Gazzetta n. 88 del 14 aprile 2000 (vai al sommario) |
REGIONE SICILIA |
DECRETO ASSESSORIALE 28 dicembre 1999 |
Dichiarazione di notevole interesse pubblico dell'area comprendente parte delle aree urbane del comune di Pozzallo. |
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L'ASSESSORE PER I BENI CULTURALI ED AMBIENTALI E PER LA PUBBLICA ISTRUZIONE Visto lo statuto della regione; Visto il decreto del Presidente della Repubblica 30 agosto 1975, n. 637, recante norme di attuazione dello statuto della regione siciliana in materia di tutela del paesaggio, di antichita' e belle arti; Visto il testo unico delle leggi sull'ordinamento del Governo e dell'amministrazione della Regione siciliana, approvato con D.P.Reg. 28 febbraio 1979, n. 70; Vista la legge regionale 1o agosto 1977, n. 80; Vista la legge regionale 7 novembre 1980, n. l 16. Vista la legge 29 giugno 1939, n. 1497, sulla protezione delle bellezze naturali e panoramiche; Visto il regolamento di esecuzione della predetta legge n. 1497, approvato con R.D. 3 giugno 1940, n. 1357; Vista la legge 8 agosto 1985, n. 431; Visto il decreto n. 5006 del 7 gennaio 1995, con il quale e' stata ricostituita per il quadriennio 1995/1999 la commissione provinciale per la tutela delle bellezze naturali e panoramiche di Ragusa; Esaminati i verbali del 1o giugno 1998, 26 giugno 1998 e 23 luglio 1998, con i quali la commissione provinciale per la tutela delle bellezze naturali e panoramiche di Ragusa ha proposto di sottoporre a vincolo paesaggistico, ai sensi della legge 29 giugno 1939, n. 1497, parte delle aree urbane del comune di Pozzallo; Accertato che i suddetti verbali sono stati pubblicati all'albo del comune di Pozzallo dal 1o ottobre 1998 al 31 dicembre 1998 e depositati nella segreteria del comune stesso per il periodo prescritto dalla legge n. 1497/39; Vista la nota n. 8426/48/98/1 dell'11 novembre 1998 dell'ufficio tecnico erariale di Ragusa, con la quale si comunica che nell'area oggetto della proposta di vincolo paesaggistico non esistono localita' riconosciute come stazioni di soggiorno di cui all'art. 13 della legge regionale n. 1497/39, bensi' ricadono le pertinenze demaniali appresso indicate: Beni patrimoniali dello Stato. 1) Scheda n. 77: arenile a sud-ovest dell'abitato, della superficie di circa mq 8.380,60. Ubicato in localita' Raganzino e' riportato in catasto alla partita n. 945, foglio 18, particelle 210, 211, 212, 234, 236, ed aree gia' destinate a sedi stradali; utilizzato in parte dal comune di Pozzallo, unitamente alle aree patrimoniali limitrofe, e' in atto sistemato a viabilita', piazzette pavimentate con mattonelle di asfalto ed alberate e bambinopoli. Sulla predetta area patrimoniale insiste, altresi', un chiosco in muratura della superficie di circa mq 20. 2) Scheda n. 62: arenile a sud-ovest dell'abitato, della superficie di circa mq 760. Ubicato in localita' Raganzino, via Studi, e' riportato in catasto alla partita n. 945, foglio 18, particella 235; il predetto compendio e' utilizzato dal comune di Pozzallo unitamente alle aree patrimoniali limitrofe, ed in atto sistemato a piazzetta, pavimentata con mattonelle di asfalto ed alberata ai lati. 3) Scheda n. 156: arenile ad est dell'abitato, della superficie di mq 1.233. Ubicato lungo il litorale Pietre Nere a fronte della via Mario Rapisardi e' riportato in catasto alla partita n. 945, foglio 16, particella 593 e foglio 14, particella 982; quest'ultima interessata solo in parte dalla proposta di vincolo de quo; utilizzato dal comune di Pozzallo per ampliamento di sedi stradali, e' in atto sistemato a marciapiede e verde pubblico. Demanio pubblico marittimo. Arenile demaniale riportato in catasto alla partita n. 227 in ditta: Demanio dello Stato ramo marina mercantile foglio 14, particella 522 - porzione; foglio 16, particella 562; foglio 17, particelle 945, 947, 978; foglio 18, particella 46 - porzione; Viste le opposizioni alla proposta di vincolo paesaggistico di parte delle aree urbane del comune di Pozzallo, che sono pervenute nei termini e precisamente: 1) osservazioni presentate da alcuni consiglieri nella seduta del consiglio comunale di Pozzallo del 10 dicembre 1998, nel corso della quale e' stato osservato che la nuova proposta di vincolo sulle aree urbane di Pozzallo ha accolto in parte le osservazioni e opposizioni presentate dal comune in occasione della prima proposta di vincolo, ma la commissione BB.NN.PP., pur diminuendo l'area da vincolare, ha "ingabbiato" ancora gran parte del centro urbano di Pozzallo. Inoltre si manifestano perplessita' circa la composizione dell'attuale commissione BB.NN.PP., alle riunioni della quale dovrebbe partecipare di diritto il sindaco, cosi' come previsto dall'art. 2 della legge n. 