Gazzetta n. 13 del 18 gennaio 2000 (vai al sommario) |
MINISTERO DELLA SANITA' |
DECRETO 27 dicembre 1999 |
Modificazione degli stampati di specialita' medicinali contenenti cisapride. |
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IL DIRIGENTE GENERALE dell'ufficio di farmacovigilanza del Dipartimento per la valutazione dei medicinali e la farmacovigilanza Visto il decreto legislativo 3 febbraio 1993, n. 29, e successive modificazioni ed integrazioni; Visto il decreto legislativo 30 giugno 1993, n. 266, concernente il riordinamento del Ministero della sanita'; Visto il decreto del Presidente della Repubblica 2 febbraio 1994, n. 196, concernente il regolamento per il riordinamento del Ministero della sanita', come modificato dal decreto del Presidente della Repubblica 1o agosto 1996, n. 518; Visto il decreto ministeriale 27 dicembre 1996, n. 704, concernente il regolamento recante norme sull'individuazione degli uffici centrali e periferici di livello dirigenziale del Ministero della sanita'; Visto il decreto legislativo 9 maggio 1991, n. 178, e successive modificazioni ed integrazioni; Visto il decreto legislativo 30 dicembre 1992, n. 540, e successive modificazioni ed integrazioni; Visto il parere della Commissione unica del farmaco nella seduta del 22-23 settembre 1998; Visto il parere reso dal Pharmacovigilance Working Party del CPMP - Comitato per le specialita' medicinali dell'Agenzia europea per le specialita' medicinali, nella seduta del 10-11 giugno 1999; Sentito il parere della sottocommissione di farmacovigilanza della Commissione unica del farmaco reso nella riunione del 15 novembre 1999; Ritenuto a tutela della salute pubblica dover provvedere a modificare gli stampati delle specialita' medicinali a base del principio attivo cisapride; Decreta: Art. 1. 1. E' fatto obbligo a tutte le aziende titolari di autorizzazione all'immissione in commercio di specialita' medicinali, autorizzate con procedura di autorizzazione di tipo nazionale, contenenti come principio attivo la cisapride, di integrare gli stampati secondo quanto indicato in allegato I che fa parte del presente decreto. 2. Le modifiche di cui al comma 1 - che costituiscono parte del decreto di autorizzazione rilasciato per ciascuna specialita' medicinale - dovranno essere apportate, per il riassunto delle caratteristiche del prodotto, dalla data di entrata in vigore del presente decreto, e per il foglio illustrativo dal primo lotto di produzione successivo all'entrata in vigore del presente decreto. 3. Gli stampati delle specialita' medicinali, contenenti cisapride, autorizzate con procedura nazionale successivamente alla data di entrata in vigore del presente decreto dovranno riportare anche quanto indicato in allegato I. Il presente decreto entra in vigore il sessantesimo giorno successivo alla sua pubblicazione nella Gazzetta Ufficiale della Repubblica italiana. Roma, 27 dicembre 1999 Il dirigente generale: Martini |
| Allegato I 4.1. Indicazioni terapeutiche. Uso pediatrico: "Trattamento sintomatologico di casi accertati di reflussogastroesofageo nei bambini non rispondenti a terapia posturale e dietetica". 4.2. Posologia e modalita' di somministrazione. Somministrazione: "Nel trattamento dei disordini digestivi superiori il prodotto e' somministrato almeno 15 minuti prima dei pasti e, ove necessario, la sera prima di coricarsi insieme ad alcune bevande ad eccezione del succo di pompelmo". 4.3. Controindicazioni. Pazienti con prolungamento dell'intervallo QT acquisito, come quello associato all'uso concomitante di farmaci noti per prolungare l'intervallo QT (vedere 4.5 "Interazioni"), ipocaliemia o ipomagnesemia note, bradicardia clinicamente significativa. Sindrome congenita nota dell'allungamento del tratto QT o storia familiare di sindrome congenita dell'allungamento del tratto QT. 4.4. Avvertenze speciali e speciali precauzioni d'uso. I pazienti in cui vi siano i seguenti fattori di rischio per aritmie cardiache, o in cui se ne sospetti la presenza, devono essere valutati prima della somministrazione di cisapride ed i benefici devono essere rapportati ai rischi potenziali: storia di malattia cardiaca significativa (incluse aritmie ventricolari gravi, blocco atrio-ventricolare di secondo o terzo grado, insufficienza cardiaca congestizia, cardiopatia ischemica); insufficienza renale (in particolare se in dialisi cronica); malattia polmonare cronica ostruttiva significativa ed insufficienza respiratoria; fattori di rischio per squilibri elettrolitici, come quelli visti nei pazienti che prendono i diuretici depletori di potassio, o in associazione con la somministrazione di insulina in situazioni acute. In questi pazienti la cisapride deve essere usata solamente sotto appropriata supervisione medica. 4.5. Interazioni con altri medicinali ed interazioni di altro tipo. Il pricipale processo metabolico della cisapride si esplica attraverso il sistema enzimatico CYP3A4. L'uso concomitante orale o parenterale di farmaci che possono inibire significativamente questi enzimi puo' determinare un incremento dei livelli plasmatici di cisapride e puo' aumentare il rischio di allungamento del tratto Q-T. Pertanto l'uso di tali farmaci e' controindicato come ad esempio: antimicotici azolici quali ketoconazolo, itraconazolo, miconazolo e fluconazolo; inibitori delle proteasi HIV - studi in vitro suggeriscono che ritonavir e indinavir sono potenti inibitori del sistema CYP3A4, mentre saquinavir e' solo un debole inibitore. Sono anche controindicati i farmaci noti per prolungare il tratto QT. Esempi includono: alcuni antiaritmici come quelli di classe IA (quali chinidina, disopiramide e procainamide) e classe III (quali amiodarone e sotalolo); antidepressivi triciclici (come amitriptilina); alcuni antidepressivi tetraciclici (come maprotilina); alcuni farmaci antipsicotici (quali fenotiazine, pimozide e sertindolo); alcuni antistaminici (quali astemizolo e terfenadina); bepridil; alofrantina; sparfloxacina. La somministrazione contemporanea di succo di pompelmo e cisapride aumenta la biodisponibilita' di cisapride e l'uso concomitante deve essere evitato. 4.8. Effetti indesiderati. La maggior parte di questi pazienti aveva ricevuto molti altri farmaci inclusi prodotti inibitori del sistema CYP3A4 e/o aveva preesistenti cardiopatie o fattori di rischio per aritmie (vedere 4.5 "Interazioni" e 4.4 "Avvertenze speciali"). 5.2. Proprieta' farmacocinetiche. Il principale processo metabolico della cisapride si esplica attraverso il sistema enzimatico CYP3A4. 5.3. Dati preclinici sulla sicurezza. Studi di elettrofisiologia in vivo e in vitro hanno mostrato che la cisapride sotto certe condizioni puo' prolungare la ripolarizzazione cardiaca. Questo puo' portare al prolungamento dell'intervallo QT. |
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