------------------------- | | |Scienza, tecnologia e | |Scienza e tecnologia |controllo dei 3 |I14A |dei materiali |materiali --------------------------------------------------------------------- |I13X |Metallurgia | --------------------------------------------------------------------- | |Chimica industriale e|Processi di produzione 1 |I15E |tecnologica |dei polimeri --------------------------------------------------------------------- | |Scienza e tecnologia | |I14A |dei materiali | --------------------------------------------------------------------- | | |Tecnologie, processi e | |Materiali |ingegneria dei 4 |I14B |macromolecolari |polimeri --------------------------------------------------------------------- | |Principi di |Reologia dei polimeri 1 |I15B |ingegneria chimica |Meccanica dei fluidi --------------------------------------------------------------------- | | |Progettazione, | | |sicurezza trattamento 1 |I15C |Impianti chimici |e riciclo --------------------------------------------------------------------- | |Impianti industriali | |I11X |meccanici | Il presente decreto sara' pubblicato nella Gazzetta Ufficiale della Repubblica Italiana. Trieste, 3 maggio 2000 Il rettore: Delcaro |
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