1497/39. A questo riguardo, nel dibattito e' stato affermato che la composizione della commissione e' legittima, perche' conforme al dettato del decreto del Presidente della Repubblica n. 805/1975. che ha modificato l'art. 2 della legge n. 1497/39. E' stato anche sostenuto che la nuova proposta di vincolo paesaggistico e' abbastanza razionale, in quanto la Soprintendenza ha in tal modo cercato di recepire le reali esigenze del paese, dell'amministrazione e delle forze sociali e politiche, che in occasione della precedente proposta di vincolo, poi rigettata dall'amministrazione regionale, si erano fatte portavoce di una vibrata protesta; e' quindi preferibile instaurare un dialogo schietto e sereno con la Soprintendenza, perche' il vero problema da affrontare non e' tanto quello del vincolo in se', quanto la sua gestione, che va regolamentata. In tal senso bisognerebbe stilare un protocollo di intesa con la Soprintendenza che disciplini la gestione del vincolo paesaggistico. Su tale protocollo di intesa e' intervenuto anche il sindaco di Pozzallo, che con nota n. 25065 del 30 dicembre 1998 ha articolatamente rappresentato le modalita' di un rapporto comune finalizzato alla gestione della tutela paesistica dell'area in esame e i contenuti della stessa, riportati alle varie tipologie edilizie degli interventi da realizzare; 2) sig. Gerratana Giuseppe, che con nota dell'11 dicembre 1998 fa presente di essere proprietario di un'area urbana, ancora inedificata, annotata in catasto al foglio 13, particella 12, posta in fregio alla via Sila e confinante, tra l'altro, anche con l'area interessata dalla ex distilleria Giuffrida. Detta area, normata come z.t.o. "B" del vigente P.R.G. di Pozzallo, e' esattamente posta a confine con l'antico muro di cinta da sempre esistente a delimitazione della predetta fabbrica di alcool. Secondo l'opponente, nell'indicazione del perimetro del vincolo allegata alla proposta di cui in epigrafe; si afferma che e' sottoposta a vincolo paesaggistico "la fabbrica di alcool di via Mazzini e tutta l'area di pertinenza compresa tra via Mazzini, l'area delle Ferrovie dello Stato e il muro di cinta originario per richiudere nuovamente in via Mazzini"; mentre nella tavola di visualizzazione del vincolo, in difformita' a quanto sopra spiegato, la linea verde identificativa del perimetro dell'area in questione non segue il muro di cinta originario, ma ingloba, per evidente errore materiale, anche l'area sopra descritta. Stante la divergenza riscontrabile tra la descrizione del perimetro e la sua visualizzazione si fa anche osservare che la prima, laddove fa riferimento all'andamento del muro di cinta della distilleria appare logica e razionale, mentre la seconda che ricomprende all'interno dell'area da assoggettare a vincolo anche un'area diversa ed estranea appare oltretutto non sorretta da alcuna ragione. Per quanto sopra, non essendo l'area di proprieta' dell'esponente, cosi' come descritta, una pertinenza della fabbrica di alcool, ne' trovandosi ubicata all'interno del muro di cinta originario della fabbrica stessa, si chiede che si provveda alla correzione degli elaborati grafici, cosi' che risulti anche graficamente l'estraneita' dell'area in esame alla zona per la quale e' stato proposto il vincolo ex legge n. 1497/39. Viste le controdeduzioni alle opposizioni rese dalla Soprintendenza per i beni culturali e ambientali di Ragusa, che, con nota n. 1977 del 21 giugno 1999, ha rilevato che le argomentazioni dell'amministrazione comunale di Pozzallo non sono una formale opposizione al vincolo ma si risolvono in un dibattito del consiglio comunale del comune di Pozzallo circa la proposta della commissione provinciale BB.NN.PP. di Ragusa. Il consiglio comunale di Pozzallo ha auspicato migliori momenti di dialogo con la Soprintendenza riconducibili alla stipula di un apposito protocollo di intesa, che disciplini (con i contenuti esplicitati dal sindaco di Pozzallo) la gestione del vincolo paesaggistico, la cui legittimita' non viene in sostanza revocata in dubbio. In realta', nel sistema della legge n. 1497/39, l'imposizione del vincolo paesaggistico non si risolve nella proibizione assoluta di qualsiasi attivita' nella zona interessata, ma determina soltanto l'onere di sottoporre il progetto all'esame della Soprintendenza per la necessaria preventiva autorizzazione, onde far verificare all'autorita' a cio' deputata la compatibilita' o meno di una determinata iniziativa con la conservazione del patrimonio ambientale tutelato dalla legge (T.A.R. Toscana, 24 dicembre 1982, n. 414, T.AR., 1983, I, 613,; T.A.R. Umbria, 18/4/1985, n. 90, T.A.R., 1985, I, 2341). Da cio' discende che e' la stessa legge a porre le basi di un dialogo tra l'ente preposto alla