Gazzetta n. 106 del 9 maggio 2000 (vai al sommario) |
PRESIDENZA DELLA REPUBBLICA |
DECRETO DEL PRESIDENTE DELLA REPUBBLICA 24 aprile 2000 |
Scioglimento del consiglio comunale di Avella. |
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IL PRESIDENTE DELLA REPUBBLICA Visto che il consiglio comunale di Avella (Avellino), rinnovato nelle consultazioni elettorali del 29 novembre 1998, e' composto dal sindaco e da sedici membri; Considerato che nel citato comune, a causa delle dimissioni rassegnate da dieci consiglieri, con atti separati contemporaneamente presentati al protocollo dell'ente, non puo' essere assicurato il normale funzionamento degli organi e dei servizi; Ritenuto, pertanto, che ricorrano gli estremi per far luogo allo scioglimento della suddetta rappresentanza; Visto l'art. 39, comma 1, lettera b), n. 2, della legge 8 giugno 1990, n. 142, cosi' come sostituito dal comma 2 dell'art.5 della legge 15 maggio 1997, n. 127; Sulla proposta del Ministro dell'interno, la cui relazione e' allegata la presente decreto e ne costituisce parte integrante; Decreta: Art. 1. Il consiglio comunale di Avella (Avellino) e' sciolto. |
| Art. 2. Il dott. Antonio Esposito e' nominato commissario straordinario per la provvisoria gestione del comune suddetto fino all'insediamento degli organi ordinari, a norma di legge. Al predetto commissario sono conferiti i poteri spettanti al consiglio comunale, alla giunta ed al sindaco. Dato a Roma, addi' 24 aprile 2000 CIAMPI Bianco, Ministro dell'interno |
| Allegato Al Presidente della Repubblica Nel consiglio comunale di Avella (Avellino), rinnovato nelle consultazioni elettorali del 29 novembre 1998, composto dal sindaco e da sedici consiglieri, si e' venuta e determinare una grave situazione di crisi a causa delle dimissioni rassegnate, in data 3 marzo 2000, da dieci componenti del corpo consiliare. Le citate dimissioni, rese con atti separati contemporaneamente presentati al protocollo dell'ente, di oltre la meta' dei consiglieri hanno determinato l'ipotesi dissolutoria dell'organo elettivo. Il prefetto di Avellino, pertanto, ritenendo essersi verificata l'ipotesi prevista dall'art. 39, comma 1, lettera b), n. 2, della legge 8 giugno 1990, n. 142, come sostituito dal comma 2 dell'art. 5 della legge 15 maggio 1997, n. 127, ha proposto lo scioglimento del consiglio comunale sopracitato disponendone, nel contempo, con provvedimento n. 622/13.4/Gab. del 4 marzo 2000, la sospensione, con la conseguente nomina del commissario per la provvisoria gestione del comune. Considerato che nel suddetto ente non puo' essere assicurato il normale funzionamento degli organi e dei servizi, essendo venuta meno l'integrita' strutturale minima del consiglio comunale compatibile con il mantenimento in vita dell'organo, si ritiene che, nella specie, ricorrano gli estremi per far luogo al proposto scioglimento. Mi onoro, pertanto, di sottoporre alla firma della S.V. Ill.ma l'unito schema di decreto con il quale si provvede allo scioglimento del consiglio comunale di Avella (Avellino) ed alla nomina del commissario per la provvisoria gestione del comune nella persona del dottor Antonio Esposito. Roma, 19 aprile 2000 Il Ministro dell'interno: Bianco |
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