Gazzetta n. 36 del 14 febbraio 2000 (vai al sommario) |
PRESIDENZA DELLA REPUBBLICA |
DECRETO DEL PRESIDENTE DELLA REPUBBLICA 1 febbraio 2000 |
Scioglimento del consiglio comunale di Clusone. |
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IL PRESIDENTE DELLA REPUBBLICA Visto che nelle consultazioni elettorali del 29 novembre 1998 sono stati eletti il consiglio comunale di Clusone (Bergamo) ed il sindaco, nella persona del sig. Carlo Caffi; Vista la mozione di sfiducia nei confronti del citato sindaco, approvata con delibera n. 78 del 4 dicembre 1999, da nove consiglieri su sedici assegnati al comune di Clusone; Ritenuto, pertanto, che ai sensi dell'art. 37 della legge 8 giugno 1990, n. 142, e successive modifiche ed integrazioni, ricorrano gli estremi per far luogo allo scioglimento della suddetta rappresentanza; Visto l'art. 39, della legge 8 giugno 1990, n. 142; Sulla proposta del Ministro dell'interno, la cui relazione e' allegata al presente decreto e ne costituisce parte integrante; Decreta: Art. 1. Il consiglio comunale di Clusone (Bergamo) e' sciolto. |
| Art. 2. Il rag. Angelo Radassao e' nominato commissario straordinario per la provvisoria gestione del comune suddetto fino all'insediamento degli organi ordinari, a norma di legge. Al predetto commissario sono conferiti i poteri spettanti al consiglio comunale, alla giunta ed al sindaco. Dato a Roma, addi' 1o febbraio 2000 CIAMPI Bianco, Ministro dell'interno |
| Allegato Al Presidente della Repubblica Il consiglio comunale di Clusone (Bergamo) e' stato rinnovato in seguito alle consultazioni elettorali del 29 novembre 1998, con contestuale elezione del sindaco nella persona del sig. Carlo Caffi. Successivamente, in data 4 novembre 1999, dieci consiglieri su sedici assegnati hanno presentato una mozione di sfiducia nei confronti del predetto sindaco, approvata con delibera n. 78 del 4 dicembre 1999, da nove componenti. Il prefetto di Bergamo, ritenendo essersi verificata l'ipotesi prevista dall'art. 37, della legge 8 giugno 1990, n. 142, e successive modifiche ed integrazioni, ha proposto lo scioglimento del consiglio comunale sopracitato, ai sensi dell'art. 39, della legge 8 giugno 1990, n. 142, disponendone, nel contempo, con provvedimento n. 2295/13.3/Gab. del 9 dicembre 1999 adottato a norma del citato art. 39, comma 7, la sospensione, con la conseguente nomina del commissario per la provvisoria gestione del comune. L'approvazione della mozione di sfiducia, evidenziando una compromissione dell'equilibrio degli organi istituzionali del comune che, a norma della legislazione vigente, determina la cessazione dalla carica e, quindi, non consente la prosecuzione dell'ordinaria gestione dell'ente, configura gli estremi per far luogo al proposto scioglimento. Mi onoro, pertanto, di sottoporre alla firma della S.V. Ill.ma l'unito schema di decreto con il quale si provvede allo scioglimento del consiglio comunale di Clusone (Bergamo) ed alla nomina del commissario per la provvisoria gestione del comune nella persona del rag. Angelo Radassao. Roma, 26 gennaio 2000 Il Ministro dell'interno: Bianco |
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