gestione del vincolo e tutti coloro che sono interessati alla sua pratica applicazione attuando, per quanto possibile, quel contemperamento previsto dall'art. 9, primo comma, del R.D. n. 1357/40. Per tale motivo le preoccupazioni manifestate dai consiglieri comunali di Pozzallo appaiono del tutto prive di fondamento. Si conferma che con l'entrata in vigore dell'art. 31, sesto comma, del decreto del Presidente della Repubblica n. 805/1975, non ha piu' ragione di essere la convocazione del sindaco alle riunioni della commissione BB.NN.PP., precedentemente prevista dall'art. 2 della legge n. 1497/39. Per quanto concerne l'osservazione presentata dal sig. Giuseppe Gerratana si rappresenta che l'area proprieta' del Gerratana e' ricompresa nella zona da assoggettare a vincolo, perche' da un sopralluogo recentemente effettuato da parte del personale tecnico della Soprintendenza, e' emerso chiaramente che la proprieta' in questione costituiva una via d'accesso laterale al cortile interno della fabbrica, come ben puo' evincersi dalla planimetria catastale, e dall'esistenza di un muro in blocchi di calcare a chiusura del varco, di recente realizzazione, che non fa venir meno il rapporto pertinenziale tra la fabbrica e i corpi di fabbrica perimetrali, che sono realizzati con la stessa tecnica costruttiva e gli stessi materiali del muro di cinta della fabbrica; Ritenuto che le motivazioni riportate nei succitati verbali e nella relazione tecnica allegata alla proposta di vincolo sono congrue e sufficienti e testimoniano pienamente la sussistenza di un ambiente urbano singolare, che presenta tutti i requisiti per essere oggetto di mirate forme di tutela che impediscano all'area in questione e ai suoi valori di subire alterazioni di degrado irreversibili; Rilevato che la perimetrazione dell'area da vincolare riportata nel verbale del 23 luglio 1998 necessita di alcune specificazioni e chiarimenti atti a correggere alcuni errori materiali che, peraltro, non inficiano la validita' della proposta medesima; Rilevato, altresi' che dall'esame dei verbali delle sedute della suddetta commissione contenenti la proposta di vincolo paesaggistico di parte delle aree urbane di Pozzallo, si sono riscontrate alcune incongruenze che, pero', non invalidano la proposta medesima cosi' come esplicitata nei verbali della commisione anzidetta datati 1o giugno 1998, 26 giugno 1998 e 23 luglio 1998, i quali, insieme alla relazione tecnica, formano parte integrante e sostanziale del presente decreto; Rilevato, in particolare, che nella descrizione della perimetrazione di cui al verbale del 23 luglio 1998 si legge che e' sottoposta, altresi', al vincolo paesaggistico in questione la fabbrica di alcool di via Mazzini e tutta l'area di pertinenza... senza che sia specificata alcuna motivazione che sorregga detta proposta; Rilevato, altresi', che nel verbale di sopralluogo del 26 giugno 1998 la commissione ha manifestato la volonta' di non sottoporre a vincolo paesaggistico la zona circostante la "Villa Tedeschi", mentre nella successiva seduta del 23 luglio 1998 viene espressa al contrario la volonta' di dichiarare il notevole interesse paesaggistico della stessa area, dando luogo, pertanto, ad un'evidente contraddizione interna del deliberato, in quanto non e' dato, senza un'espressa specifica motivazione (assente nei verbali delle sedute suddette), assumere determinazioni contrastanti con l'iter logico procedimentale, seguito dall'organo collegiale, cosi' come risulta dall'insieme delle sedute tenute dalla commissione bellezze naturali e panoramiche di Ragusa; Ritenuto, pertanto, che l'assenza di motivazioni e la contraddizione interna sopra rilevate viziano di eccesso di potere per difetto di motivazione la proposta della commissione nelle parti sopra specificate; Ritenuto che tali vizi non si riverberano sul resto delle determinazioni assunte nella proposta, che sono sorrette da autonoma, specifica e idonea motivazione (vitiantur sed non vitiant); Ritenuto, per le superiori ragioni, di dovere integrare e rettificare la proposta di vincolo paesistico in questione formulata dalla commissione, eliminando dalla stessa quelle parti che si palesano, viziate e confermando per il resto la dichiarazione di notevole interesse paesaggistico delle aree urbane di Pozzallo; Ritenuto dunque, di dovere integrare ed emendare la perimetrazione dell'area suddetta, che viene come segue modificata, riproducendo altresi', l'elaborato grafico esplicativo, che nella forma corretta si allega al presente decreto, come sua parte integrante e sostanziale segnata di lettera A il perimetro di vincolo ha inizio dalla battigia allo sbocco del canale, prosegue fino all'incrocio tra via dell'Arno e lungomare Pietre Nere. Percorre via dell'Arno e poi via Torino in direzione nord-ovest fino all'incrocio con via Napoli, il cui percorso segue in direzione sud-ovest fino a via Fiore. Prosegue in direzione sud, comprendendo tutte le costruzioni sul confine destro della spiaggia Raganzino fino alla battigia; Ritenuto, per quanto sopra esposto, che l'osservazione sollevata dal sig. Giuseppe Gerratana rimane assorbita e accolta dalla modifica apportata dalla proposta di vincolo in esame non essendo tra l'altro possibile integrare la motivazione di un atto amministrativo, qual e' la proposta di vincolo paesaggistico, mediante strumenti formati o prodotti dopo la data dell'atto, cosi' come sono il sopralluogo effettuato dalla Soprintendenza nell'area della fabbrica di alcool o la planimetria catastale rilasciata; mentre gli argomenti forniti dal Consiglio comunale di Pozzallo e dalla sua amministrazione comunale non incidono sulla legittimita' della proposta, anche se contengono motivate istanze rivolte ad una migliore applicazione della tutela paesistica nell'area urbana, alle quali la competente Soprintendenza non manchera' di apprestare la dovuta attenzione; Considerato, quindi, nel confermare, con le modifiche sopra esplicitate, la proposta di vincolo in argomento e di dovere, quindi, fare proprie le motivazioni espresse nella proposta avanzata dalla commissione provinciale per la tutela delle bellezze naturali di Ragusa nei verbali delle sedute del 1o giugno 1998, 26 giugno 1998 e 23 luglio 1998 e nella relazione tecnica, documenti ai quali si rimanda e le cui copie sono allegate al presente decreto sub B, C e D; Ritenuto, pertanto, che ricorrono evidenti motivi di pubblico interesse, che suggeriscono l'opportunita' di sottoporre a vincolo paesaggistico parte delle aree urbane del comune di Pozzallo, in base alla proposta della commissione per la tutela delle bellezze naturali e panoramiche di Ragusa, di cui ai verbali sopra indicati, alla relazione tecnica e alla perimetrazione come sopra descritta, che ha il suo riscontro cartografico nella planimetria sub A; Rilevato che l'apposizione del vincolo comporta soltanto l'obbligo per i proprietari, possessori o detentori, a qualsiasi titolo, degli immobili ricadenti nella zona vincolata, di presentare alla competente Soprintendenza per i beni culturali ed ambientali, per la preventiva autorizzazione, qualsiasi progetto di opere che possa modificare l'aspetto esteriore della zona stessa; Decreta: Art. 1. Per motivazioni espresse in premessa, l'area comprendente parte delle aree urbane del comune di Pozzallo, descritta come in premessa la cui perimetrazione e' riportata nella planimetria sub A, che insieme ai verbali del 1o giugno 1998, 26 giugno 1998 e 23 luglio 1998 della commissione provinciale per la tutela delle bellezze naturali e panoramiche di Ragusa e alla relazione tecnica forma parte integrante del presente decreto, e' dichiarata di notevole interesse pubblico, ai sensi e per gli effetti dell'art. 1, numeri 3 e 4, della legge 29 giugno 1939, n. 1497 e dell'art. 9 del relativo regolamento di esecuzione, approvato con R.D. 3 giugno 1940, n. 1357. |
| Art. 2. Il presente decreto sara' pubblicato nella Gazzetta ufficiale della regione siciliana, unitamente alla copia dei verbali redatti nelle sedute del 1o giugno 1998, 26 giugno 1998 e 23 luglio 1998 della commissione provinciale per la tutela delle bellezze naturali e panoramiche di Ragusa, alla relazione tecnica ed alla planimetria di cui sopra e' cenno ai sensi degli articoli 4 della legge n. 1497/39 e l 2 del R.D. 1357/40. Una copia della Gazzetta ufficiale della regione siciliana contenente il presente decreto, sara' trasmessa, entro il termine di mesi uno dalla sua pubblicazione, per il tramite della competente Soprintendenza, al comune di Pozzallo, perche' venga affissa per tre mesi naturali e consecutivi all'albo pretorio del comune stesso. Altra copia della predetta Gazzetta, assieme alla planimetria della zona vincolata, sara' contemporaneamente depositata presso gli uffici del comune di Pozzallo ove gli interessati potranno prenderne visione. La Soprintendenza competente comunichera' a questo assessorato la data dell'effettiva affissione del numero della Gazzetta sopra citata all'albo del comune di Pozzallo. |
| Art. 3. Avverso il presente decreto e' ammesso ricorso ai sensi e per gli effetti del terzo comma dell'art. 4 della legge 29 giugno 1939, n. 1497, entro sei mesi dalla data di affissione all'albo del comune interessato della copia della Gazzetta ufficiale della regione siciliana contenente il citato decreto, nonche' ricorso giurisdizionale innanzi al T.A.R. entro sessanta giorni dalla data di pubblicazione del presente decreto nella Gazzetta ufficiale della regione siciliana. Palermo, 28 dicembre 1999 L'assessore: Morinello |
| Allegato A ----> Vedere Planimetria a pag. 50 della G.U. <---- |
| Allegato B COMMISSIONE BELLEZZE NATURALI E PANORAMICHE DELLA PROVINCIA DI RAGUSA PROPOSTA DI VINCOLO PAESAGGISTICO DI PARTE DELLE AREE URBANE DEI COMUNI DI ISPICA E POZZALLO Verbale della commissione provinciale bellezze naturali e panoramiche di Ragusa redatto nella seduta del 1o giugno 1998 L'anno 1998, il giorno 1o giugno, alle ore 10,30, si e' riunita in prima convocazione, nei locali della Soprintendenza dei beni culturali ed ambientali siti in piazza Liberta', 2, la commissione bellezze naturali e panoramiche della provincia di Ragusa, nominata con decreto assessoriale n. 5006 del 7 gennaio 1995, cosi' come ricostituita pe il quadriennio 1995/1999, convocata dal presidente dr. Giuseppe Voza con nota raccomandata n. prot. 2833/Amm del 21 maggio 1998, inviata a ciascuno dei componenti della commissione ed ai rappresentanti dell'ispettorato ripartimentale delle foreste di Ragusa e del distretto minerario di Catania, quali membri aggregati. Sono intervenuti alla riunione i seguenti componenti della commissione: dott. Giuseppe Voza, soprintendente per i beni culturali ed ambientali pro-tempore della circoscrizione di Ragusa - presidente; prof. Filippo Garofalo - componente; arch. Giovanni Cintolo - componente; ing. Angelo Trupia - membro aggregato - rappresentante del distretto minerario di Catania; sig.ra La Ferla Lidia - assistente amministrativo della Soprintendenza dei beni culturali ed ambientali di Siracusa - segretario. Assistono alla riunione, nella sua prima fase, l'arch. Fulvia Caffo - direttore della sezione beni paesaggistici della Soprintendenza dei beni culturali ed ambientali di Ragusa, per eventuali chiarimenti ed approfondimenti che dovessero essere richiesti dalla commissione. Il presidente, accertata,la presenza di tutti i componenti di cui sopra, dichiara aperta la seduta con il seguente ordine del giorno: 1) presentazione vincolo paesaggistico di parte delle aree urbane di Ispica; 2) presentazione vincolo paesaggistico di parte delle aree urbane di Pozzallo; 3) varie ed eventuali. In ordine al primo punto all'ordine del giorno l'arch. Caffo nel presentare il vincolo alla commissione informa la stessa del fatto che si tratta della riproposizione di un vincolo che, per irregolarita' nella formazione della commissione, l'assessorato regionale dei beni culturali ed ambientali non ha approvato, invitando la Soprintendenza a riconvocare la commissione ed a ripresentare il vincolo nel rispetto delle procedure di formazione della commissione. Il vincolo viene, quindi, riproposto, sic et simpliciter; alla nuova commissione nella sua formulazione originaria e l'arch. Caffo, dopo aver esibito la documentazione fotografica, da' lettura della relazione tecnica che costituisce il presupposto per la proposta di vincolo e ne spiega le finalita'. A conclusione della lettura della relazione prende la parola il dott. Voza il quale afferma che i due componenti della commissione, essendo nuovi al problema, nel valutare la proposta di vincolo potrebbero consigliare al Presidente degli aggiustamenti rispetto alla proposta originaria. (Omissis) Si passa, quindi, all'esame del secondo punto all'ordine del giorno che prevede il vincolo di parte delle aree urbane di Pozzallo. L'arch. Caffo, che introduce l'argomento, dopo aver esibito ai membri della commissione la documentazione fotografica, da' lettura della relazione tecnica in cui sono esposte le ragioni giustificative del vincolo. Il vincolo del centro urbano di Pozzallo ha avuto lo stesso iter di quello relativo al comune di Ispica: anche in questo caso si e' avuta una proposta di vincolo non approvata dall'assessorato per le stesse motivazioni del vincolo di Ispica. Anche per Pozzallo la commissione ritiene che sia necessario visitare i luoghi da sottoporre a vincolo per determinarne la perimetrazione, valutando se sia possibile ed opportuna una revisione della proposta della Soprintendenza, senza per questo lasciare impregiudicate le ragioni della tutela del sito. Il sopralluogo si svolgera', per decisione unanime dei membri della commissione, il 16 giugno p.v. a conclusione della visita in comune di Ispica. Esauriti gli argomenti all'ordine del giorno, il presidente alle ore 12,30 dichiara chiusa la riunione. Letto, approvato e sottoscritto dr. Voza - presidente prof. Garofalo - componente arch. Cintolo - componente ing. Trupia - membro aggregato sig.ra La Ferla - segretario |
| Allegato C COMMISSIONE BELLEZZE NATURALI E PANORAMICHE DELLA PROVINCIA DI RAGUSA PROPOSTA DI VINCOLO PAESAGGISTICO Dl PARTE DELLE AREE URBANE DI ISPICA E POZZALLO (RG) Verbale del sopralluogo effettuato dalla commissione provinciale bellezze naturali e panoramiche di Ragusa redatto in data 26 giugno 1998 L'anno 1998, il giorno 26 giugno, alle ore 9,30, presso il loggiato del Sinatra in comune di Ispica, a seguito di convocazione del presidente dott. Giuseppe Voza con nota prot. n. 3323/Amm del 19 giugno 1998, inviato a ciascuno dei componenti dell commissione bellezze naturali e panoramiche della provincie di Ragusa, nominata con decreto n. 5006 del 7 gennaio 1995 cosi' come ricostituita per il quadriennio 1995/99, ed ai rappresentanti dell'ispettorato ripartimentale delle foreste di Ragusa e del distretto minerario di Catania, quali membri aggregati, sono intervenuti per partecipare al sopralluogo i seguenti componenti della commissione: dott. Giuseppe Voza - Soprintendente per i beni culturali cd ambientali pro-tempore della circoscrizione di Ragusa - presidente. prof. Filippo Garofalo - componente; arch. Giovanni Cintolo - componente; dott. Antonino Sallemi - rappresentante distretto ripartimentale foreste di Ragusa - membro aggregato; ing. Angelo Trupia - rappresentante distretto minerario di Catania - membro aggregato; sig.ra La Ferla Lidia - assistente amministrativo della Soprintendenza dei beni culturali ed ambientali di Siracusa - segretario. Partecipano, inoltre, al sopralluogo l'arch. Fulvia Caffo. direttore della sezione II/PAU della Soprintendenza dei beni culturali ed ambientali di Ragusa e l'arch. C. Criscione, dirigente tecnico della Soprintendenza, per eventuali chiarimenti alla commissione. (Omissis). Conclusa la visita ad Ispica, la commissione prosegue alla volta di Pozzallo per continuare il sopralluogo cosi' come stabilito in sede di riunione. A Pozzallo la commissione si porta nelle zone di periferia, lungo cui e' stato segnato il perimetro del vincolo proposto per il centro urbano, per valutare se la presenza di esempi di fabbricati liberty nell'area sia cosi' pregnante da giustificarne l'inclusione nel vincolo. Si percorre, cosi', via Cattaneo, via Napoli, via Mazzini, via del l'Arno, via Galilei (in cui sporadici esempi di liberty sono presenti solo lungo il lato destro del percorso), fino a giungere a Villa Tedeschi, dove la commissione si ferma a tirare le conclusioni del sopralluogo. Anche in questo caso il presidente, confortato dal parere degli altri membri della commissione, propone di rideterminare il perimetro del vincolo, fermandolo al percorso effettuato fino a via Galilei. Infatti, allargare la perimetrazione fino a ricoprendervi Villa Tedeschi e' azzardato, perche' mancano nell'area gli elementi giustificativi del vincolo paesaggistico, in quanto ormai periferia integralmente degradata in cui non insistono elementi architettonici di pregio da sottoporre a tutela. Villa Tedeschi, soggetta a vincolo ai sensi della legge n. 1089/39 non puo' essere inserita in un contesto paesaggistico ambientale, anche episodio, perche' in questo caso, come commenta il prof. Garofalo, c'e' solo l'oggetto della tutela mentre manca il contorno, il contesto paesaggistico in cui possa essere inserita come uno degli elementi di caratterizzazione e di qualificazione di questa parte del territorio cittadino. Completata la visita, alle ore 12,00, il presidente ringrazia e saluta gli intervenuti al sopralluogo e fa rientro in sede. Letto, approvato e sottoscritto dr. Voza - presidente prof. Garofalo - componente arch. Cintolo - componente ing. Trupia - membro aggregato dott. Sallemi - membro aggregato sig.ra La Ferla - segretario |
| Allegato D COMMISSIONE BELLEZZE NATURALI E PANORAMICHE DELLA PROVINCIA DI RAGUSA PROPOSTA DI VINCOLO PAESAGGISTICO DI PARTE DELLE AREE URBANE DEI COMUNI DI ISPICA E POZZALLO Verbale della commissione provinciale bellezze naturali e panoramiche di Ragusa redatto nella seduta del 23 luglio 1998 L'anno 1998, il giorno 23 luglio alle ore 10.00, si e riunita in prima convocazione, nei locali della Soprintendenza dei beni culturali ed ambientali siti in piazza Liberta' 2, la commissione bellezze naturali e panoramiche della provincia di Ragusa, nominata con decreto n. 5006 del 7 gennaio 1995, cosi' come ricostituita per il quadriennio 1995/1999, convocata dal presidente dr. Giuseppe Voza. con nota raccomandata n. prot. 3583/Amm del 14 luglio 1998, inviata a ciascuno dei componenti della commissione ed ai rappresentanti dell'ispettorato ripartimentale delle foreste di Ragusa e del distretto minerario di Catania, quali membri aggregati. Sono intervenuti alla riunione i seguenti componenti della commissione: dott. Giuseppe Voza - Soprintendente per i beni culturali ed ambientali pro-tempore della circoscrizione di Ragusa - presidente; prof. Filippo Garofalo - componente; arch. Giovanni Cintolo - componente; ing. Gaetano Maltese - membro aggregato - rappresentante del distretto minerario di Catania - delegato; m.llo Cilio Salvatore - membro aggregato - rappresentante dell'ispettorato ripartimentale delle foreste di Ragusa - delegato; sig.ra La Ferla Lidia - assistente amministrativo della Soprintendenza dei beni culturali ed ambientali di Siracusa - segretario. Assiste alla riunione, nella sua prima fase, l'arch. Fulvia Caffo - direttore della sezione beni paesaggistici della Soprintendenza dei beni culturali ed ambientali di Ragusa, per eventuali chiarimenti ed approfondimenti che dovessero essere richiesti. Alle ore 10,00, il presidente, preso atto della presenza di tutti i componenti la commissione provinciale bellezze naturali e panoramiche di cui sopra, dichiara aperta la seduta invitando la commissione all'esame del punto I all'ordine del giorno che prevede la delibera della proposta del vincolo paesaggistico di parte delle zone urbane del comune di Ispica. (Omissis). La commissione passa, quindi, all'esame del 2o punto all'ordine del giorno che prevede la delibera della proposta del vincolo paesaggistico di parte delle zone urbane del comune di Pozzallo, gia' ampiamente dibattuta nella precedente seduta della commissione, nonche' verificata attraverso il sopralluogo effettuato in data 26 giugno 1998. Il presidente, prima di procedere alla delibera, da' lettura della relazione tecnica che costituisce il presupposto per la proposta di emanazione del presente vincolo ed e' allegata al presente verbale. Copia di essa e delle planimetrie con la perimetrazione del vincolo verranno anche depositate insieme al verbale presso gli uffici della Soprintendenza dei beni culturali ed ambientali di Ragusa, per l'eventuale consultazione da parte di coloro che ne abbiano interesse. A conclusione della suddetta lettura l'arch. Caffo si allontana dalla sala della riunione e la commissione passa alla votazione sulla proposta di vincolo e alla delimitazione dell'area da tutelare che sara' la seguente: PERIMETRAZIONE Proposta di vincolo di alcune aree del centro urbano di Pozzallo: il perimetro di vincolo ha inizio dalla battigia allo sbocco del canale ad est dell'incrocio tra via dell'Arno e lungomare Pietre Nere si percorre via dell'Arno in direzione nord-ovest fino all'incrocio con via Napoli, questa si percorre in direzione sud-ovest fino a via Fiore. Si prosegue in direzione sud comprendendo tutte le costruzioni sul confine sinistro della spiaggia Raganzino fino alla battigia. Si sottopone, altresi', alla tutela prevista dalla legge n. 1497/39 l'area residua di pertinenza della Villa Tedeschi, definita tra via Rapisardi, via Cavour lo slargo o "piazza Tedeschi" retrostante alla stessa villa, il muro di cinta di Villa Tedeschi ivi compreso l'area dell'orto botanico definita dal muro di cinta confinante con la stradella senza nome e via Martiri della Liberta', la perimetrazione comprende un tratto di via Scaro che si percorre in direzione sud, fino alla prima stradella che congiungendosi con via Rapisardi separa l'area delle case popolari con quella dell'area di servizio e delle costruzioni immediatamente prospicienti Villa Tedeschi. E' sottoposta, altresi', a vincolo paesaggistico in questione la fabbrica di alcool di via Mazzini e tutta l'area di pertinenza compresa tra via Mazzini, l'area delle ferrovie dello Stato e il muro di cinta originario per richiudere nuovamente in via Mazzini; Tutto cio' esaurito e condiviso, la commissione all'unanimita' Delibera di proporre l'inclusione nell'elenco delle bellezze naturali della provincia di Ragusa, ai sensi dell'art. 1, nn. 3 e 4, della legge 29 giugno 1939, a 1497, come bellezza d'insieme e panoramica, parte delle aree urbane del comune di Pozzallo, cosi' come descritto nella perimetrazione sopra riportata. Il presidente, esauriti tutti gli argomenti all'ordine del giorno. alle ore 13.00, ringrazia gli intervenuti e dichiara chiusa la riunione. Letto, approvato e sottoscritto dr. Voza - presidente prof. Garofalo - componente arch. Cintolo - componente ing. Maltese - membro aggregato m.llo Cilio - membro aggregato sig.ra La Ferla - segretario
REGIONE SICILIANA SOPRINTENDENZA AI BENI CULTURALI ED AMBIENTALI RAGUSA Proposta di dichiarazione di notevole interesse pubblico di alcune aree del centro urbano di Pozzallo ai sensi della legge n. 1497 del 29 giugno 1939 Il patrimonio storico-architettonico-ambientale della citta' di Pozzallo, necessita di un immediato strumento di tutela in considerazione della gravita' della situazione edificatoria che mal governata, rischia di stravolgere l'aspetto paesaggistico ed urbanistico della citta', prima che venga ulteriormente distrutta, come in atto sta avvenendo, parecchia di quella architettura che rappresenta la memoria storica dell'insediamento, per lasciare posto a nuove unita' edilizie prive di qualunque connotazione architettonica. In conseguenza di tale situazione, questa Soprintendenza ritiene improcrastinabile l'esigenza di sottopone il centro abitato di Pozzallo, nella perimetrazione qui appresso indicata, a vincolo ai sensi della legge n. 1497/39. indispensabile strumento di tutela e salvaguardia sia dei valori panoramici, sia della qualita' dell'architettura tradizionale, per la conservazione delle caratteristiche dell'impianto urbano e dei partiti architettonici, con il rispetto dei valori materici e cromatici tradizionali di fronti, coperture e finiture di tale patrimonio. L'estensione del vincolo riguarda quella parte urbana che ha inizio dalle umili residenze dei pagliari che costituiscono il primitivo insediamento nel luogo, e continua con quella parte di citta' sorta in attuazione del piano di rifondazione del paese ordinato all'ingenere Picardi, dalla monarchia borbonica per incrementare lo sviluppo del centro commerciale e portuale di Pozzallo, per continuare ancora in quell'altra parte di citta' sorta attorno alla torre Cabrera ed ai magazzini per opera delle famiglie piu' ricche del paese quelle legate ai commerci e proprietarie dei bastimenti, che non trovando nel piano Picardi uno spazio in cui oggettivare le loro ambizioni urbanistiche fanno costruire i loro palazzi a partire dal 1860 in quello spazio enorme, metafisico, allora aperto sul mare che e' l'odierna piazza Rimembranza. Quest'ultima parte di citta' sorta attorno alla torre e ai magazzini, fino a pochi anni fa definita zona di completamento nel P.R.G. vigente, quindi oggetto di numerosi interventi di sostituzione di quegli edifici con anonimi condomini, oggi, e' stata perimetrata zona omogenea A, mentre, il nucleo originario del paese, quello dei "pagliari" con aggregazioni del tipo a sacco disposti in maniera organica, e' stato perimetrato come zona omogenea Ba da integrare con piano particolareggiato non ancora affidato. Appaiono evidenti i danni irreversibili al patrimonio storico, urbanistico e paesaggistico di cui e' stato oggetto l'ambiente in questione, qui il concetto di ambiente, quello che individua nei complessi di cose immobili la doppia istanza: quella estetica e quella storica e' stato gia' tradito una volta, e la stessa sorte si ravvisa per la parte rimanente del patrimonio architettonico. L'ambiente urbano di Pozzallo presenta ancora, per la sua storia, delle valenze paesaggistiche degne di grande rispetto e di rigorosa tutela. Il benessere derivante dai commerci, la ricca marineria locale, le industrie esistenti e l'occupazione che ne scaturivano, avevano determinato un continuo rimodellamento di interi edifici, a volte di semplici facciate in stile liberty od ecclettico nei quali la capacita' tecnica degli operatori si sposo' con una esuberanza formale tipicamente meridionale dando luogo a pregevolissimi lavori degni di conservazione e della piu' attenta salvaguardia, cosi' come necessita della conservazione degli impianti tipologici dei suoi edifici proprio nel rispetto dell'immagine storicizzata della citta'. La perimetrazione del vincolo viene qui appresso descritta e indicata con la linea continua rossa e campitura gialla nelle allegate planimetrie 1:2.000 e 1:25.000. Perimetro di vincolo Il perimetro di vincolo ha inizio dalla battaglia allo sbocco del canale ad est dall'incrocio tra via dell'Arno e lungomare Pietre Nere si percorre via dell'Arno in direzione nord-ovest fino all'incrocio con via Napoli; questa si percorre in direzione sud-ovest fino a via Fiore. Si prosegue in direzione sud comprendendo tutte le costruzioni sul confine sinistro della spiaggia Raganzino fino alla battigia. Si sottopone, altresi', alla tutela prevista dalla legge n. 1497/39 l'area residua di pertinenza della Villa Tedeschi, definita tra via Rapisardi, via Cavour lo slargo o "piazza Tedeschi" retrostante alla stessa villa, il muro di cinta di Villa Tedeschi ivi compreso l'area dell'orto botanico definita dal muro di cinta confinante con la stradella senza nome e via Martiri della Liberta'; la perimetrazione comprende un tratto di via Scaro che si percorre in direzione sud, fino alla prima stradella che congiungendosi con via Rapisardi separa l'area delle case popolari con quelle dell'area di servizio e delle costruzioni immediatamente prospicienti Villa Tedeschi. E' sottoposata altresi' a vincolo paesaggistico in questione la fabbrica di alcool, di via Mazzini e tutta l'area di pertinenza compresa tra via Mazzini, l'area delle ferrovie dello Stato e il muro di cinta originario per richiudere nuovamente in via Mazzini. |
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